Future Decoded ha offerto un’occasione importante per riflettere sul valore e sui valori dell’IoT, cioè l’Internet of Things: l’Internet delle cose, insomma, che sta coinvolgendo – in Italia così come nel resto del mondo – una complessa ed elaborata trasformazione. Le aziende e le organizzazioni, in effetti, sono alle prese con un’evoluzione del proprio business finalizzato alla comprensione e all’integrazione di scenari digitali nuovi: scenari in cui le tecnologie Big Data e, appunto, l’Internet delle cose sono sempre più importanti, se non addirittura strategiche. Lo sguardo deve essere rivolto, però, non solo al networking e al ruolo di device, ma anche e soprattutto alla capacità di generare valore a partire da prodotti e asset interconnessi, così come abilitare analisi di dati in tempo reale.
L’Internet of Things è senza ombra di dubbio uno dei trend del momento in campo tecnologico: l’integrazione dei processi di business con dati che provengono da sensori remoti è di sicuro un settore proiettato verso il futuro, ma è bene provare a capire quali sono le applicazioni rilevanti in proposito. Il metering remoto e la manutenzione predittiva, in modo particolare se applicata a macchine industriali complesse, sono solo due esempi di come le applicazioni di IoT possano generare dei servizi a valore aggiunto concreti e reali.
L’innovazione tecnologica deve essere ricercata e ottimizzata in funzione e in considerazione del valore che può essere prodotto a favore della società: è anche questo il motivo per cui c’è bisogno di favorire momenti di condivisione e di confronto in cui si possa esplorare il potenziale delle nuove tecnologie. Si tratta di fare squadra con gli sviluppatori, con gli uomini d’azienda e con i professionisti IT per capire che l’Internet delle cose ha direttamente a che fare con il futuro del mondo – digitale e non solo.
Tra le caratteristiche che devono essere ricercate, la sicurezza e la semplicità sono imprescindibili: questi due valori devono orientare anche le scelte infrastrutturali e tutti gli scenari progettuali, tenendo conto del fatto che le imprese oggi non ricorrono al cloud unicamente per dare il la a delle trasformazioni di processo, ma anche e soprattutto per iniziare delle trasformazioni di business. L’IoT e il cloud coniugati insieme possono rivelarsi degli acceleratori eccezionali da cui possono scaturire iniziative nuove, frutto dell’affidabilità e della flessibilità che li contraddistingue, oltre che della possibilità di limitare i tempi di realizzazione, i rischi e le difficoltà.
Con l’Internet of Things le nuove tecnologie assumono un altro significato: si tratta di un prezioso abilitatore della digital transformation per tutte quelle organizzazioni che hanno bisogno di una gestione end to end e di semplicità. La strada che conduce al digital business deve tenere in considerazione, infine, le “things”: insomma, l’Internet delle cose cambia a seconda delle cose alle quali si fa riferimento, oltre che in funzione delle persone che vengono chiamate in causa. I cambiamenti dei modelli di business implicano delle modifiche a livello di rapporti con i clienti, e cioè processi nuovi e nuove modalità operative: un treno da prendere subito.
Autore: Le news di Hardware Upgrade
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