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Server cloud per professionisti: ecco la soluzione di Aruba Cloud

Alla clientela più esigente, che cerca flessibilità, prestazioni, sicurezza e risparmio, Aruba Cloud propone Cloud Server Pro, la soluzione professionale che permette di implementare in pochi minuti una o più macchine virtuali personalizzabili.

I Cloud Server Pro, infatti, prevedono la possibilità di configurare ogni componente e singola caratteristica tecnica e funzionale: hanno elevate prestazioni in termini di velocità e capacità computazionali e al tempo stesso sono sicuri e affidabili grazie allo storage SAN (Storage Area Network) ridondato.
Cliccando su cloud.it e utilizzando il calcolatore online, ci si può rendere subito conto delle molteplici configurazioni utilizzabili e dei relativi costi.

I Cloud Server Pro garantiscono:
– possibilità di scegliere l’hypervisor sul quale creare il proprio cloud server;
– amplia scelta di template ed estrema flessibilità nella configurazione;
– possibilità di essere collegati fra loro in una rete privata tramite Virtual Switch;
– connessione a 1.000 Mbps senza limiti di traffico verso la rete internet e per le reti private.

La tariffazione del servizio è su base oraria ed è direttamente collegata ai consumi (approccio pay-per-use), con costi differenziati a seconda che il Cloud Server Pro sia acceso, spento o archiviato.

Creare un server cloud per scopi professionali in pochi minuti

Il primo passaggio per la configurazione del proprio Cloud Server Pro consiste nella scelta dell’hypervisor.

L’hypervisor è infatti il componente più importante in un sistema di gestione di macchine virtuali: il servizio Cloud Server Pro propone VMware, Hyper-V e Low Cost Hyper-V.
I tre hypervisor differiscono per il supporto dei sistemi operativi utilizzabili sulle varie macchine virtuali e per i livelli di performance garantiti nell’ambito del servizio Cloud Server Pro.

VMware dispone del software VMware vSphere Client per gestire contemporaneamente tutti i cloud server creati e realizzare punti di ripristino temporanei (snapshot). Hyper-V e la sua versione “Low Cost”, invece, differiscono tra loro per il costo, le minori prestazioni in termini di storage e per le risorse dedicate alla CPU.

Nella pagina di creazione di un nuovo Cloud Server Pro, Aruba Cloud illustra puntualmente le differenze tra i vari hypervisor selezionabili (basta cliccare su Dettagli).
È interessante evidenziare che sebbene con l’hypervisor più economico (Low Cost Hyper-V) non venga garantita la potenza della CPU, il server cloud non si paga mai quando è spento. Si tratta quindi di una soluzione utilissima, ad esempio, per coloro che volessero dapprima valutare il servizio o comunque avessero necessità di eseguire test e operazioni usando le risorse durante finestre temporali ben precise.

A seconda dell’hypervisor desiderato, Aruba Cloud ha realizzato template di macchine virtuali che si differenziano per sistema operativo e tipologia di servizio. Alcuni template, per esempio, contengono – già preinstallati – server web, server database, mail server e così via.
Per iniziare ad usare la macchina virtuale creata, quindi, non si dovranno neppure effettuare passaggi aggiuntivi.

I template disponibili possono soddisfare molteplici esigenze: dalle varie distribuzioni Linux (ad esempio la leggerissima CentOS) si arriva fino a Windows Server 2008 R2 e Windows Server 2012 R2, nelle configurazioni più diverse (si segnala anche una meno comune, ma sicuramente utile, installazione WAMP, Windows, Apache, MySQL, PHP).

Il passo seguente consiste nell’impostazione di una password associata all’account administrator nel caso di Windows Server oppure root nel caso di Linux.
Poco sotto, gli strumenti per configurare l’hardware della macchina virtuale (numero CPU, quantitativo RAM e dimensione hard disk).

Nell’ultima parte della procedura per la creazione di un Cloud Server Pro, viene richiesto di assegnare un nome alla macchina virtuale e si possono eventualmente attribuire indirizzi IP separatamente acquistati.

Quando viene creato un nuovo Cloud Server Pro viene associato gratuitamente un IP pubblico che può comunque essere cambiato o rimosso dall’utente in qualsiasi momento. Un Cloud Server Pro attivo dà diritto all’ottenimento di un indirizzo IP pubblico gratuito, ma il cliente ha comunque la facoltà di acquisire IP addizionali.

Gli indirizzi IP pubblici consentono di “affacciare” il Cloud Server Pro sulla rete Internet ma se si avesse l’esigenza di collegare tra loro più macchine virtuali, è possibile ricorrere al Virtual Switch.
Si potranno così creare reti private (reti le cui interfacce utilizzano indirizzi IP privati) fra due o più Cloud Server Pro. Il Virtual Switch simula infatti all’interno dell’ambiente virtuale il funzionamento di uno switch reale: collega più server e fa in modo che i dati vengano instradati unicamente nel segmento di rete a cui sono destinati.

Una volta richiesta la creazione di un Cloud Server Pro, bisognerà attendere alcuni minuti affinché ne venga completata l’inizializzazione (comparirà il messaggio AddVirtualMachine).

Cloud Server Pro: interfaccia multipla e possibilità di programmare le azioni

Le interfacce multiple di Aruba Cloud permettono di gestire in maniera semplice e veloce i propri cloud server: è possibile accendere, gestire, spegnere e ripristinare la propria macchina virtuale direttamente dal proprio browser attraverso il Pannello di Controllo, dal VisualCloud e tramite le Applicazioni Mobile. Inoltre, le API dell’intero servizio sono pubbliche e pertanto disponibili per l’utilizzo. È così possibile integrare la gestione delle macchine virtuali con i propri applicativi o con i software usati in azienda.

