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Supercomputer Nvidia DGX-1 con GPU Volta in distribuzione

Nvidia ha annunciato di aver consegnato il primo sistema DGX-1 con schede acceleratrici Tesla V100, basate su GPU GV100 Volta. A “mettere le mani” su quello che l’azienda definisce senza mezzi termini “supercomputer AI” è un gruppo di ricerca del Massachusetts presso lo MGH & BWH Center for Clinical Data Science (CCDS), il quale studia le applicazioni dell’intelligenza artificiale e del machine learning in ambito sanitario.

Il CCDS fu tra i primi istituti a ricevere la prima generazione del DGX-1, lo scorso novembre, quando il sistema era ancora basato su acceleratori Pascal. Il centro riceverà anche una DGX Station nuova di zecca nelle prossime settimane.

Il compito di questi “supercomputer AI” sarà quello di allenare reti neurali profonde per la valutazione di immagini e scansioni mediche, usando il vasto database di dati fenotipici, genetici e di imaging dell’istituto. L’obiettivo ultimo è aiutare dottori e praticanti a fare diagnosi più veloci e accurate, stabilendo i successivi piani di trattamento.

L’ultima versione di DGX-1 è annunciata nei mesi scorsi alla GTC 2017. Il prezzo è di circa 150mila dollari, ma al suo interno trovano spazio otto Tesla V100 per un totale di 40.960 CUDA core e 128 GB di memoria grafica. Questo permette di raggiungere fino a 960 TFLOPs di potenza con calcoli FP16, senza dimenticare la presenza di 5120 unità Tensor core dedicate all’allenamento delle reti neurali. A condire il tutto la connessione NVLink 2.0, che aumenta il throughput fino a dieci volte rispetto al PCI Express. Il tutto senza incrementare i consumi. A completare il sistema c’è anche una CPU con 20 core Intel Broadwell-EP.

Tesla V100 con GV100, sguardo ravvicinato Nvidia Volta

Secondo Nvidia il supercomputer offre una potenza pari a 800 CPU (o 400 server) e può ridurre il tempo richiesto per allenare le reti neurali dagli 8 giorni necessari con una Titan X a otto ore. Oltre all’hardware, anche il software gioca un ruolo importante. DGX-1 è integrato con lo stack dedicato al deep learning di Nvidia e ai principali servizi di gestione cloud. Pieno supporto quindi ai framework PyTorch, Caffe2 e TensorFlow, solo per citarne alcuni.

Per quanto concerne la DGX Station, abbiamo una versione ridotta di DGX-1, in quanto formata da quattro Tesla V100 che raggiungono una potenza di 480 TFLOPS (FP16). Il tutto è raffreddato a liquido. Il sistema ha un prezzo di 70.000 dollari ed è accompagnato da una suite software completa. Questo sistema può sostituire fino a 400 CPU e consumare un ventesimo dell’energia.

Nvidia continua quindi sul cammino prestabilito per la diffusione dei prodotti Volta. Dopo la distribuzione di DGX-1 si passerà all’invio delle schede – sia in formato PCI Express che “mezzanino” – agli OEM. Per quanto riguarda l’arrivo dell’architettura Volta nel mondo del gaming bisognerà, salvo sorprese, aspettare il 2018.


Tom’s Consiglia

Se ti stai chiedendo se DGX-1 può “far girare Crysis“, allora forse stai cercando una scheda video. La GTX 1080 Ti è quella che fa per te!

Autore: Manolo De Agostini Tom’s Hardware

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