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PERCHÈ IL 90% DEI TRADER CHE USANO PIATTAFORME CON LEVE MOLTO ALTE PERDE?



Ho pubblicato il 12 Aprile scorso, un sondaggio sul Gruppo di Facebook UNIONE TRADERS ITALIANI domandando agli iscritti perché una percentuale così alta di trader perda tra quelli che usano leve molto alte, pur consapevole che valga anche per le altre categorie.

Purtroppo non c’è stata un’adesione massiccia anche perché, essendo il gruppo UNIONE TRADERS ITALIANI un gruppo molto popolato, il sondaggio è finito dopo pochi minuti subito in coda e molti credo non l’avranno visto.

Pur non essendo significativo il campione di quelli che hanno risposto al sondaggio, ho comunque cercato di dare un’interpretazione dei risultati, anche in seguito ai vari commenti che questo sondaggio ha suscitato.

Le 14 frasi sono state scritte dagli iscritti.



RISPOSTE
1) È ingordo e vuole fare i soldi troppo velocemente. (23 voti)
2) Money management. (13 voti)
3) Poca preparazione sulla tecnica usata. (12 voti)
4) Prima non pensa a come NON perderli i soldi. (7 voti)
5) Si fa fregare facilmente dalle sue emozioni. (5 voti)
6) Fa trading compulsivo. (5 voti)
7) Perché usa la tecnica sbagliata. (4 voti)
8 ) Crede che il prezzo si muova in modo random. (3 voti)
9) Scarsa fiducia in sé. (2 voti)
10) Molti trader credono che non esista una tecnica affidabile. (1 voti)
11) Mediata assassina (1 voti)
12) Il nemico da battere (il mercato) è molto più preparato e attrezzato.
(1 voti)
13) Attende i segnali dai trader esperti o si fa influenzare dalle news!
(1 voti)
14) Perché non ha fatto un corso da me. (1 voti)

RISULTATI DEL SONDAGGIO

VIVERE DI TRADING O FARLO PER ARROTONDARE
Una prima grande distinzione, delle risposte a questo sondaggio, è tra coloro che vogliono vivere di trading e coloro che invece hanno già un loro lavoro. La maggior parte delle risposte credo siano state influenzate dalla situazione di ciascuno. Mi sembra di avere capito che tutti quelli che hanno risposto abbiano anche un altro lavoro.

Una seconda grande distinzione sui motivi di perdita, che si legge tra le righe, è tra chi mette uno stop perché ha una leva elevata che, se preso troppo spesso, dissangua il Trading Power, e chi invece investe senza leva anche in un momento sbagliato, aspettando che il prezzo ripassi da quel valore, chiudendo poi con un misero gain o quando va bene discreto magari dopo mesi o anni, sempre che non sbagli strumento finanziario.

TEMATICHE EMERSE
Le quattro tematiche emerse, come era logico che fosse, sono:

1) LA GESTIONE DEL CAPITALE
2) LA TECNICA USATA
3) LA GESTIONE DELLE EMOZIONI
4) LE CONVINZIONI COLLETTIVE



RISULTATI DEL SONDAGGIO

1) LA GESTIONE DEL CAPITALE
L’ingordigia è al primo posto (23 punti) e sembra sia il motivo principale per cui molti trader perdono, secondo questo sondaggio: troppi contratti e leve troppo alte; fatto sul quale tutti credo siano d’accordo.
Sembrerebbe quindi che basterebbe diminuire la size delle posizioni, la leva o accontentarsi di piccoli gain per diventare profittevoli.

______________PERDERE UN CAPITALE A FORZA DI STOP
Purtroppo tutti noi sappiamo che si può perdere un capitale a forza di piccoli stop, anche senza leva, stremati da un capitale che rimane immobilizzato per anni e che impedisce di fare altri investimenti o acquistare una casa ad esempio o un piccolo bene. Stremati dall’attesa si finisce per liquidarlo, anche in perdita, pur di recuperarlo. Sicuramente non essere ingordi aiuta.

Il Money Management è al secondo posto (13 punti) e va a braccetto con l’ingordigia nel senso che cerca di gestirla. Sbagliare size delle posizioni, in tempi sbagliati, senza nessun grado di protezione, utilizzando investimenti sbilanciati, porta allo stesso risultato.
Secondo me poi la GESTIONE DEL CAPITALE dipende dalla TECNICA USATA.



2) LA TECNICA USATA
Qui siamo a una svolta rispetto al concetto di tecnica usata.
La risposta “Poca preparazione sulla tecnica usata” (12 punti), ha riscosso tre volte il punteggio della risposta “Perché usa la tecnica sbagliata” (4 punti).
Sembrerebbe quindi che qualsiasi tecnica potrebbe andare bene a patto di essere molto prepararti su quella tecnica.

Sappiamo tutti che non è così purtroppo. Alcune tecniche sono migliori di altre senza dubbio e quando una tecnica è sbagliata è sbagliata, qualunque sia il money management.

