Ve la ricordate la leggendaria banconota da 300 euro spacciata dai geniali napoletani in Germania?
Ebbene in confronto a Deutsche Bank sono dei semplici dilettanti, pensate che la banca tedesca è addirittura riuscita a coinvolgere le imprese tedesche nel suo salvataggio, una voragine con la banca intorno che aspira mezzo sistema produttivo tedesco…
BERLINO – Il piano di salvataggio per Deutsche Bank è in fase di discussione. Ma il ruolo di protagonista non sarebbe affidato allo Stato tedesco: a prendervi parte sarebbero invece le principali industrie del Paese. Lo rivela l’Handelsblatt, nell’articolo di apertura di oggi.Il quotidiano cita fonti interne agli ambienti imprenditoriali, secondo le quali «i manager di aziende che compongono il Dax hanno discusso nei giorni scorsi un piano di salvataggio per Deutsche Bank. Ora i vari gruppi stanno valutando se sia possibile l’acquisto di azioni dell’istituto, nel caso questi avesse bisogno di capitale fresco». Ticinonline – Deutsche Bank: grandi imprese studiano piano di salvataggio
Come chiamavano gli investitori tedeschi, gli americani ai tempi in cui rifilavano loro la spazzatura subprime? Ah si …idioti di Dusseldorf!
Non solo, anche gli arabi dimentichi del rischio che corsero Barclays e la Korea Development Bank con Lehman, per non parlare dei fondi del Qatar che stanno valutando di partecipare all’ennesimo aumento di capitale, imbottiti come sono di azioni Deutsche Bank. Al momento la perdita è limitata 1,2 miliardi di dollari, spiccioli o poco più.
DOHA/FRANCOFORTE (Reuters) – Gli investitori del Qatar che detengono la partecipazione più grande in Deutsche Bank non intendono vendere ma anzi potrebbero valutare l’acquisto di altre azioni se la banca tedesca decidesse di raccogliere nuovo capitale. Lo riferiscono a Reuters fonti vicine alla politica di investimenti del Qatar. I fondi controllati dal ex primo ministro del Qatar, lo sceicco Hamad bin Jassim al-Thani, hanno acquistato il 6,1% di Deutsche Bank a metà 2014 e hanno poi successivamente incrementato la quota poco sotto il 10%, opzioni incluse, a luglio di quest’anno.
A proposito se avete fondi, buttateci un’occhiata, rischiate di restare con una parte del portafoglio bruciato.
Ma andiamo a vedere cosa ha scritto nel fine settimana la stampa tedesca…
Ma tu pensa, ora se la prendono con i precedenti amministratori delegati, tra cui l’amichetto di Angela Merkel, un certo Josef Ackermann uno che ha lasciato macerie ovunque.
Il suo predecessore un altro genio made in Germany mentre comprava cadaveri finanziari in giro per il mondo amava esclamare …«Quel che ammiriamo e non possediamo è la cultura anglosassone nella gestione finanziaria».
Comunque anche ottenessero uno sconto quelli di DB hanno in piedi altri 8000 contenziosi legali quanto basta per affondarli definitivamente senza l’intervento statale.
In fondo stanno solo esagerando come ha detto uno dei loro uomini il Chief Risk Officer Stuart Lewis i rischi sui derivati di Deutsche Bank sono sovrastimati! Un po come chiedere all’oste se il suo vino è buono…
Deutsche Bank (DBKGn.DE) is continuing to cut back the size of its derivatives book, which is not as risky as investors may believe, Chief Risk Officer Stuart Lewis told German weekly paper Welt am Sonntag.
“The risks in our derivatives book are massively overestimated,” Lewis told the paper. He said 46 trillion euros in derivatives exposure at Deutsche appeared large but reflected only the notional value of the contracts, while the bank’s net exposure to derivatives was far lower, at around 41 billion euros.
(ANSA) – ROMA, 9 OTT – Sebbene i 46.000 miliardi di euro di derivati iscritti a bilancio da Deutsche Bank possano sembrare un numero “mostruoso”, il dato è “completamente fuorviante” perché “i veri rischi sono molto inferiori”. E’ quanto dichiara il responsabile dei rischi della banca tedesca, Stuart Lewis, in un’intervista al Welt Am Sonntag, ripresa dall’agenzia Bloomberg. Il rischio netto, spiega, è pari a 41 miliardi di euro, più basso di quello di diversi concorrenti: in particolare, i rischi “sono decisamente sovrastimati” e la banca, che sta provando a semplificare il modello di business ed a ridurre la sua esposizione in derivati, si è già coperta.
Tu pensa che i connazionali dell’oste, l’ufficio studi dello ZEW hanno appena avvertito che “Deutsche bank è la peggiore banca nell’Ue” e quelli del Fondo monetario internazionale ci hanno fatto anche un graficuccio, cosa vuoi mai che siano 46 miliardi di euro in derivati…
Nonno Wolfgang non ha preso bene i continui riferimenti del FMI a Deustche Bank a tal punto…
Secondo quanto appreso da ‘Handelsblatt’, il Governo tedesco ha immediatamente protestato con l’Fmi per tramite del direttore esecutivo tedesco, Steffen Meyer. I tedeschi, scrive il quotidiano, hanno “sollevato un enorme polverone”, definendo “poco professionale” il comportamento di Dattels e Lagarde ha rassicurato Berlino, sottolineando che “Deutsche Bank non compare in nessun modo nel rapporto sulla stabilita’ finanziaria”. Nondimeno, il caso Deutsche Bank e’ stato di li’ in poi ampiamente discusso a Washington. Inoltre, conclude ‘Handelsblatt’, Fmi e Governo tedesco sarebbero ai ferri corti anche per quanto riguarda la partecipazione europea alla ristrutturazione del debito pubblico greco che dovrebbe partire nel 2018 a cui il Fondo non intende partecipare fino a che non ci sono cifre concrete da parte dell’Europa. Cifre che Berlino e’ poco propensa a fornire in un anno elettorale.
“Deutsche Bank non compare in nessun modo nel rapporto sulla stabilita’ finanziaria”???
Cavoli è già fallita e nessuno ce l’ha detto o non compare perchè è diventata una banca del Qatar?
Buon lunedì a tutti, e mi raccomando non abbiate fretta, l’Araba Fenice deve ancora risorgere!
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DEUTSCHE BANK: BILD NESSUN ACCORDO CON GLI USA,
Autore: Finanza.com Blog Network Posts
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