Il servizio Cloud Server Pro consente anche la programmazione di specifiche operazioni da eseguire sul server cloud indicato alla data e ora desiderata. Accensione, spegnimento forzato, arresto, modifica risorse computazionali (CPU e/o RAM), snapshot sono solo alcuni esempi delle azioni che si possono prevedere.

Attraverso le interfacce messe a disposizione da Aruba Cloud, si possono anche importare ed esportare server virtuali o fisici (questi ultimi previa conversione in server virtuale).

Cliccando sul pannello di controllo web accessibile dall’area riservata del servizio Aruba Cloud, si possono verificare tutte le caratteristiche della macchina virtuale creata e controllare anche gli IP assegnati alle varie schede di rete.

Nel caso delle macchine virtuali Windows Server la connessione potrà essere quindi effettuata usando il client Desktop Remoto mentre per le macchine Linux si potrà ad esempio ricorrere a PuTTY.

Dopo aver fatto clic su Connetti, nel caso di connessione da Desktop Remoto, bisognerà selezionare Usa un altro account e digitare le credenziali per l’accesso al server definite in precedenza in fase di creazione della macchina virtuale.

A questo punto, la macchina virtuale sarà pronta per essere utilizzata e configurata secondo le proprie esigenze.

Archiviazione e risparmio dei costi

Con Cloud Server Pro le risorse computazionali e lo storage sono garantiti e riservati all’utente che li acquista. Tuttavia è possibile differenziare tra macchina virtuale “spenta” ed “archiviata”. Questo significa che in caso di archiviazione, il servizio viene sospeso e contemporaneamente vengono sospesi tutti i costi delle relative risorse fatta eccezione per lo spazio disco. Le risorse CPU e RAM sono liberate dal server e non più riservate al cliente, ugualmente le schede di rete sono liberate dagli IP Pubblici che rimangono tra le risorse ma non sono più direttamente associati.

Sicurezza dei dati

Per quanto riguarda l’aspetto “sicurezza dei dati”, i Cloud Server Pro poggiano sull’utilizzo di una SAN con tecnologia SAS, sistema RAID e contenuto replicato in modo sincrono in un’unità gemella con le medesime caratteristiche.

Il servizio offre la possibilità di collegare il Cloud Server Pro ad una soluzione di Cloud Backup e Object Storage, attivabili direttamente dal proprio pannello di controllo in modo da configurare una o più unità di backup e archiviazione dati.

Creare il proprio datacenter online

Ogni Cloud Server Pro dispone di tre schede di rete che possono essere collegate alla rete Internet mediante utilizzo di indirizzi IP pubblici oppure usate per comporre una rete privata ricorrendo a un Virtual Switch.

Insieme con Virtual Switch e IP pubblici, Aruba Cloud fornisce strumenti quali Firewall, Web Server, Database Server e Storage Server per la creazione di reti e architetture Cloud complesse e strutturate. Gli utenti professionali hanno così a disposizione tutto il necessario per creare il proprio datacenter su cloud.

Inoltre la banda verso la rete pubblica messa a disposizione di ciascun Cloud Server Pro arriva fino a 1.000 Mbps, senza limiti di traffico.

Infine, a completare l’offerta, Aruba Cloud offre anche servizi su misura progettati in base alle esigenze specifiche del cliente, come licenze software, hardware particolari, assistenza dedicata, e così via.

Come provare il servizio Cloud Server Pro di Aruba Cloud

Per provare subito Cloud Server Pro e tutti i servizi Aruba Cloud, consigliamo di richiedere un voucher di credito gratuito del valore di 10 euro da questa pagina.

Prima di attivare il voucher, può essere utile calcolare la stima dei costi grazie al calcolatore online per decidere in maniera accurata risorse e caratteristiche.

Le conclusioni

In conclusione, i Cloud Server Pro di Aruba Cloud si rivelano una soluzione economica, performante e di semplice utilizzo in molteplici scenari.

I Cloud Server Pro possono essere utilizzati da professionisti IT, sviluppatori e aziende di ogni dimensione che abbiano la necessità di dotarsi di macchine server prestazionali senza essere legati ai costi di gestione di un proprio datacenter. Tutti gli aspetti legati al networking, alla configurazione dell’hardware, degli hypervisor e alla gestione delle licenze sono infatti completamente in capo ad Aruba Cloud.

Diventa così possibile dotarsi di un’infrastruttura altamente scalabile ed elastica svincolandosi da quei gravosi (e costosi) compiti che porta con sé l’allestimento di una batteria di server on-premise.
Scegliendo Cloud Server Pro si può evitare l’acquisto di nuovo hardware, semplificando l’infrastruttura locale e contando sulla possibilità di fruire della potenza di calcolo necessaria attingendo al cloud.

I costi dei Cloud Server Pro sono direttamente collegati al tempo e alla quantità di risorse consumate. È così possibile mantenere sempre sotto controllo le spese integrando le risorse aziendali con quelle via a via migrate su cloud.

I server Aruba Cloud possono essere affiancati a quelli impiegati on-premise o adottati in loro sostituzione (ad esempio per rimpiazzare vecchi server Windows Server o Linux). Possono essere utilizzati per spostare le proprie applicazioni su cloud rendendole accessibili da più locazioni geografiche, creare reti VPN condividendo i dati tra più sedi, allestire ambienti di test pre-produzione, elaborare dati senza impegnare risorse locali, gestire in proprio siti e applicazioni web, database, mail server, sistemi per il controllo remoto degli endpoint, configurare “host” per l’interfacciamento con i dispositivi per l’Internet delle Cose, predisporre il backend per applicazioni destinate ai device mobili (Android e iOS in primis).

Autore: IlSoftware.it

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