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ASUS ZenFone Zoom S recensione: camera phone da 5.000 mAh

Con una batteria da 5000 mAh e una doppia fotocamera con obiettivo f/1.7 per il modulo principale ASUS Zenfone Zoom S si pone sul mercato degli smartphone aggredendo due microcategorie, quella dei dispositivi a lunga durata e quella dei camera phone

di Nino Grasso pubblicato il 17 Agosto 2017 nel canale Telefonia
ASUS

ASUS Zenfone Zoom S, primo contatto

ASUS Zenfone Zoom S è uno smartphone piuttosto costoso per i canoni del produttore taiwanese, come del resto lo era Zenfone Zoom a suo tempo. I due dispositivi possono essere facilmente accomunati per la stessa passione: sono due camera phone corredati da zoom ottici. Zenfone Zoom arrivava quando ancora lo zoom ottico non era una moda nel settore degli smartphone, e introduceva uno zoom da ben 3x senza alcuna perdita di qualità. Per la soluzione di quest’anno, Zenfone Zoom S, arrivata in Italia a maggio 2017, ASUS si è mantenuta più conservativa approcciandosi al mercato con uno smartphone più convenzionale corredato di una fotocamera dalle doti ricercate, ma non esclusive.

Lo smartphone utilizza l’ottima piattaforma Qualcomm Snapdragon 625 che combina buone performance ad un’efficienza energetica fra le migliori della sua categoria. Il processore viene abbinato a 4 GB di RAM e una memoria flash da un massimo di 128 GB (noi abbiamo provato il top di gamma) espandibile attraverso micro SD. Questa scelta consente naturalmente di salvare foto e video ad oltranza sul terminale, ed è del resto questa la vocazione principale di questo terminale. Sulla parte frontale impera un display da 5,5 pollici AMOLED piuttosto esuberante in quanto a saturazione dei colori e con un rapporto di contrasto ottimale. Ma è ovviamente alle fotocamera che va subito l’attenzione.

ASUS Zenfone Zoom S è un camerafone, e per questo utilizza una soluzione ormai piuttosto consolidata fra i top di gamma, il doppio modulo posteriore. In questo caso ci troviamo di fronte a due moduli con sensori da 12 Megapixel: il principale stabilizzato otticamente è abbinato ad un obiettivo da 25 millimetri equivalenti con apertura f/1.7 particolarmente luminosa; il secondario è invece abbinato ad un obiettivo da 59 millimetri equivalenti e capace di offrire uno zoom 2.3x senza perdita di qualità. Il modulo sfrutta un sistema di messa a fuoco a rilevamento di fase Dual Pixel, un flash a doppio LED, e può registrare alla risoluzione massima 4K Ultra HD a 30 fotogrammi al secondo.

ASUS Zenfone Zoom S
OS

Android 6.0.1 con ZenUI 3.0

Processore Qualcomm Snapdragon 625
8 x Cortex-A53 2,0 GHz
RAM 4 GB
Display AMOLED 5,5″
Risoluzione 1920×1080 (401 PPI)
Storage Fino a 128 GB
Espandibili via microSD
Fotocamere Retro 12 MP f/1.7 OIS 25 mm + 12 MP 59mm
Dual Pixel PDAF
Flash LED
4K Ultra HD @ 30fps
Fronte 13 MP f/2.0
Connettività

4G LTE Cat. 7 (300 / 100 Mbps)
Wi-Fi 802.11n
Bluetooth 4.2
GPS / A-GPS / GLONASS
Lettore di impronte
Sensore IR – RGB – Luce ambientale

Porte USB Type-C
Audio combo 3,5mm
Batteria 5.000 mAh rimovibile
Dimensioni 154,3 x 77 x 8 mm
Peso 170 g

Sulla parte frontale troviamo invece una fotocamera da 13 Megapixel che può sfruttare un flash “software” attraverso la luminosità del display. Terminano la lista delle specifiche tecniche il supporto al 4G LTE Cat. 7, il Wi-Fi 802.11n (niente AC e banda da 5 GHz), il Bluetooth 4.2, un lettore di impronte piuttosto veloce ed affidabile, un connettore USB Type-C e il combo da 3,5 millimetri. Non ci siamo ovviamente dimenticati della pachidermica batteria da 5.000 mAh, per un terminale che comunque si mantiene ben al di sotto dei 200 grammi. Il peso è di 170 grammi, fattore che rende questo dispositivo sì imponente, ma assolutamente comodo nel trasporto come altri modelli da 5,5 pollici.

ASUS Zenfone Zoom S non è uno smartphone che dà nell’occhio, anzi è decisamente anonimo nel suo aspetto esteriore. Sulla parte frontale troviamo tre tasti capacitivi non retroilluminati, il display e i sensori tradizionalmente nella parte superiore insieme ad un LED di notifica. La scocca è in alluminio, e i tasti per la selezione di volume e accensione/spegnimento sul lato destro utilizzano una tinta diversa. Dietro troviamo doppia fotocamera con in basso il flash a doppio LED, il sensore d’impronte sotto un piccolo gradino e il logo ASUS, quest’ultimo in basso e nemmeno troppo visibile.

