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È attiva la 1a centrale eolica galleggiante su scala commerciale

La fattoria eolica galleggiante Hywind Scotland. (Foto: Øyvind Gravås / Woldcam – Statoil ASA)

(Rinnovabili.it) – La prima centrale eolica galleggiante al mondo, realizzata su scala commerciale, è in funzione a largo delle coste scozzesi di Peterhead. Le turbine flottanti  dell’impianto Hywind, hanno iniziato oggi a produrre elettricità e immetterla nella rete nazionale: cinque giganteschi aerogeneratori da 6 MW ciascuno, piazzati a 25 km dalla riva.

Le turbine non hanno delle vere fondamenta. Ad ancorarle ai profondi fondali è un innovativo sistema d’ormeggio distribuito a tre punti che permette alle cinque unità di rimanere in sede, senza perdere di flessibilità in caso di avverse condizioni meteo.

Un big del petrolio nell’eolico offshore

Dietro a questa pietra miliare del settore eolico non c’è un grande nome dell’industria rinnovabile europea. Anzi, tutto il contrario: il progetto è stato realizzato da uno dei big del settore petrolifero, la norvegese Statoil ASA, assieme alla Masdar Abu Dhabi Future Energy, grazie ad un investimento di circa 200 milioni di sterline. Parliamo di una cifra superiore ai 220 milioni di euro.

Ma la centrale eolica galleggiante scozzese le vale tutte, e non solo perché è il primo impianto al mondo nel suo genere. L’impianto offshore integra delle batterie a litio – di proprietà della stessa Statoil – in grado di memorizzare fino a un megawattora di elettricità. Una misura essenziale per stabilizzare la produzione energetica dalla wind farm.

>>Leggi anche Burbo Bank, il primo eolico offshore con batterie incluse<<

A pieno regime, con i suoi 30 MW di capacità, Hywind sarà in grado di generare fino a 135 GWh l’anno. Abbastanza, spiega entusiasta il primo ministro Nicola Sturgeon, per fornire “energia pulita a oltre venti mila abitazioni e aiutarci a soddisfare i nostri ambiziosi obiettivi climatici”.

Va fatta una precisazione: la centrale eolica galleggiante scozzese gode ancora degli incentivi pubblici. Il progetto riceve sussidi tramite il vecchio sistema dei ROC britannici – Renewable Obligation Certificate (sostituito, a livello nazionale, dal CfDContract for Difference per tutti i progetti presentati dal 1 aprile 2015), dove i certificati sono erogati per ogni unità di energia rinnovabile prodotta e scambiati a valore di mercato con i distributori. Hywind ottiene 3,5 ROC, che significa attualmente quasi 158 euro per MWh. L’obiettivo di Statoil, tuttavia è di ridurre i prezzi a 40-60 euro per MWh entro il 2030.

>>Leggi anche Eolico offshore galleggiante, in Europa 4 GW da sfruttare<<

Autore: stefania Rinnovabili

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