Categories: Energia

Fv: i materiali delle celle solari li coltivi in giardino

Aumenta l’efficienza delle celle solari organiche

(Rinnovabili.it) – Il fotovoltaico organico si avvicina sempre di più ai modelli fotosintetici creati da Madre Natura. Al punto che per realizzare le nuove celle solari si potrebbe prendere la materia prima direttamente dal proprio giardino. Migliorarne efficienza e stabilità sono, tuttavia, due nodi che vanno ancora sciolti. L’ultimo progresso in questa direzione arriva dalla Facoltà di Biologia della Lomonosov Moscow State University, in Russia.

Qui un team di scienziati ha creato un nuovo kit strumentale per studiare e ottimizzare il fotovoltaico organico a base di pigmenti vegetali. Lo studio ha coinvolto due tipologie di celle solari, entrambe a base di biossido di titanio come semiconduttore (un pigmento bianco utilizzato nella cosmesi e nel settore alimentare), ma dotate di due fotosensibilizzatori differenti.

Si tratta di sostanze, queste ultime, in grado di migliorare l’assorbimento dei raggi solari da parte del biossido di titanio. I due fotosensibilizzatori utilizzati nell’esperimento vengono entrambi dal mondo vegetale, sono sicuri e poco costosi: in un caso è stata impiegata una preparazione di membrane tilacoidali, le strutture delle cellule vegetali in cui avvengono le prime fasi della fotosintesi, e nell’altro semplice estratto di lampone.

Spiega Suleyman Allakhverdiev, uno degli autori dello studio:Per comprendere i processi che si verificano nelle celle solari, sono necessarie  indagini che caratterizzino l’efficienza e la stabilità per quanto riguarda i fattori ambientali. Per questo motivo abbiamo progettato e realizzato una nuova strumentazione per lo studio degli effetti ambientali sulla fotocorrente generata”.

Per creare le due unità di fotovoltaico organico, i biologi hanno usato metodi di immobilizzazione dei vari complessi sulla superficie nanostrutturata in biossido di titanio. “Abbiamo progettato e studiato celle solari in cui i componenti dell’apparato fotosintetico sono utilizzati come fotosensibilizzanti. Con l’aiuto  dei composti stabilizzanti, abbiamo aumentato il tempo di funzionamento attivo dei sistemi da quattro a sei volte”.

La ricerca ha permesso anche di ampliare lo spettro d’assorbimento della clorofilla anche ai fotoni a bassa energia, che solitamente vengono persi.

>>Leggi anche: Il fotovoltaico organico raggiunge l’efficienza record di 13,2%<<

Autore: stefania Rinnovabili

admin

Recent Posts

The Enermax PlatiGemini 1200W ATX 3.1 + ATX12VO PSU Review: The Swiss Army Knife

Author: AnandTech In the retail PC PSU space, most of the focus on new standards…

2 Luglio 2024

Partecipa al concorso Fanta Carrello di Henkel e prova vincere tante forniture di prodotti per la casa!

Author: Tom's Hardware Per coloro che amano i concorsi a premi, ecco una grande notizia:…

2 Luglio 2024

SEGA: il nuovo Crazy Taxi sarà MMO e open world, un vero e proprio progetto tripla A

Author: GAMEmag Con una nuova videointervista agli sviluppatori, sfortunatamente pubblicata solo in giapponese, SEGA ha…

2 Luglio 2024

Electrifier Program: Fostering Culture of Curiosity and Mastery

Author: Schneider Electric This audio was created using Microsoft Azure Speech Services Olivier Blum –…

2 Luglio 2024

È ancora possibile sviluppare un browser Web da zero? Il sogno Ladybird

Author: IlSoftware Il mercato dei browser Web è attualmente dominato da tre motori di rendering: Blink,…

2 Luglio 2024

Meta cambia l’etichettatura delle immagini realizzate o modificate con l’IA dopo le lamentele dei fotografi

Author: Hardware Upgrade Meta ha recentemente annunciato un cambiamento significativo nell'etichettatura dei contenuti potenzialmente generati…

2 Luglio 2024