ASUS Zenfone Zoom S è uno smartphone estremamente sobrio, senza alcun guizzo di creatività sul piano del design. È un difetto? Non per forza, per una considerazione che in questo caso è puramente soggettiva.

Software, prestazioni, display, autonomia

Con un processore Qualcomm Snapdragon 625, ASUS non si rivolge di certo agli utenti enthusiast e più esigenti in termini puramente prestazionali. Ma non si rivolge neanche a chi con lo smartphone va su Facebook, WhatsApp e, al limite, dà un’occhiata su Twitter. Lo smartphone è discretamente fluido nelle schermate dell’interfaccia e presenta alcuni microlag nella navigazione web. Tuttavia è parecchio reattivo nel multitasking grazie ai 4 GB di RAM e ad un processore che non fa rimpiangere tantissimo i modelli top di gamma di alcune generazioni fa.

Come tutti gli smartphone ASUS anche Zenfone Zoom S usa la ZenUI, in questo caso la 3.0 con Android 6.0.1 Marshmallow. Il produttore è sicuramente da redarguire per il mancato aggiornamento a Nougat, tuttavia troviamo (a luglio 2017) l’aggiornamento alla patch di sicurezza Google di aprile. La ZenUI o la si ama, o la si odia. Utilizza di default dei caratteri inspiegabilmente enormi, soprattutto sui modelli con display ampi, e si basa su una personalizzazione molto pesante e più colorata della versione pura di Android. Può piacere.

Troviamo tantissime applicazioni già preinstallate al primo avvio, a partire dalla suite di app Google, fino ad arrivare al bloatware proprietario: Gestione File (molto utile), Gestione Mobile, ASUS ZenFit, e altre due cartelle di applicazioni più o meno utili che possono in parte essere eliminate. In questo caso le considerazioni che facciamo sono meno soggettive: ma davvero c’è gente a cui serve tutta questa roba già installata al primo avvio? È comunque vero che con 128 GB di spazio di storage possiamo accettare meglio questa libertà da parte di ASUS.

Abbiamo provveduto ad effettuare i test essenziali della nostra suite di confronto, e riportiamo i risultati nella tabella qui di seguito.

ASUS Zenfone Zoom S
Browser Sunspider 1291,1 ms
Octane 3499 punti
Kraken 10059,1 ms
CPU Geekbench Single-core: 853 – Multi-core: 3807
Generico AnTuTu 51622 punti
GPU GFXBench Manhattan 3.1: 6 fps
T-Rex: 22 fps

Il display è di discreta qualità ed essendo un AMOLED è capace di stupire già ad una prima rapida occhiata. Il suo carattere non è di certo timido e, come possiamo facilmente intuire dal triangolo di gamut che abbiamo rilevato con il nostro test al colorimetro, la sovrasaturazione è piuttosto evidente con i colori più freddi. In ogni caso il display è particolarmente equilibrato con le tonalità calde, con un punto del bianco un po’ spinto verso l’azzurro. La luminosità massima di 328 cd/m² è buona e permette l’uso sotto al sole, anche se non si avvicina ai valori garantiti dai pannelli AMOLED utilizzati sui top di gamma più blasonati.

ASUS Zenfone Zoom S ha una batteria da ben 5.000 mAh, un valore che fa letteralmente terrorizzare la concorrenza che si ferma a 3.000, massimo 3.500 mAh su modelli di pari dimensioni. Sulla carta questo valore, in abbinamento ad un display AMOLED da 5,5 pollici a risoluzione Full HD dovrebbe consegnare ottimi valori sul fronte dell’autonomia operativa. Purtroppo nei nostri test i risultati non sono stati così ottimali e, insospettiti dal valore basso, abbiamo ripetuto il test una seconda volta ottenendo un valore simile. Per eseguire il nostro test di autonomia Wi-Fi abbiamo lanciato uno script automatizzato sul browser nativo (Chrome) dopo aver impostato la luminosità del display a 200 cd/m². Nel grafico i risultati.

L’autonomia è molto buona, in assoluto, ma da una batteria da 5.000 mAh e dall’hardware in generale di ASUS Zenfone Zoom S ci saremmo aspettati indubbiamente qualcosina in più. Nell’uso quotidiano ci possiamo attendere risultati molto buoni in idle, ma un risultato inferiore ad altri smartphone con una capacità simile quando il display è acceso.

Fotocamera

La fotocamera di Zenfone Zoom S utilizza parecchie tecnologie sviluppate internamente e adotta un sistema a doppio modulo per offrire uno zoom ottico da 2.3x, quindi sulla carta leggermente più spinto dei 2x offerti da iPhone 7 Plus e molti altri dispositivi della concorrenza. Il doppio modulo utilizza sensori e obiettivi dedicati: il principale è da 12 MP con obiettivo da 25 millimetri e apertura f/1.7. Nella fattispecie il sensore è un SONY IMX362 (1/2.55″, 1.4 µm pixel size), mentre l’obiettivo utilizza un sistema a 6 elementi e può offrire un campo di visione pari a 82°. Questo modulo viene abbinato ad una stabilizzazione ottica dell’immagine a 4 assi e può registrare video fino alla risoluzione 4K Ultra HD da 3840×2160 pixel a 30 fotogrammi al secondo. Il tutto abbinato ad un secondo sensore da 12 Megapixel unito ad obiettivo a cinque elementi da 59 mm, e ad un flash a LED doppio.

