Deus Ex Mankind Divided è basato sul motore grafico Dawn Engine, il quale garantisce nuovi effetti di Depth of Field & Bokeh, oltre che miglioramenti a livello di post-processing e correzione cromatica, così come per l’illuminazione globale. Introduce nuovi algoritmi di Parallax Occlusion Mapping e di Screen Space Reflection e nuovi effetti di illuminazione volumetrica e densità dell’aria. I materiali e la peluria vengono gestiti tramite la tecnologia fornita da Pure. Sul lato tecnico, la software house Eidos Montreal è stata supportata da AMD per lo sviluppo di questo gioco.
Eidos Montreal ha fatto un grosso lavoro soprattutto sul piano artistico, per trasmettere un universo vittima di un conflitto tra fazioni differenti, dove i cosiddetti Potenziati vengono emarginati dal resto della popolazione
Dopo i primi giorni di gioco, d’altronde, ci si rende conto di come il Dawn Engine sia fortemente basato sulla tecnologia del precedente capitolo di Deus Ex, quell’Human Revolution che è stato rilasciato nel 2011. Rimangono pertanto alcuni problemi già riscontrati in quel titolo, come le espressioni facciali poco realistiche e un certo livello di desincronizzazione tra voci e labiale dei personaggi. Le animazioni sono ancora piuttosto approssimative e si nota un netto stacco fra il dettaglio poligonale del protagonista, Adam Jensen, e gli altri personaggi.
Inoltre, sia Mankind Divided che Human Revolution si caratterizzano per livelli di gioco di dimensioni particolarmente ristrette, il che influisce in maniera seria sulla libertà di esplorazione e sulle possibilità strategiche durante i combattimenti, all’interno di un sistema di combattimento che però si conferma preciso e tattico come nel gioco precedente.
Eidos Montreal ha fatto un grosso lavoro soprattutto sul piano artistico, per trasmettere un universo vittima di un conflitto tra fazioni differenti, dove i cosiddetti Potenziati vengono emarginati dal resto della popolazione. In una Praga che assomiglia moltissimo alla City 17 di Half-Life 2 vige lo stato di polizia: ognuno può essere una minaccia, i Potenziati possono perdere il controllo sui loro innesti cybernetici, ci sono vari gruppi in lotta fra di loro e molti dei membri della polizia sono corrotti.
Due degli elementi grafici di Mankind Divided meritevoli di maggior rilievo sono le Contact Hardening Shadows e l’occlusione ambientale. Nel primo caso notiamo che i bordi delle ombre appaiono realisticamente sfumati, mentre l’occlusione ambientale conferisce maggiore consistenza ai punti di contatto fra due aree ombreggiate. Entrambi gli effetti contribuiscono a rendere le immagini di gioco più fedeli.
Di seguito il confronto qualitativo tra il settaggio ad alta qualità e a bassa qualità delle due opzioni video.
Abbiamo poi eseguito un confronto qualitativo e prestazionale fra i 5 preset a disposizione dei giocatori all’interno del menù delle opzioni grafiche. I test sono stati realizzati alla risoluzione 1920×1080 su questa configurazione: Intel Core i7-3280, 16 GB di RAM e GeForce GTX Titan con 6 GB di VRAM.
Come potete verificare, il motore grafico scala su diversi aspetti: dai riflessi alla qualità delle ombre, così come il dettaglio poligonale e gli effetti di nebbia volumetrica. Ma ciò che si nota maggiormente è il cambiamento che occorre al sistema di illuminazione tra il preset elevato e il preset molto elevato: sembra che nel primo caso il motore grafico non applichi le illuminazioni agli oggetti che si trovano oltre una certa distanza rispetto al punto di osservazione.
Basso
Medio
Elevato
Molto Elevato
Al massimo
Le prestazioni di Deus Ex Mankind Divided sono soddisfacenti, al punto da girare bene, al livello di dettaglio medio, anche su PC di precedente generazione
Deus Ex Mankind Divided al momento è privo del supporto alle DirectX 12 inizialmente previsto. La relativa voce all’interno del menù delle opzioni grafiche è infatti annerita. Eidos Montreal ha annunciato un posticipo al supporto alle API Microsoft nei giorni immediatamente antecedenti il rilascio. La patch per le DX 12 arriverà comunque nei primi giorni di settembre.
Al di là di questo aspetto, tuttavia, le prestazioni di Deus Ex Mankind Divided sono soddisfacenti, al punto da girare bene, al livello di dettaglio medio, anche su un PC con hardware di precedente generazione e GeForce GTX 680. Segno che è rimasto molto della precedente tecnologia usata in Human Revolution, come già sottolineato.
L’unica vera difficoltà il motore la incontra quando deve caricare l’ampia area di gioco che corrisponde a Praga, che si configura come un grande hub in cui il giocatore può interagire con i personaggi non giocanti, accedere alle missioni e ai locali chiusi, portare avanti le sue indagini, e così via. Le aree aperte, infatti, si caratterizzano per un livello di densità poligonale decisamente più elevato rispetto alle zone chiuse in cui si svolgono le missioni vere e proprie. Se il PC non è dotato di SSD si possono riscontrare rallentamenti anche molto fastidiosi in concomitanza di questi caricamenti. D’altra parte, una volta completato il caricamento iniziale, la partita non si interromperà ulteriormente, visto che il motore grafico tenta di fare lo streaming dei livelli mentre il giocatore si sposta.
La versione PC di Deus Ex Mankind Divided, inoltre, contempla l’opzione di anti-aliasing MSAA, che garantisce bordi praticamente sempre correttamente smussati. Questa opzione però va disabilitata se non di dispone di una scheda video con almeno 4GB di VRAM, perché consuma molta memoria.
Dawn Engine è in realtà un’evoluzione di una tecnologia di precedente generazione di IO Interactive, Glacier 2, al quale però sono state aggiunte diverse tecnologie di Human Revolution, come prima rimarcato. Mankind Divided gira a 1080p su PlayStation 4 a 900p su Xbox One, e tra le due console c’è una considerevole differenza anche in termini di tempi di caricamento dei livelli di gioco, ancora una volta a favore di PS4.
Infine, abbiamo aggiornato il nostro database di test relativo al consumo di RAM e VRAM da parte dei giochi rilasciati negli ultimi mesi. Come potete verificare voi stessi, Deus Ex Mankind Divided è uno dei titoli che fanno in assoluto più uso di memoria di sistema.
Deus Ex Mankind Divided è un gioco di ruolo molto complesso che offre al giocatore un interessante livello di libertà decisionale. Può completare le missioni come desidera con ripercussioni sul rapporto con gli altri personaggi, sui Potenziamenti sbloccati e le strategie successive, sulla storia vera e propria e sul destino di alcune vicende. Deve prendere delle complesse scelte morali in un mondo che vede un conflitto continuo causato dall’emarginazione dei cosiddetti Potenziati, facendo i conti con i rapporti di forza tra le fazioni e con la politica. Quello di Deus Ex comincia, infatti, a diventare un universo complesso con personaggi, luoghi, fatti e molto altro da conoscere. Pur rimanendo molto simile a Human Revolution in alcuni aspetti, sono degne di nota le novità al sistema dei Potenziamenti e si conferma ottimo anche il sistema di combattimento, preciso e immediato da padroneggiare. Il tutto garantisce un certo livello di coinvolgimento, come è giusto che sia con un buon gioco di ruolo.
Ne parleremo diffusamente nella recensione dedicata.
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