Se dobbiamo dare una lettura oggettiva al mercato (cosa che tra l’altro cerco di fare da sempre anche se qualcuno non sarà d’accordo, questione di punti di vista) non possiamo negare una forte aspettativa sull’ipotesi di una nuova fase di forte crescita economica globale, crescita che parte proprio dalla politica fiscale USA.
Tra qualche giorno avremo dei dati in più sull’argomento. Certo è che il mercato non tiene conto degli eventuali effetti di una politica protezionistica eccessiva che andrebbe, invece, a mettere il bastone tra le ruote ad una fase di reflazione importante.
Perché è proprio questo il problema. La reflazione, guidata ovviamente da un aumento del tasso inflazione dovuto sia al petrolio, sia al miglioramento economico globale e poi spinto dalle “speranze” della Trumponomics, potrebbe anche trasformarsi in stagflazione, se la situazione dovesse radicalmente cambiare.
Impossibile fare previsioni, purtroppo (lo dico spesso) mi preoccupa non poco che le dinamiche economiche, politiche, finanziarie e sociali dipendano tutte da un singolo personaggio. Ma al momento non c’è alternativa. Aspettiamo fiduciosi.
Però la cosa che dobbiamo fare è cercare di capire COSA il mercato si sta aspettando.
Chi conosce l’analisi intermarket (vecchia scuola) sa benissimo che uno degli elementi più importanti per capire la situazione del mercato è il rame.
E anche questa volta (malgrado il fatto che l’analisi intermarket tradizionale ha subìto delle modifiche per via dei mercati e delle banche centrali che non ne ledono le potenzialità ma ne cambiano le caratteristiche) il rame non tradisce le aspettative.
Il grafico sotto riportato è emblematico.
E’ evidentissimo un accumulo di posizioni long speculative senza precedenti. Siamo ancora molto lontani dai massimi, però non c’è dubbio che il mercato è drogato dall’euforia guidata dalle aspettative, appunto, della reflazione.
Ovviamente questo grafico testimonia il fatto che il mercato si aspetta tantissimo ed il rame, nel breve, difficilmente potrà fare grossissimi strappi rialzisti in mancanza di news convincenti. Ma soprattutto, tutto questo ci dice che le aspettative degli operatori sulla reflazione globale sono estremamente elevate. Cosa occorre fare, ora, è capire se tali aspettative saranno giustificate oppure no. E il mercato reagirà di conseguenza.
STAY TUNED!
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REFLAZIONE: aspettative elevate. Ecco l’indicatore che lo testimonia.,
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