Devo ammettere che ormai anche la nostra Alice si troverebbe a suo agio in Austria, come nella tana del Bianconiglio, un Paese dove accade l’imprevedibile!
Ve le ricordate le elezioni presidenziali di qualche mese fa, si quello nelle quali in un paese di 5000 abitanti si votava in 50.000?
Per chi non sa di cosa parliamo una breve sintesi…
Da tre giorni alle udienze (…) si susseguono i racconti tragicomici di presidenti di seggio e scrutatori: conti che non tornavano, schede dall’estero aperte in anticipo o annullate, spoglio fatto in fretta e furia. Una risata amara sta seppellendo l’elezione presidenziale più drammatica della storia austriaca.
Come fa notare Tony Barber su Financial Times, al nuovo ballottaggio in Austria bisogna aggiungere altre “opportunità per le forze anti-europeiste”, cominciare dal referendum italiano sulle riforme costituzionali. Lo scenario di una vittoria di Hofer e di una sconfitta di Renzi in Austria fa gelare i polsi a Bruxelles, anche in vista degli altri appuntamenti elettorali (le elezioni parlamentari in Olanda a marzo e le presidenziali in Francia ad aprile e maggio). ( Austria, le elezioni presidenziali vanno rifatte )
Dunque se tutto ciò fa gelare i polsi a Bruxelles e se soprattutto negli ultimi sondaggi è il vantaggio il candidato dell’estrema destra , cosa di meglio inventarsi se non la colla che non incolla…
Austria, la colla per il voto postale è difettosa, elezioni rinviate
La colla per le buste del voto postale è difettosa e questo potrebbe invalidare il voto per corrispondenza. «Se le elezioni non possono svolgersi regolarmente – ha affermato il ministro dell’Interno austriaco Wolfgang Sobotka – allora è mia responsabilità prendere in considerazione l’ipotesi di un rinvio». Il ballottaggio per le elezioni presidenziali austriache tra il verde Van der Bellen e il candidato anti immigrati di estrema destra Hofer è previsto per il 2 ottobre. L’Alta Corte austriaca aveva già annullato a luglio il ballottaggio di maggio, vinto da Van der Bellen proprio per il voto postale che si rivelò determinante.
E soprattuto in Italia … Librandi, si rinvii referendum di 6 mesi
Per questo, faccio un appello al governo e al Parlamento tutto: l’esecutivo presenti un disegno di legge, che noi in Parlamento possiamo approvare in tempi rapidissimi, che rinvii di sei mesi, non più a novembre 2016 ma ad aprile 2017, la data del referendum costituzionale”.
Che figata Ragazzi, vi guiro che non c’è nessun complotto, è solo questione di nemesi, la stessa nemesi che sembra rinviare al 2017 la resa dei conti per l’Europa intera.
Se poi uno ci aggiunge che volano stracci tra il Club MED in Italy e la Germania, il vecchietto Schauble e Weber che si agitano per un rimpatriata ad Atene di quattro amici al bar dell’asterity, suggerendo che dalle riunioni dei socialisti non viene mani fuori nulla di interessante e che la colpa del surplus tedesco è tutta della BCE e Mario Draghi, non ci vuole poi molto a comprendere che non durerà all’infinito questa farsa.
A proposito l’ultima chicca della propaganda tedesca…
Chiedo scusa ma non mi ero accorto che il QE di Draghi fosse iniziato nel 2000, ovvero con l’avvento dell’euro, giusto in tempo per far esplodere il surplus tedesco, o… il problema è un’altro?
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