Al Google I/O di maggio Google annuncerà le feature della prossima major release di Android, identificata al momento con la lettera O. La società utilizza una progressione alfabetica per l’iniziale delle release più importanti del robottino verde e in seguito a Nougat arriverà una nuova versione con la O come iniziale. Le prime indiscrezioni sulle novità che potremo vedere sul sistema operativo provengono da VentureBeat, fonte solitamente non a caccia di speculazioni.
Sono informazioni affidabili? Al momento è difficile dirlo ma è chiaro che Android ha ormai raggiunto un ottimo livello di maturazione e non siamo più in quei tempi in cui si sperava nell’aggiornamento risanatore. Le novità, insomma, non saranno così eclatanti. La fonte sostiene che il SO verrà annunciato in prossimità del lancio delle prime beta per i developer. Il debutto per tutti è invece da attendersi ad autunno, come ormai da prassi per il SO mobile di Big G.
Una delle nuove feature è definita Copy Less e consente di rendere semplice l’operazione di copia e incolla che, sullo smartphone, può rivelarsi particolarmente frustrante. Un esempio: stiamo scegliendo con un amico il locale in cui pranzare e apriamo Yelp o una qualsiasi altra app a tema. Una volta tornati nell’applicazione di messaggistica sulla tastiera comparirà un suggerimento con l’indirizzo o le informazioni dell’ultimo locale visionato, lì giusto per essere incollato.
Android O potrebbe inoltre introdurre le gesture su schermo per eseguire in maniera rapida alcune funzionalità in ogni posizione del sistema operativo. Si tratta di una feature che abbiamo già visto su varie personalizzazioni di Android, ma che su O potrebbe arrivare anche sui Nexus e sui Pixel: “disegnando” una C sullo schermo, ad esempio, il sistema riceverà l’input e lancerà l’app fotografica. Questo varrà per molte altre applicazioni associando la gesture ad un’app a scelta.
Un’altra funzione, ripresa questa volta da iOS, potrebbe permettere di trasformare parte del testo all’interno di un’applicazione di messaggistica in collegamento ipertestuale. Se riceviamo un indirizzo o un orario, ad esempio, il sistema capirà l’informazione e ci proporrà un collegamento per andare rispettivamente su Google Maps o sull’app di navigazione satellitare predefinita, oppure sull’app Calendario per salvare l’appuntamento, o il promemoria.
In definitiva funzioni gradevoli ma che naturalmente non fanno gridare al miracolo, con Android O che sarà probabilmente un’evoluzione dell’ottimo lavoro di ottimizzazione che Big G ha compiuto inquesti ultimi anni. Ne sapremo probabilmente di più al prossimo Google I/O, che avrà inizio esattamente il 17 maggio. Ma chissà se Google non ci sorprenderà ancora una volta, rilasciando come l’anno scorso con ampio anticipo una prima versione alpha del sistema operativo.
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