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Impostazioni Google Android, quali sono le più importanti?

Quando si acquista un qualunque dispositivo a cuore Android, è bene essere consapevoli della presenza di alcune impostazioni che non soltanto regolano il funzionamento del dispositivo ma consentono anche di configurare come il device deve comportarsi nell’utilizzare l’account Google dell’utente.

Le impostazioni Google su Android sono accessibili in maniera differente a seconda della versione del sistema operativo installata nel dispositivo.
In tutte le versioni di Android antecedenti alla 6.0 (Marshmallow), le impostazioni Google si presentavano sotto forma di un’icona (raffigurante un ingranaggio), mescolata tra le tante presenti nell’app drawer, la lista delle applicazioni installate.

Con il rilascio di Android 6.0 Marshmallow (così come in Android 7.0 Nougat), le impostazioni Google sono entrate a far parte del menu principale e sono accessibili dalle impostazioni di Android toccando la voce Google all’interno della sezione Account.

Impostazioni Google Android: quali sono quelle principali

Riteniamo del tutto inutile pubblicare un’asettica lista delle impostazioni Google su Android.
È invece secondo noi molto più utile evidenziare quali, nel mare magnum delle possibili configurazioni, sono più interessanti oppure che necessitano di un puntuale intervento da parte dell’utente.

Accesso e sicurezza: verifica in due passaggi con “Messaggio di Google” (Prompt)

La sezione Accesso e sicurezza riassume, in un’unica schermata, sul dispositivo Android, tutte le preferenze relative alla gestione della sicurezza dell’account Google.

Di quale account Google si parla? Ovviamente di quello che è indicato chiaramente nella parte superiore dello schermo e che è presente fra gli account, nelle impostazioni di Android.

Consigliamo di modificare le impostazioni del proprio account Google, lo stesso che si è configurato sul dispositivo Android, da questa pagina, accedendovi da un sistema desktop: sarà così molto più semplice e immediato modificare le varie preferenze.

Oggi come oggi, è sempre bene utilizzare la verifica in due passaggi ossia non limitarsi ad accedere al proprio account Google con i soli username e password ma abbinare “lo sblocco” all’utilizzo di un device che si possiede.

Fortunatamente, da qualche tempo a questa parte, Google ha reso ancora più semplice e veloce l’autenticazione in due passaggi.
La funzionalità Google Prompt o Messaggio di Google (in italiano), consente di autorizzare l’accesso al proprio account Google da qualunque dispositivo previa conferma mediante smartphone o tablet.
Chi possiede un dispositivo Android, dovrebbe attivare questo meccanismo di protezione che consente di fidare su un livello di sicurezza molto più elevato.

Come si vede nell’esempio, noi abbiamo configurato Google Prompt o Messaggio di Google come primo strumento per autorizzare o negare l’accesso all’account attraverso la verifica in due passaggi.

Per configurare la funzionalità, è sufficiente fare riferimento all’articolo Accedere Google in sicurezza da più dispositivi.

Da questa pagina, preferibilmente usando il desktop, suggeriamo di verificare tutte le altre impostazioni di sicurezza dell’account Google.

Per l’accesso all’account Google dalle applicazioni sviluppate da terze parti, è stato messo a punto il meccanismo Password per le app che consente di autorizzare, mediante l’impiego di una password unica, appositamente generata, le applicazioni che non possono appoggiarsi ad esempio all’utilizzo del protocollo OAuth (vedere, ad esempio, Perché Google considera Thunderbird un’applicazione meno sicura?).

Periodicamente, toccando App collegate al tuo account, bisognerebbe verificare l’elenco delle applicazioni che sono state autorizzate ad accedere al contenuto dell’account Google.

La verifica, ancora più rapidamente, è effettuabile dalla schermata principale delle impostazioni Google su Android scegliendo la voce App collegate.Infine, selezionando Password salvate, è bene tenere presente che – facendo leva sulla funzionalità Smart Lock (vedere più avanti) – Google può memorizzare le password delle varie applicazioni installate sul dispositivo mobile ospitandole (in forma cifrata) sui suoi server. Se la funzionalità non fosse di proprio gradimento, si potrà disattivarla e cancellare tutte le password eventualmente salvate sui server Google.

Gestione attività Dopo aver selezionato Dati personali e privacy, il nostro consiglio è quello di scegliere Gestione attività per capire se e quali informazioni sulle proprie attività vengono automaticamente raccolte e inviate sui server di Google.

Di default, tutti i siti web visitati, le ricerche effettuate sul motore di Google, i video visualizzati su YouTube, i propri spostamenti vengono salvati con lo scopo di migliorare il funzionamento dei vari servizi e, in particolare, di consentire all’assistente digitale Now di fornire informazioni utili prima ancora che sia l’utente a richiederle.

Le informazioni che Google è autorizzata a raccogliere possono essere modificate anche da questa pagina.

Nell’articolo Cronologia ricerche di Google, come visualizzarla o eliminarla abbiamo invece spiegato come liberarsi completamente della Cronologia delle ricerche.

Maggiori informazioni sulle impostazioni legate a sicurezza e privacy, sono pubblicate nel nostro articolo Impostazioni account Google, scoprire anche quelle meno conosciute.

Smart Lock per password

Portata al debutto con Android 6.0 Marshmallow, Smart Lock per password è una funzionalità relativamente nuova che autorizza Google a salvare automaticamente le credenziali di login usate nelle varie app sui server dell’azienda (ne abbiamo parlato nell’articolo Configurare Android al primo avvio dello smartphone o del tablet) al paragrafo Regolare le impostazioni dell’account Google.

