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Dall’auto elettrica alle batterie per casa, anche Mercedes nel mercato dello storage

La strategia commerciale del colosso tedesco ricorda molto le idee di Tesla: creare un marchio riconoscibile nella mobilità elettrica integrata, dai veicoli alle infrastrutture di ricarica e accumulo. Vediamo come sta evolvendo questo settore negli Stati Uniti e le differenze rispetto alla Germania.

Dall’auto elettrica alle batterie domestiche per accumulare energia: Mercedes sta promuovendo una strategia commerciale molto simile a quella avviata da Tesla (vedi articolo: Tegole solari e batteria potenziata, la casa rinnovabile di Tesla diventa realtà?).

Perché l’ambizione è creare un “ecosistema per la mobilità elettrica” che comprenda non solo vetture a zero emissioni, ma anche sistemi di ricarica e storage elettrochimico, senza dimenticare i dispositivi di guida autonoma o semiautonoma per lanciare future applicazioni di ride-sharing, cioè la condivisione a richiesta di passaggi in auto.

Per sbarcare sul mercato statunitense, Daimler ha creato la società Mercedes-Benz Energy Americas, che al pari della sua controparte tedesca (Mercedes-Benz Energy GmbH) venderà le batterie al litio prodotte da Deutsche Accumotive, una sussidiaria del gruppo Daimler.

Per il momento, sappiamo che il nuovo prodotto sarà disponibile all’inizio del 2017; una sorta di scatolone grigio chiaro, con il logo della stella a tre punte che identifica la casa automobilistica di Stoccarda.

Avrà una capacità di accumulo pari a 2,5 kWh che si potrà espandere fino a 20 kWh combinando più moduli tra loro. La garanzia offerta è di dieci anni, anche se mancano informazioni essenziali tra cui il prezzo e il numero di cicli di ricarica.

A capo della nuova società c’è Boris von Bormann, che per diversi anni è stato l’amministratore delegato della filiale americana di Sonnen, un costruttore tedesco di batterie. E proprio con Sonnen e Tesla, quindi, Mercedes si dovrà confrontare negli Stati Uniti, per conquistare nuovi clienti in un settore tecnologico in continua e rapida crescita.

Dalla Germania agli Stati Uniti

Ci sono però delle notevoli differenze tra il mercato dello storage residenziale in Germania e negli Stati Uniti. In Germania, spiega Bormann, l’unico utilizzo sensato di una batteria è per l’autoconsumo elettrico, perché la struttura tariffaria è unica in tutto il paese.

Il costo dell’energia acquistata dalla rete, infatti, è piuttosto elevato; inoltre c’è poca convenienza a rivendere il surplus elettrico non consumato.

La situazione a stelle e strisce invece è molto più complessa. Gli usi delle batterie possono essere molteplici: riserva di backup per fronteggiare eventuali interruzioni di corrente, servizi di domanda-risposta che alcune utility stanno sperimentando attraverso la generazione distribuita, applicazioni off-grid, spostare i consumi in diverse fasce orarie, ridurre momentaneamente il carico di alcuni elettrodomestici per abbassare la domanda di picco sulla rete (backup vs. autoconsumo spiegato in questo articolo di QualEnergia.it).

Fattori di successo

Come osservano gli analisti di GTM Research, il mercato dello storage domestico è relativamente giovane, quindi la competizione tra società diverse si giocherà principalmente su alcuni fattori. Tra questi c’è sicuramente la brand-recognition, la notorietà del marchio, che può essere decisiva nell’orientare le scelte di chi vuole acquistare una tecnologia ancora di nicchia.

Colossi come Mercedes e Tesla potranno poi contare sulla loro capacità di sviluppare economie di scala. Entrambe le compagnie, infatti, stanno aumentando le rispettive capacità produttive di batterie.

Tesla, com’è noto, sta realizzando una “super-fabbrica” in Nevada in partnership con Panasonic, con l’obiettivo di abbattere del 30% i costi industriali. Mercedes, peraltro, ha in programma di entrare in tutti i segmenti dello storage stazionario: residenziale, commerciale e per le utility.

A questo proposito, ricordiamo che alcuni Stati americani stanno pianificando reti elettriche con accumuli integrati (Energy storage di rete, quando i benefici sono maggiori dei costi).

In un mercato non ancora maturo, popolato di start-up, la riconoscibilità del marchio potrà fare la differenza, soprattutto in termini di affidabilità percepita, garanzie di sicurezza e durata.

Buona parte della competizione riguarderà ovviamente i prezzi: vedremo dove si collocherà Mercedes e se nasceranno altre iniziative di finanziamenti agevolati, magari per l’installazione di sistemi integrati di pannelli solari con storage (leggi anche Sistemi di accumulo, prove di “finanza accessibile”).

Autore: QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

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