Scambiare e vendere energia in piccole reti elettriche private, specialmente con il FV, è possibile e conveniente. Domani, giovedì 20 aprile al Senato (ore 15,30 – Sala Caduti di Nassirya) si terrà una conferenza stampa di presentazione della petizione che ha raccolto quasi 25mila firme.
Scambiare e vendere energia, specialmente se da solare FV o rinnovabili, in piccole reti elettriche private è possibile e conveniente economicamente grazie agli sviluppi della tecnologia.
Sarebbe immediatamente applicabile dato che sono già predisposti per essere sistemi di distribuzione chiusi (SDC) tutti i condomini, i centri commerciali, le reti di illuminazione pubblica e gran parte delle aree artigianali e industriali italiane.
Basterebbe approvare un emendamento al “ddl Concorrenza” come inizialmente richiesto dalle associazioni Adusbef, Codici, Associazione Consumatori, Greenpeace, Legambiente, Italia Solare, Kyoto Club, Wwf (emendamenti 40.0.301, 40.0.300, 38.0.200) o dar seguito all’ordine del giorno G/2085/48/10 approvato nella X Commissione del Senato, rispondendo così anche alla sollecitazione proveniente dalla Autorità Garante del Mercato e della Concorrenza.
Su questi temi, domani, giovedì 20 aprile al Senato (ore 15,30 – Sala Caduti di Nassirya) si terrà una conferenza stampa di presentazione della petizione su questo tema, lanciata su change.org/energielibere, che ha raccolto a oggi quasi 25mila firme e che avevamo rilanciato anche da QualEnergia.it lo scorso 20 febbraio.
Successivamente l’iniziativa proseguirà in piazza con i gestori della piattaforma e i principali promotori della petizione.
Rendere possibile lo scambio e la vendita di energia autoprodotta “renderebbe possibile fare quello che già facciamo per la vendita e lo scambio del calore ovvero un impianto centralizzato per tutti o una fornitura di energia elettrica da parte di uno per gli altri”, dicono i promotori.
La possibilità di scambiare e vendere energia elettrica rinnovabile è particolarmente importante anche per coloro che vivono in affitto, oggi esclusi dalla possibilità di installare un proprio impianto ad energia rinnovabile e che così potranno avere una significativa riduzione della loro bolletta elettrica.
La mancata approvazione e la penalizzazione di questi sistemi (SDC) impedisce fonti come il fotovoltaico ma anche a tutte le altre rinnovabili, di potersi affermare e diffondere su tutto il territorio nazionale.
L’applicazione di questa riforma non squilibra le reti, ma le razionalizza, le rende più programmabili e le accorcia, determinando un immediato risparmio in termini di efficienza
Interverranno all’incontro , tra gli altri, Gianni Girotto (senatore M5S), Pippo Civati (deputato di Possibile), Fabio Roggiolani (Ecofuturo e Giga/Free e promotore della petizione), Jacopo Fo (Ecofuturo), Edoardo Zanchini (Vice Presidente Nazionale di Legambiente).
Autore: redazione QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari
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