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Perché la NASA ha invitato due giocatori di Elite Dangerous a visitare il telescopio James Webb

Mars e Spawrks sono due “VIP” della community di Elite Dangerous, che Frontier Developments ama e odia: li ama perché aiutano a risolvere un sacco di bug e problemi nella ricostruzione digitale della Via Lattea, ma allo stesso tempo li odia perché sono molto puntuali con le segnalazioni e obbligano gli sviluppatori a fare gli straordinari per mettere tutto a posto.

Frontier, per ringraziare i suoi due fedeli giocatori, ha concesso delle speciali ricompense: ad esempio ha permesso loro di raggiungere un cluster di stelle di neutroni che si trova a 16 mila anni luce dalla Via Lattea. Queste stelle sono visibili sulla mappa di Elite Dangerous ma non c’è un modo per raggiungerle con i mezzi disponibili all’interno del videogioco. Come regalo di compleanno, quindi, Frontier ha teletrasportato Mars e il suo amico sul luogo che desideravano raggiungere.

La Via Lattea di Elite Dangerous è stata ricostruita sulla base dei dati reali raccolti dalle sonde della NASA. Il simulatore spaziale di Frontier, però, fonde dati reali con elementi di finzione. Ad esempio, gli sviluppatori inizialmente avevano incluso proprio le sonde della NASA Voyager e i giocatori potevano individuarle rintracciando il segnale che emettevano.

Mars ha raccontato che Voyager 1 è scomparsa dai radar circa un mese dopo che il suo segnale era stato rintracciato. Per due anni la Voyager 1, quindi, non si poteva più raggiungere in Elite Dangerous, fin quando lo stesso Mars non è riuscito a ritrovarla.

Si tratta di un interessante esempio che dimostra l’accuratezza della base di dati su cui Elite Dangerous è stato creato. Mars, infatti, ha calcolato la traiettoria che la sonda ha compiuto tenendo in considerazione che il gioco è ambientato nel 3303 ed è stato così in grado di determinare la sua nuova posizione a circa 2 milioni di secondi luce dalla Terra. Il video qui di seguito, infatti, dimostra proprio come sia possibile trovare la sonda all’interno di Elite Dangerous.

Dopo questa esperienza Mars e Spawrks hanno chiesto ai loro fan di mandare loro dei suggerimenti su come usare Elite Dangerous in maniera educativa e, con loro grande stupore, hanno scoperto che fra i fan avevano un dipendente del famoso laboratorio Goddard Space Flight Center della NASA.

“Ho mandato alla NASA un’email dicendo loro che volevamo creare un video educativo sul telescopio spaziale James Webb”, ha detto Mars a PC Gamer. Grazie all’aiuto del loro fan, Mars e Spawrks sono riusciti a convincere la NASA del potenziale educativo di Elite Dangerous e hanno ottenuto il famoso invito per la visita del telescopio James Webb. Nello specifico hanno assistito ai preparativi per lo spostamento del telescopio al Johnson Space Center di Houston.

Si tratta di un telescopio destinato ad aprire nuovi orizzonti per l’astronomia a raggi infrarossi che verrà mandato nello spazio nel mese di ottobre 2018. “E’ stata un’esperienza incredibile, ho visto qualcosa che non sarà più rivisto da altri esseri umani e che si troverà presto nello spazio”, ha detto ancora Mars a PC Gamer. “Si troverà nel punto più buio del sistema solare e rimarrà lì”.

“La NASA ha lavorato per 20 anni su questa delicatissima missione. Deve essere tutto perfetto, perché alla minima deviazione tutto fallisce”, ha aggiunto Spawrks.

La principale differenza tra James Webb e il telescopio Hubble riguarda la capacità del primo di studiare lunghezze d’onda nella banda infrarossa dove il secondo si fermava a operare nello spettro visibile della luce. Il nuovo telescopio potrà indagare le nebulose e le nuvole di materia. “E’ talmente avanzato che si può pensare come una macchina del tempo”, scherza Mars.

Elite Dangerous, così come il recente No Man’s Sky, per certi versi banalizzano la complessità dell’esplorazione spaziale. Ad esempio, nel gioco di Frontier Developments il sistema Trappist-1 recentemente scoperto dalla NASA si può raggiungere in pochi secondi, quando realmente servono 35 anni se si viaggia alla velocità della luce. Insomma, non è fisicamente raggiungibile con la tecnologia attuale. Ma, allo stesso tempo, come dimostra il racconto ottimamente riportato da PC Gamer, Elite Dangerous si rivela profondamente educativo su tantissimi aspetti e assolutamente preciso nella rappresentazione delle distanze fra i corpi celesti.

Autore: GAMEmag – Videogames

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