Accendere un mutuo è forse una l’operazione finanziaria più importante della vita di una persona, dal momento che potrebbe durare per più di venti anni, ma quali sono i criteri da scegliere per valutare se convenga il tasso fisso o il tasso variabile? Per scegliere se convenga accendere un mutuo a tasso fisso o variabile è necessario comprendere un minimo la situazione macroeconomica e le previsioni sui tassi.
Il variabile: Da inizio 2015 gli indici euribor sono negativi. Secondo i tassi futures di luglio 2015, l’euribor 3 mesi veniva previsto stabile per tutto il 2015 e gran parte del 2016, poi tra il 2017 e il 2018 in risalita raggiungendo valori tra lo 0.10% e lo 0.40%, tra la fine 2019 e gli inizi 2020 toccare quota 1%: ma questi numeri sono stati rivisti al ribasso nel corso degli ultimi mesi a causa della situazione economico-finanziaria internazionale. Il trend di discesa dell’euribor continua inesorabile e nel mese di giugno 2016 sono in negativo tutte le versioni dell’indice. Le più aggiornate previsioni prospettano che l’euribor scenderà fino a -0,30% verso la fine del 2016 per rimanere negativo fino a tutto il 2018. Solo nella seconda metà del 2019 l’Euribor 3 mesi è previsto tornare sopra lo zero, fino ad arrivare allo 0.25% a fine 2020.
Il fisso: La situazione dell’eurirs non si discosta da quella dell’euribor, dunque valori bassi e stabili per alcuni anni ancora. Ci vorrebbero davvero grossi scossoni finanziari per farlo risalire. Comunque restano stabilmente intorno ai minimi e ondeggiando intorno allo zero: eurirs 5 anni (0.31% il 5 gennaio, -0.5% il 10 marzo, 0.05% il 4 maggio, 0.01% il 2 giugno), 0.88% l’eurirs a 30 anni (1.56% il 5 gennaio, 1.15% il 10 marzo, 1.14% il 4 maggio, 1.11% il 2 giugno). Da inizio anno sono scesi ulteriormente.
In questa particolare fase storica quindi, per chi deve aprire un mutuo da estinguere in 10-15 anni, la scelta del tasso variabile può essere quella più azzeccata, proprio per il motivo che attualmente i tassi sono molto bassi e le prospettive per i prossimi anni non fanno intravedere una loro risalita. In un secondo tempo eventualmente si può sempre rivedere la scelta effettuata grazie alla portabilità è sempre possibile; qualora i tassi aumentino, si potrà ricontrattare o surrogare il mutuo con la stessa banca o con un altro istituto al fine di ottenere una proposto di nuovo vantaggiosa.
Per durate più lunghe si dovrà tenere in considerazione il fatto che l’offerta di mutui a tasso fisso di oggi appare molto conveniente e addirittura irrinunciabile. Il risvolto positivo di dover pagare una rata un po più alta rispetto all’opzione del mutuo a tasso variabile è quello di garantirsi e rendersi immune un aumento della rata nel momento in cui i tassi potranno di nuovo risalire, in uno scenario futuro di ripresa economica ancora lontana anni luce.
Le offerte: Tra le migliori proposte oggi disponibili sul mercato per un LTV<50% e durata 20 anni, per la fine di questo mese di agosto ritroviamo ancora le offerte di mutui a tasso fisso di Intesa Sanpaolo, Cariparma e BNL per le banche tradizionali e Hello Bank, IwBank e WeBank per quelle online, tutte offrono un tasso fisso sotto il 2%. Per mutui a tasso variabile MPS e IwBank offrono spread imbattibili addirittura inferiori all’1,0%.
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Autore: Finanza.com Blog Network Posts
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