(Rinnovabili.it) – Il comune sardo di Benetutti punta all’autonomia energetica. Un obiettivo che sarà raggiunto attraverso la gestione intelligente dell’elettricità e le buone pratiche dell’economia condivisa. Con il sostegno della Regione, la città è pronta ha indossare i panni della prima smart community sarda, divenendo un modello energetico sperimentale basato sullo sviluppo di reti intelligenti e di sistemi di accumulo. L’ultimo passo verso questo obiettivo è stato compiuto ieri quando il comune ed e-Distribuzione (società del gruppo Enel) hanno sottoscritto l’accordo preliminare per la cessione della parte di rete gestita da Enel nel comune del Goceano.
Ultimo, perché nei mesi passati l’amministrazione regionale aveva predisposto, attraverso una serie di delibere, alcune misure per promuovere l’obiettivo dell’autonomia energetica permettendo così a Benetutti di detenere la rete del centro abitato. La cessione ha permesso al Comune di acquisire quelle porzioni di rete in bassa e media tensione presenti nelle campagne, per le quali opererà d’ora in poi come azienda elettrica concessionaria. Si tratta, spiega la Sardegna in una nota stampa, di “una situazione ideale per la sperimentazione studiata dalla Regione che si è posta tre obiettivi principali. Il primo è promuovere l’autoconsumo istantaneo e la condivisione dell’energia; il secondo è massimizzare il consumo locale dell’energia, mentre il terzo è abbattere i costi energetici per cittadini e imprese”.
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In realtà Benetutti non è l’unica città a fare da laboratorio sperimentale di smart community. Nel progetto c’è anche il comune di Berchidia con cui spartisce obiettivi e fondi (ad oggi sono stati stanziati 4 milioni di euro per il progetto). Le risorse serviranno, tra le altre cose, ad ammodernare e rendere più efficienti le reti di distribuzione e programmare gli interventi per realizzare le cosiddette Smart Grid.
“A Benetutti – ha commentato l’assessora regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras – la gestione condivisa dell’energia può già essere una realtà. Nel paese, infatti, la produzione da fonti rinnovabili è quasi sette volte superiore rispetto al consumo […] Questo non è un esempio di autarchia, al contrario stiamo spingendo perché le diverse comunità possano aprirsi e scambiarsi esperienze positive”.
Autore: stefania Rinnovabili
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