Per evitare che Google salvi le password usate nell’ambito delle proprie app, è sufficiente disattivare l'”interruttore” Smart Lock per password.

Cronologia delle posizioni

Per impostazione predefinita, Google memorizza tutti gli spostamenti del dispositivo Android usando le informazioni più dettagliate che sono di volta in volta disponibili (celle telefoniche, presenza di reti WiFi limitrofe e GPS).

Toccando su Posizione, è possibile stabilire se s’intende o meno far sì che i propri spostamenti vengano tracciati e resi accessibili dall’app Google Maps (scegliendo Cronologia dal menu principale) oppure, da desktop, usando questa pagina).

La cronologia delle posizioni può essere rimossa in qualunque momento (ne avevamo parlato anche tempo fa nell’articolo Geolocalizzazione Google: spostamenti dell’utente su una mappa).

Se si decidesse di mantenere abilitata la cronologia delle posizioni, consigliamo vivamente di attivare l’autenticazione a due fattori (suggeriamo anche la lettura dell’articolo Sincronizzare Chrome, cosa significa accedere ai dati da più dispositivi).

Gestione del dispositivo Android da remoto

La sezione Sicurezza delle impostazioni di Google, su Android, consente di attivare alcune funzionalità che dovrebbero essere sempre lasciate abilitate: Localizza questo dispositivo da remoto e Consenti blocco e cancellazione da remoto permettono all’utente, usando questa pagina, di stabilire la posizione del dispositivo mobile (funzionalità utilissima se si pensa di aver perso il device oppure se fosse stato rubato) e, addirittura, di cancellarne tutto il prezioso contenuto in modo tale che persone non autorizzate non possano impossessarsene.

Cliccando sull’icona Fai squillare, poi, il dispositivo può essere fatto squillare con la suoneria al massimo, indipendentemente dalle impostazioni sul volume.
Il dispositivo remoto può anche essere bloccato mediante l’impostazione di una password e visualizzando un messaggio a chi ha rinvenuto il telefono.

Purtroppo manca ancora la possibilità di gestire il dispositivo via SMS allorquando la connessione dati non risultasse attiva e il device non fosse connesso via WiFi (vedere Ritrovare il cellulare Android rubato).

Gli “interruttori” Analizza il dispositivo per minacce alla sicurezza e Migliora rilevamento app dannose possono essere disattivati se si preferisse non inviare informazioni sulle app installate a Google.

Per evitare la visualizzazione di messaggi pubblicitari personalizzati nelle app, suggeriamo poi di selezionare Annunci nel menu principale delle impostazioni Google quindi abilitare l'”interruttore” Disattiva personalizzazione annunci.

Configurare rapidamente un nuovo dispositivo Android

Se si fosse in procinto di cambiare il proprio smartphone sostituendo o affiancandolo con un altro, si può usare la comoda funzionalità Configura dispositivo vicino che permette di trasferire sull’altro device tutte proprie impostazioni e preferenze.

In questo modo, dopo aver usufruito di Configura dispositivo vicino, l’altro dispositivo risulterà automaticamente e rapidamente configurato, senza la necessità di dover compiere – uno per uno – i vari passaggi.
Configura dispositivo vicino utilizza sia il WiFi che Bluetooth per trasferire i dati e impostare il dispositivo vicino.

Messaggi in anteprima delle app

La funzionalità Messaggi in anteprima delle app è stata, fino ad oggi, poco utilizzata. Con l’arrivo di Google Allo e l’apertura delle API agli sviluppatori, il quadro è però destinato a cambiare radicalmente.

Come abbiamo spiegato nell’articolo Android recapiterà i messaggi delle app non installate, i tecnici di Google hanno di recente aggiornato i Play Services attivando una possibilità che apre scenari sconfinati sia per la società di Mountain View che per qualunque software house impegnata nello sviluppo di app Android.

Gli utenti, infatti, potranno ricevere notifiche e messaggi anche da parte delle app Android che non hanno installato sul proprio dispositivo. Potranno addirittura interagire con l’utente che sta usando l’app (e che l’ha installata sul suo device).

Agendo sulla voce Messaggi in anteprima delle app, si può decidere se negare la ricezione di eventuali messaggi da parte delle app non installate.

Ricerca e Now

L’integrazione tra funzionalità di ricerca ed assistente digitale Google Now merita una trattazione a parte.

A tal proposito, suggeriamo la lettura dell’articolo Configurare Android al primo avvio dello smartphone o del tablet, al paragrafo Configurare Ricerca e Now.

Nella sezione Ricerca e Now si possono decidere quali informazioni sulle attività espletate dall’utente possono essere riutilizzate dall’assistente Now
Inoltre, è possibile specificare la lingua con cui si desidera interagire con Now; se la “frase magica” Ok Google può essere usata da qualunque schermata e per sbloccare il dispositivo (verrà richiesto di inserire un “modello vocale”); se usare o meno Now Ovunque, recentemente rinominata in Ricerca dallo schermo.

Ricerca dallo schermo (Google on Tap in inglese) consente di ottenere informazioni aggiuntive su qualunque cosa si stia visualizzando, in qualsiasi applicazione, semplicemente tenendo premuto il tasto Home del dispositivo per alcuni secondi.

Autore: IlSoftware.it

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