La Corte Suprema si pronuncia nel caso Apple contro Samsung: 8-0 per i coreani

Per la prima volta negli ultimi decenni la Corte Suprema americana si è pronunciata sull’importanza dei brevetti sul design, che non è poi così determinante come sperava Apple. L’ultima opinione rilasciata dall’autorità giudiziaria americana è schiacciante: 8 voti a favore di Samsung, 0 a favore di Apple. Risulta come quasi un rimprovero verso la Corte d’Appello del Circuito Federale che ha ritenuto che il calcolo dei danni provocati da Samsung con la vendita di uno smartphone “copiato” dovesse basarsi sull’intero guadagno ottenuto con quel modello.

Secondo la decisione effettuata dalla Corte d’Appello infatti Apple aveva il diritto di ricevere 399 milioni di dollari dalla concorrente, rea di aver ripreso solo alcuni elementi dello smartphone con la Mela morsicata. In un’opinione scritta dal giudice Sonia Sotomayor, la Corte Suprema ha respinto l’approccio della Corte d’Appello sostenendo che nella discussione di un processo simile si dovrebbe fare una distinzione netta fra la copia di una singola componente e la copia dell’intero prodotto. Sono ormai anni che si discute sui danni che spettano ad Apple.

Il processo di cui parliamo è lo storico Apple vs Samsung, il primo in assoluto se consideriamo i più importanti. All’interno delle varie udienze la cifra che spetta alla Mela è cambiata diverse volte. Nel 2012 il primo processo terminava con un verdetto bomba da oltre 1 miliardo di dollari per la violazione dei brevetti e dei marchi di iPhone. Dopo vari appelli i danni dei marchi sono stati annullati e considerati solo quelli dei brevetti, pari a circa 548 milioni di dollari. Con la richiesta alla Corte Suprema Samsung sta cercando di edulcorare ulteriormente la pena.

E la Corte Suprema sembra dare in parte ragione ai coreani, che si sono soffermati su tre brevetti specifici (questi: 1, 2, 3) relativi al design dello smartphone della Mela. Brevetti piuttosto generici che stabiliscono la paternità di Apple su componenti essenziali (la forma dello smartphone, la presenza di cornici, la disposizione delle icone sulla pagina principale del sistema operativo). La Corte Suprema non ha tuttavia stabilito le cifre che spettano ad Apple, con la decisione che rimbalzerà nuovamente al Circuito Federale che dovrà ricalcolare i danni utilizzando i criteri della Corte Suprema.

La cifra potrebbe comunque essere piuttosto elevata, anche vicina ai 399 milioni della sentenza del passato, anche se il Circuito Federale farà probabilmente di tutto per non ottenere un nuovo “rimprovero” da parte della Corte Suprema.

Autore: Le news di Hardware Upgrade