Exit strategy, tapering, tassi di interesse in rialzo. Di parole sull’operato e sulle possibili iniziative delle banche centrali dei prossimi mesi se ne sono già spese molte. E mai come in questo momento questi discorsi sono giustificabili in quanto ci troviamo in un momento veramente topico.
Le banche centrali di tutto il globo hanno visto un aumento senza precedenti dei rispettivi bilanci. Questa forma di “stampa di denaro” non ha avuto l’effetto inflazionistico previsto da molti analisti, ma nessuno può negare che questo fiume di liquidità rappresenta un problema. Innanzitutto perchè oggi risulta investito sopratutto nella finanza (la famosa bolla da asset) e non nell’economia reale e quindi è una liquidità che rappresenta sempre un grande rischio. Se questo è il “The New Normal” non dimentichiamoci che questa liquidità può rapidamente cambiare destinazione. E già in passato abbiamo visto cosa comporta il movimento di flussi finanziari.
Basta leggere i vari commenti in arrivo dai meeting delle stesse BCE, BOJ, BOE e ovviamente FED. La “bolla da asset” non può essere sottovalutata, e può finire nel lungo termine, fuori controllo, causando inflazione oltre che grande volatilità sui mercati finanziari.
Quello che sto percependo è la volontà da parte delle stesse banche centrali di incominciare a “preparare” il mercato alle cosiddette “inversioni di politica monetaria”. E non escludo che da qui a fine anno, ci potremmo ritrovare con qualche sorpresa.
La PBOC è forse la prima che è intervenuta (per latri motivi) con le prime correzioni al ribasso, ma anche FED e BCE iniziano a discutere in maniera convinta su questi aspetti. Ovvio, la FED è già più avanti, avendo già cominciato il percorso di “Aumento dei tassi”. Ma anche in BCE, malgrado un QE ancora effettivo, si inizia a parlare di manovre sui tassi. Forse prima di tutto sui depositi (tuttora assurdamente in negativo) e poi…si vedrà.
Morale: a livello globale, il 2017 potrebbe essere l’anno del cambiamento, dove il “QE tendente all’infinito” …finirà ed i bilanci delle banche centrali, progressivamente, tenderanno alla normalità.
Progressivamente e con tutta la calma necessaria.
DOMANDA: quali saranno gli effetti sui mercati? Tutto dipende dallo stato di salute degli stessi e dal tasso di crescita degli utili. Nel mondo perfetto, una exit strategy accompagnata da crescita economica virtuosa, rappresenta la perfezione assoluta.
Discorso diverso se questi due elementi non collimano.
STAY TUNED!
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2017: anno delle exit strategy?,
Autore: Finanza.com Blog Network Posts
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