______________TECNICHE COMPLESSE
Ci sono poi sicuramente tecniche molto affidabili ma così complesse da imparare, perché sia possibile trasformarle in tecniche sicure, a tal punto che quasi nessuno le usa.

Ogni trader infatti si taglia addosso una tecnica personale che spesso non riesce a trasmettere ad altri perché creata da un misto di regole appartenenti a tecniche diverse.

______________TECNICHE SBAGLIATE
Usare una tecnica sbagliata può significare magari, fare sì, un gain continuativo con piccoli capitali, attendendo però spesso mesi che il prezzo ripassi dal valore al quale si é piazzato l’ordine, dandoci la sensazione che stiamo usando comunque una tecnica profittevole e senza rischi, dato che comunque nel frattempo si prendono anche i dividendi.

La risposta “mediata assassina” (1 punto), riguarda invece la tecnica di mediare le posizioni quando si capisce che l’ingresso sia long che short sono stati sbagliati. Se non si sa dove ci si trova nel trend questa modalità può prosciugare un conto in un attimo, soprattutto con grandi leve.



3) LA GESTIONE DELLE EMOZIONI
Questo punto è noto drammaticamente a tutti ed è connesso intrinsecamente a tutti gli altri temi.
Dipende dalla propria vita, da quanti soldi si ha bisogno, da quante preoccupazioni si è afflitti, da quanto si riescono a gestire le proprie emozioni.
La “scarsa fiducia in sé” ha riscosso solo 2 punti, mentre sembra che il “trading compulsivo” (5 punti) e il “farsi fregare dalle proprie emozioni” (5 punti) abbiano una certa rilevanza, pur piccola.
La risposta “Attende i segnali dai trader esperti o si fa influenzare dalle news” (1 punto), sembra che dimostri che nessuno legga recensioni sui segnali di altri o si faccia influenzare dalle news.
Ma anche qui sappiamo che è importante l’orizzonte temporale delle news rispetto alla propria operatività, sempre che un trader le voglia seguire.



4) LE CONVINZIONI COLLETTIVE
Arriviamo poi al tema più pericoloso perché frutto di indottrinamenti collettivi che provengono da lontano e da scarse conoscenze su come si muovono i mercati.

______________ECOSISTEMA FRATTALICO DEI MERCATI 
Si esclude sempre ad esempio che i mercati possano fare parte di un ecosistema perfettamente non caotico, riconducibile a frattali ordinati secondo regole precise. Frattali uno interno all’altro e omoteticamente simili indipendentemente dall’ingrandimento con il quale li si osservano.

Sembra però dalle risposte che pochi credano che le perdite dipendano da convinzioni del tipo: “che il prezzo si muova in modo random” (3 punti) , “che non esista una tecnica affidabile” (1 punto) o che “Il nemico da battere (il mercato) è molto più preparato e attrezzato” (1 punto).
Queste convinzioni sono invece secondo me quelle che più di altre fanno perdere soldi alla massa.

Proprio per tali motivi molti trader operano ad intuito.

Teniamo conto che questo sondaggio è stato fatto all’interno del gruppo UNIONE TRADERS ITALIANI, gruppo ben attrezzato sia come conoscenze che come esperienza.
Probabilmente non siamo noi quelli che perdono ma quel famoso “parco buoi” che si fida del primo broker che passa o che investe secondo rumors di mercato o che, senza esperienza, apre un conto su una piattaforma con leve da 200 in su. Parlo per esperienza personale nei miei primi anni di trading.

La risposta “Prima non pensa a come NON perderli i soldi” (7 punti), non so bene come inquadrarla, perché riguarda un attento esame iniziale che un trader alla prime armi dovrebbe fare su elementi di trading che non sa neanche che esistono.

L’ultima risposta “perché non ha fatto un corso da me” (1 punto) è probabilmente dell’unico trader che guadagna qui dentro! ☺ Ma ai fini del sondaggio purtroppo è una risposta da considerare nulla. Non me ne voglia…so che scherzava…



RIASSUMENDO
Dai risultati di questo sondaggio credo di capire che:
1) molti credano che esistano tecniche sicure e profittevoli,
2) che sia impossibile fare grandi gain se non con grandi rischi e che…
3) ogni tecnica sia valida a patto che sia applicata con grande preparazione.

Pur con tutte queste considerazioni, mi sembra però di capire che molti preferiscano avere un altro lavoro e arrotondare facendo trading.

Questo dipende dal fatto che prepararsi bene su una tecnica specifica, purché sia valida, richiede molto studio e migliaia di ore di osservazione statistica di grafici.

Ed è questa quindi la convinzione dominante alla fine: “È molto difficile vivere di trading usando piccoli capitali e leve elevate, ma è possibile farlo a patto che si abbiano grandi capitali”.

È molto dispendioso come impegno di studio, è difficile trovare del materiale affidabile e coerente e richiede molto tempo di osservazione di grafici.

Francesco Filippi



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Autore: Il Respiro del Grafico Finanza.com Blog Network Posts

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