Categories: Energia

Squali e gechi i modelli per rendere le turbine eoliche più efficienti

Trucchi biomimetici per turbine eoliche più efficienti

(Rinnovabili.it) – In questi ultimi anni il settore dell’energia eolica sta facendo scendere in campo veri e propri mostri: aerogeneratori giganteschi, più alti dei grattacieli e sempre più potenti. Ma la corsa del vento come soluzione chiave della transizione energetica non si gioca solo sulle dimensioni. Alla Texas Tech University, la priorità è riuscire a rendere le turbine eoliche più efficienti grazie a nuovi approcci bioispirati.

Ed è proprio dall’Innovation Hub dell’ateneo che è nata a Flow Raider, startup che sta lavorando sullo sviluppo di un rivestimento superficiale che aiuti a controllare il flusso d’aria intorno alle pale dell’aerogeneratore. L’obiettivo è aumentare da un lato le prestazioni e dall’altro tagliare i costi sia di manutenzione che di trasporto.

Spiega l’ingegnere meccanico Burak Aksak, Chief Technology Officer di Flow Raider “All’epoca avevo lavorato su collanti microfibrillari ispirati al geco e avevo sviluppato tecniche per realizzare fogli adesivi su larga scala. Con nostra sorpresa abbiamo notato che gli squali usano strutture di dimensioni e geometrie simili alle lastre sintetiche che producevamo e abbiamo deciso di eseguire alcuni test preliminari”. Le strutture  a cui si riferisce Aksak, altro non sono che i dentelli dermici che ricoprono la pelle degli squali: si tratta di piccole scaglie che garantiscono all’animale un’eccezionale idrodinamicità e velocità grazie alla capacità di ridurre le turbolenze nell’acqua.

>>Leggi anche Pale eoliche ispirate agli insetti: sono il 35% più efficienti<<

Il nuovo rivestimento ingnerizzato presenta piccoli denti, molto simili alle strutture che coprono le pinne degli squali. Nella pratica è in grado aiutare a controllare e migliorare l’aerodinamicità delle turbine eoliche, migliorandone le prestazioni. “Il successo dei test iniziali ci ha portato a lavorare insieme a questa tecnologia negli ultimi quattro anni e ci ha aiutato a sviluppare Flow Raider”, ha aggiunto Aksak.

Il prodotto è ancora alle fasi iniziali ma i risultati convincono abbastanza  e i suoi colleghi Luciano Castillo e Humberto Bocanegra  da aver presentato la ricerca alla Conferenza Spark 2017  una due giorni dedicata all’innovazione che ha dato modo alla startup di cercare eventuali finanziatori.

Ad oggi la società si è guadagnata 50.000 dollari in finanziamenti e un fondo da 25.000 dollari fornito dall’Hub dell’Università.

Autore: stefania Rinnovabili

admin

Recent Posts

Così Renault punta ad abbassare il prezzo delle sue auto elettriche

Author: Tom's Hardware Le batterie a litio-ferro-fosfato (LFP) rappresentano una soluzione efficace per automobili di…

4 Luglio 2024

Xbox: dipendente licenziata mentre era in vacanza, nuovo round di tagli in arrivo?

Author: GAMEmag Prosegue la serie di licenziamenti che hanno contraddistinto il 2024 come l'anno peggiore…

4 Luglio 2024

Moshi, l’intelligenza artificiale adesso esprime emozioni: come provarla

Author: IlSoftware Kyutai è il primo laboratorio di ricerca indipendente sull’intelligenza artificiale in Europa, inaugurato…

4 Luglio 2024

Cohesity + Veritas: la sicurezza informatica potenziata dall’IA

Author: Hardware Upgrade Il pericolo principale del mondo informatico? Secondo Cohesity è il ransomware, che…

4 Luglio 2024

Vor Formel-1-Rennen: Brad Pitt dreht in Silverstone für Rennfahrerfilm

Author: klatsch-tratsch Brad Pitt war am Donnerstag der Star von Silverstone. (jom/spot)Imago Images/PanoramiC / Imago…

4 Luglio 2024

Prova de águas abertas atraiu várias caras conhecidas na Baía de Cascais – Stars Online

Author: Stars Online A Travessia Global Ocean Cascais 2024 decorreu na Baía de Cascais, atraindo…

4 Luglio 2024