Il sensore principale fa uso di un auto-focus ibrido che utilizza tre tecnologie differenti, fra cui Dual Pixel PDAF, laser e tracking del soggetto con autofocus sia per foto che per video. Vediamo questa soluzione in azione.

Clicca sulle immagini per ottenere un’anteprima della foto originale

Fotocamera Standard

Zoom 2.3x

Fotocamera Standard

Zoom 2.3x

Modalità Portrait

La fotocamera di ASUS Zenfone Zoom S vanta ottime qualità, anche se non sempre è paragonabile a quella dei top di gamma. Paradossalmente fa meglio nelle condizioni più difficili: come possiamo notare nelle nostre foto di prova lo smartphone riesce ad offrire scatti di ottima qualità nelle condizioni di scarsa luminosità. Nella foto dell’ape, infatti, Zenfone Zoom S è fra i pochissimi a mantenere la trama dei petali gialli e delle foglie, con un rumore tutto sommato molto ridotto viste le condizioni. Nelle foto con alta luminosità il livello di dettaglio è invece solo soddisfacente, per scatti che comunque risultano equilibrati sul fronte dell’esposizione e della fedeltà cromatica. La situazione si ribalta nuovamente adottando lo zoom, che è fra i migliori della sua categoria: con lo zoom il livello di dettaglio diventa davvero molto elevato rispetto ad altri dispositivi che utilizzano un sistema simile. Attivando lo zoom quando la luminosità è scarsa si usa invece il sensore principale, con lo smartphone che utilizza una tecnologia digitale con perdità di qualità per eseguire l’ingrandimento. È presente anche la modalità Portrait per inserire l’effetto bokeh sullo sfondo, ma come avviene su tutti gli altri smartphone non è esente da difetti.


I video registrati con ASUS Zenfone Zoom S sono di buona qualità sia alla risoluzione Full HD a 60 fotogrammi al secondo, che in Ultra HD 4K. La stabilizzazione è di discreta efficacia, certamente meno affidabile rispetto alle migliori soluzioni (sia ottiche, che elettroniche) presenti sul mercato. La gamma dinamica è discreta, mentre la messa a fuoco non rapidissima, con i colori delle registrazioni che “a dafault” risultano leggermente sovrasaturi.

Conclusioni

ASUS Zenfone Zoom S è un dispositivo che si rivolge a chi cerca uno smartphone non pone limiti di alcun tipo nello scatto delle fotografie. Né in termini di qualità per via di un connubio di buona qualità fra sensore e obiettivo integrato (qui con apertura f/1.7) che, insieme, sfornano buone fotografie. La qualità degli scatti è buona sia in condizioni di elevata luminosità ambientale che, soprattutto, al buio, e lo zoom è un’ottima aggiunta considerata la qualità delle fotografie. Lato fotografico non arriviamo ai livelli di Galaxy S8, ma comunque siamo a livelli piuttosto elevati.

Zenfone Zoom S è un dispositivo che offre prestazioni nella norma grazie ad un processore, Snapdragon 625, dalle buone doti prestazionali e dall’ottima efficienza energetica. Siamo però rimasti un po’ delusi dall’autonomia operativa che, sebbene sia davvero molto elevata, non raggiunge i livelli di altri smartphone con accumulatori da 5.000 mAh o simili. Nel nostro test in autonomia Wi-Fi ha palesato quasi 14 ore di schermo, mentre altri dispositivi con caratteristiche simili si sono spenti solo oltre le 20 ore. È invece affidabile il sensore di impronta digitali, veloce a registrare l’impronta digitale.

Lo smartphone non è ancora stato aggiornato a Nougat, mentre il design è sobrio ma forse anche troppo risultando un po’ anonimo sul piano puramente estetico. Alla luce di queste considerazioni ci sembra un po’ elevato il prezzo: lo smartphone si trova sui siti delle principali catene di rivendita italiane a circa 450 Euro, prezzo a cui è possibile trovare altre soluzioni sul mercato con caratteristiche simili anche in ambito fotografico, soprattutto se non si punta sullo zoom a tutti i costi. Chi invece ricerca questa caratteristica, ed è affezionato al brand, può trovare nello Zenfone Zoom S un buon device personale.

PRO

  • Display AMOLED
  • Buona fotocamera
  • Ottimo zoom ottico quando c’è luce
  • Sensore d’impronte veloce

CONTRO

  • Batteria deludente rispetto alla capacità
  • Ancora con Marshmallow
  • Design anonimo, tasti non retroilluminati
  • Wi-Fi solo 2.4 GHz

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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