(Rinnovabili.it) – L’indice RECAI di EY piazza la Francia nell’olimpo degli investimenti rinnovabili. Il Paese ha creato le giuste condizioni per attrarre una fetta di interessi sempre più ampia nel mercato nazionale delle green energy. A catturare all’attenzione degli investitori è anche il giovane settore dell’energia marina, promettente comprato di sviluppo che ha appena acquisito un nuovo gioiello da esposizione. Parliamo di Floatgen, il primo impianto eolico galleggiante della Francia.
Il progetto prevede l’istallazione di un aerogeneratore offshore da 2 MW di potenza, presso il sito di test SEM-REV situato a 12 miglia nautiche dalla città di Le Croisic, sulla costa atlantica. La turbina – una Vestas V80 – non avrà fondamenta, bensì sarà dotata di un sistema d’ancoraggio flottante, sviluppato e brevettato da Ideol. Si tratta di una sorta di enorme quadrato in cemento armato pre-stressato, diviso in 16 celle con, al centro, un’apertura. La piattaforma si ancora al fondale attraverso dei cavi in nylon lunghi 33 metri, un materiale resistente alla corrosione salina e in grado di assorbire i movimenti.
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Floatgen è stato inaugurato ufficialmente oggi ma l’impianto deve ancora essere rimorchiato sino all’area di test. Una volta sul posto, sarà collegato alla rete elettrica nazionale attraverso un cavo sottomarino ad alta tensione pre-installato.
“Esistono oltre 3.000 turbine eoliche offshore installate in tutto il mondo, ma solo sei unità di eolico galleggiante (quattro in Giappone, una in Norvegia e una in Portogallo)”, ha spiegato Paul de la Guérivière, CEO di Idéol. “Il vantaggio di queste turbine è che non hanno vincoli di profondità, in modo da poter sfruttare i forti venti che soffiano a largo della costa senza alcun impatto visivo sulla riva. Il potenziale è grande”.
Insieme al progetto scozzese Hypnos di Statoil, inaugurato nel mese di luglio, Floatgen è la conferma che i sistemi flottanti per sfruttare il vento non sono più relegati alla fase di ricerca e sviluppo. Questa tecnologia si è sviluppata in modo significativo negli ultimi anni e, con una pipeline di progetti che si avvicinano alla commercializzazione di oltre 350 MW per il 2021 e un potenziale totale di quasi 4.000 MW nelle acque europee, dimostra di essere più che pronta all’integrazione nel mercato energetico.
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Autore: stefania Rinnovabili
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