Persona 5 è il gioco orientale del momento

Non solo Mass Effect Andromeda, The Legend of Zelda: Breath of the Wild e Horizon Zero Dawn: la community dei giocatori sta discutendo moltissimo anche di Persona 5, il nuovo JRPG prodotto da Atlus e disponibile sul mercato occidentale da qualche giorno. Anche in questo caso si tratta di un gioco di ruolo che privilegia l’esplorazione, la personalizzazione e la tattica in combattimento, ma costruito intorno a uno stile visivo completamente diverso rispetto ai giochi fin qui menzionati e ambientato all’interno di una visione molto particolare di Tokyo.

Persona 5 è la storia di una generazione in cerca di riscatto, quella dei giovani dei giorni nostri, però incatenata dalle convinzioni e dalle ristrettezze di una società ferma come quella del Giappone odierno

Il protagonista di Persona 5 è stato incastrato per un crimine che non ha commesso dalle autorità corrotte della sua città natale. Purtroppo è semplicemente una vittima di un sistema degenerato, quindi deve comportarsi al meglio per evitare ulteriori problemi con la società. Questo si rivelerà molto difficile dopo aver scoperto di avere il potere di viaggiare in un altro mondo, conosciuto come Metaverse, e di poter cambiare i desideri più distorti delle persone malvagie. Il giocatore potrà guidare il protagonista ed il suo equipaggio di ribelli, conosciuti come i Ladri Fantasma, mentre si avventurano nel Metaverse per combattere le ombre del male, negoziare con Persona, risolvere enigmi pericolosi, scoprire segreti terrificanti e cambiare il cuore delle persone malvagie rubando il loro desiderio più vile.

Diretto da Katsura Hashino, Persona 5 trascina i giocatori all’interno di un contesto di matrice artistica orientale molto particolare. Non è un normale gioco di ruolo, perché premia soprattutto l’esplorazione e la gestione del “tempo libero”. Le decisioni del giocatore influenzano il modo in cui si spende il tempo libero, ma non modificano la storia perché non ci sono bivi come nei giochi di ruolo occidentali. Le scelte dei giocatori nei dialoghi, piuttosto, hanno un impatto sugli attributi sociali del personaggio.

Il sistema di combattimento è quello tipico dei giochi del genere jrpg, con un party composto da un massimo di quattro personaggi. Negli scontri gli equilibri cambiano a seconda del livello di reattività e della velocità di ogni personaggio impiegato. I personaggi inseriti nel team dei Ladri Fantasma, inoltre, possono apprendere un’abilità speciale che consente al giocatore di usarli per un turno aggiuntivo, arrecando danni supplementari. Altro elemento particolare del sistema di combattimento è quello relativo allo stordimento degli avversari: se si riesce a stordire tutti gli avversari in un solo turno, è possibile prenderli in ostaggio.

Persona 5 è, dunque, la storia di una generazione in cerca di riscatto, quella dei giovani dei giorni nostri, però incatenata dalle convinzioni e dalle ristrettezze di una società ferma come quella del Giappone odierno. Un’esperienza differente rispetto alle storie a cui è troppo convintamente abituato il pubblico occidentale, che si può adesso fare su PS3 e PS4. All’interno di un gioco di elevata qualità, stando al responso della critica del settore.

Autore: GAMEmag – Videogames