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Hotspot 2.0, che cos’è e come funziona

Windows 10 espone in bell’evidenza la possibilità di attivare l’accesso ai cosiddetti Hotspot 2.0. L’opzione Reti Hotspot 2.0 è presentata nella sezione Wi-Fi delle impostazioni del sistema operativo. Ammesso che, ovviamente, il sistema in uso sia dotato di una scheda WiFi (e quindi non soltanto di un’interfaccia Ethernet).

Ma che cosa sono le reti Hotspot 2.0 e come funzionano?

Iniziamo col dire che non è soltanto Windows 10 a supportare Hotspot 2.0: reti di questo tipo sono accessibili anche da macOS 10.9, Android 6.0 e iOS 7 e successivi.

Cos’è Hotspot 2.0 e come funzionano queste reti

Obiettivo delle reti Hotspot 2.0 è quello di abilitare il roaming WiFi in maniera molto simile all’approccio utilizzato nella telefonia mobile.
Esattamente come un cellulare o uno smartphone rilevano la presenza di una rete partner e vi si collegano, Hotspot 2.0 mira a portare la stessa esperienza d’uso anche in ambito WiFi.

In altre parole, non appena – con il proprio dispositivo – ci si dovesse trovare in una zona dove è disponibile un Hotspot 2.0, la connessione WiFi avverrà automaticamente, senza nulla chiedere all’utente.

Gli utenti, infatti, generalmente preferiscono usare una connessione WiFi anche con un dispositivo mobile. La ricezione del segnale dell’operatore di telefonia mobile potrebbe non essere, in molti casi, sufficiente a garantire una buona fluidità durante la navigazione online (ne abbiamo parlato anche nell’articolo Migliorare la ricezione del segnale dati 3G e LTE su Android) oppure si potrebbe essere limitati dalle restrizioni in termini di quantità e tipologia di traffico generabile servendosi della connessione dati.

Oggi, quindi, ove possibile, gli utenti cercano di passare prima possibile dalla connessione dati dell’operatore mobile a una WiFi. Nell’articolo Scoprire password reti Wifi e usare la connessione in sicurezza abbiamo spiegato come individuare reti WiFi da utilizzare senza limiti e come impiegarli senza rischiare che i propri dati personali possano cadere nelle mani altrui.

In molti casi, è necessario cercare la rete WiFi giusta quindi inserire la password di accesso in un apposito captive portal (che spesso richiede anche una registrazione; vedere anche Creare un hotspot WiFi per ospiti e clienti).

Nel caso dei captive portal, l’utente deve necessariamente avviare il browser web e autenticarsi inserendo delle credenziali. Nel caso in cui il browser non fosse la prima applicazione eseguita e si provassero ad usare altri programmi, non si “uscirà” in Rete e non si potrà sfruttare alcun servizio.

La connessione, indipendentemente dal dispositivo e dal sistema operativo utilizzati, risulterà attiva ma – senza autenticazione mediante captive portal non si riuscirà a “navigare” online.

Le reti Hotspot 2.0 consentono di superare questo scenario.

Hotspot 2.0 attiva il roaming WiFi in sicurezza

Le specifiche 802.11u approvate a febbraio 2011 costituiscono le fondamenta sulle quali sono state costruite le reti Hotspot 2.0.
Vediamo, quindi, che cosa cambia in Hotspot 2.0 rispetto alle tradizionali reti WiFi:1) Già nella fase di pre-associazione all’hotspot WiFi, il dispositivo client può ricevere informazioni aggiuntive che possono essere usate dal connection manager del dello stesso device per migliorare il processo di selezione automatica della rete.

2) L’utilizzo degli hotspot pubblici diventa più semplice e sicuro perché il dispositivo già conosce qual è la rete WiFi alla quale è possibile e “igienico” collegarsi.

3) Hotspot 2.0 favorisce gli accordi tra provider (detti roaming consortium): gli operatori di telecomunicazioni possono stringere delle intese fra di loro garantendo accesso automatico a tutti i propri clienti su hotspot WiFi delle società partner mentre si è in mobilità.

4) L’utilizzo di un algoritmo crittografico WPA2 è requisito indispensabile per tutte le reti Hotspot 2.0.

Windows 10 offre l'”interruttore” Consentimi di usare la registrazione online per la connessione. Ciò significa che non appena si proverà ad accedere per la prima volta a un Hotspot 2.0, Windows mostrerà una lista dei fornitori. Dopo aver impostato il servizio una sola volta, Windows 10 si collegherà automaticamente a qualunque rete Hotspot 2.0 supportata.

Diciamo subito che in Italia siamo ancora piuttosto indietro sul versante Hotspot 2.0 ma è importante conoscere la possibilità, in futuro, di collegarsi alle reti WiFi senza dover effettuare alcun passaggio addizionale.

Autore: IlSoftware.it

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