Il fondatore di Oculus VR, Palmer Luckey, ha sostenuto finanziariamente un’organizzazione non-profit di tipo “social welfare” che sostiene la campagna elettorale del Partito Repubblicano e quindi del controverso candidato Donald Trump. Chiamata Nimble America, questa organizzazione diffonde tramite i canali social alcuni meme che prendono in giro l’altra candidata alle elezioni statunitensi del prossimo novembre, Hillary Clinton, e sostiene certe posizioni di Trump.
Luckey figura come vice presidente di Nimble America e, stando ad alcuni report, la compagnia si occupa anche di cartellonistica oltre che di campagne pubblicitarie sul web. Ad esempio, a Pittsburgh campeggia un grosso cartellone con la scritta “Too big to jail” (troppo importante per essere arrestata) e la faccia di Hillary Clinton. La campagna, che si riferisce alla popolare notizia secondo la quale la candidata democratica avrebbe utilizzato indirizzi di posta elettronica privati per mandare email veicolanti informazioni top secret, sarebbe stata finanziata proprio da Nimble America.
Luckey non nasconde di essere un sostenitore dell’organizzazione, ma ha aggiunto di volerlo fare più per diletto che per sostenere realmente Trump. “Il denaro non è un mio problema. Mi piace sostenere Nimble America, ma non intendo favorire Donald Trump”, si è scusato in questo modo, visto che la notizia ha scatenato un putiferio sulla rete e ha portato diverse software house a prendere le distanze rispetto a Oculus Rift.
“La rivoluzione americana è stata finanziata da individui abbienti”, ha scritto su Reddit. “Anzi, questo è capitato per tutti i movimenti per la libertà. Non si può combattere l’elite americana senza potenza di fuoco, perché loro avranno sempre più soldi di te per distruggerti”.
Inizialmente Luckey sarebbe entrato in contatto con la destra americana tramite Milo Yiannopoulos. Si tratta di un famoso opininionista politico e giornalista tecnologico di Breitbart, il quale è stato recentemente coinvolto in un caso che ha riguardato Twitter. L’accesso al noto social network è stato definitivamente vietato a Yiannopoulos dopo che il giornalista ha pubblicato una serie di messaggi dai toni particolarmente accesi all’attrice Leslie Jones. Luckey ha confermato di aver conosciuto Yiannopoulos su Facebook e di avergli chiesto delucidazioni su come poter investire del denaro per portare alla luce alcune posizioni politiche di destra. È così che è nato Nimble America.
Oltre che da Luckey, Nimble America è stata fondata da due moderatori del subreddit r/The_Donald, attraverso il quale si aiutava a diffondere certe tematiche relative alla supremazia della razza bianca e meme anti-semitici, ricorrendo ad alcune dichiarazioni rilasciate da Donald Trump.
Insomma, questo gruppo non si nasconde in alcun modo e, per queste motivazioni, una volta venuto alla luce il coinvolgimento di Luckey, diversi sviluppatori attualmente al lavoro sul software per Oculus Rift hanno preso le distanze dalla compagnia che produce il noto visore di realtà virtuale e dal suo fondatore.
Polytron, ad esempio, ha bloccato lo sviluppo di Superhypercube per Oculus Rift. Si tratta dello studio già autore di Fez, il quale ha già fatto sapere che il suo nuovo progetto rimante previsto unicamente per PlayStation VR. “In un clima politico delicato come quello che stiamo vivendo, non possiamo permetterci di confermare il nostro supporto a Oculus Rift”, si legge nel comunicato diramato dalla software house.
Stesso discorso vale per Scruta Games e per Tomorrow Today Labs, rispettivamente responsabili di Computer Janitor VR e NewtonVR: i due gruppi hanno fatto sapere che interromperanno qualsiasi tipo di lavoro per Oculus Rift fino a quando Luckey continuerà ad avere un ruolo determinante in Nimble America. Anche Insomniac Games (Ratchet & Clank, Resistance, Sunset Overdrive) ha cessato il supporto a Oculus Rift, dicendo che la compagnia “condanna qualsiasi tipo di espressione di odio”.
Altri gruppi hanno deciso di rispondere con un finanziamento alla campagna della Clinton: si tratta dei casi di Logan Oslon, autore di SoundStage, e di E McNeil, software house responsabile di Darknet. Non manca chi si schiera dalla parte di Luckey: James Green, co-fondatore di Carbon Games, ha detto che “supporterà qualsiasi forma di posizione politica, fin quando si rimarrà nella legalità”.
Autore: GAMEmag – Videogames
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