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Ecobonus e ristrutturazioni, le novità in arrivo con la legge di Bilancio


Author: Giulio QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

Inclusione dell’installazione di micro-cogeneratori tra gli interventi che godono della detrazione del 65%, bonus giardini, proroghe degli sgravi, rimodulazione dell’incentivo e altro ancora. Una sintesi di cosa dovrebbe cambiare con la nuova legge di Bilancio 2018.

La legge di Bilancio 2018, dopo l’approvazione con fiducia del Senato, è in dirittura d’arrivo, previo passaggio alla Camera.

Nel corso dell’esame a Palazzo Madama sono state introdotte alcune rilevanti modifiche alla normativa sul cosiddetto ecobonus, ossia sulle detrazioni fiscali per gli interventi energetici sugli edifici.

Altre disposizioni importanti sia su questo sgravio che su quello per le ristrutturazioni “semplici”, a partire dalla proroga delle due misure, erano già nel testo entrato in Senato.

Riassumiamo, dunque, cosa cambierà quando la legge sarà approvata, in allegato in basso i dossier per approfondire.

Ecobonus

Massimale interventi su parti comuni

Con le modifiche approvate al Senato, si innalza a 40.000 euro per ogni unità immobiliare il livello massimo delle detrazioni spettanti per gli interventi di riqualificazione energetica di parti comuni degli edifici condominiali, che interessino l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo.

Cogeneratori

Altra novità importante, si aggiunge alla lista degli interventi incentivati la spesa per l’acquisto e la posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti.

Le spese ammissibili devono essere sostenute dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018, fino a un valore massimo della detrazione di 100.000 euro.

Inoltre, per poter beneficiare della suddetta detrazione, gli interventi devono condurre a un risparmio di energia primaria, come definito all’Allegato III del Decreto Interministeriale 4 agosto 2011, pari almeno al 20%.

Proroga e rimodulazioni

L’ecobonus si proroga al 31 dicembre 2018.

Si riduce dal 65% al 50% l’agevolazione per le spese, sostenute a partire dal 1° gennaio 2018, relative a:

  • finestre comprensive di infissi e schermature solari
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione;
  • impianti di climatizzazione invernale alimentati da biomasse combustibili (fino a un valore massimo della detrazione di 30.000 euro).

Cessione del credito

Si introduce la possibilità per tutti gli interventi di riqualificazione energetica, e non soltanto per quelli sulle parti comuni degli edifici condominiali, di optare, in luogo della detrazione, per la cessione del corrispondente credito ai fornitori o ad altri soggetti privati.

Controlli

Si prevede l’estensione delle attività di verifica condotte da ENEA su tutte le fattispecie agevolate previste dall’art. 14 del D.L. 63/2013 e quindi non più soltanto su quelle relative alle parti comuni e condominiali.

Case popolari

Si dispone riconoscimento dell’ecobonus anche agli Istituti autonomi per le case popolari (IACP), nonché “agli altri enti che perseguono le medesime finalità”, istituiti nella forma di società che rispondono ai requisiti della legislazione europea in materia di in house providing e che siano costituiti e operanti alla data del 31 dicembre 2013 per interventi di efficienza energetica realizzati su immobili di loro proprietà, ovvero gestiti per conto dei Comuni, adibiti ad edilizia residenziale pubblica, nonché alle cooperative a proprietà indivisa in relazione ad interventi realizzati su immobili dalle stesse posseduti e assegnati in godimento ai propri soci.

Requisiti degli interventi

Si rinvia a uno o più decreti del ministro dello Sviluppo economico, per definire i requisiti tecnici che devono soddisfare gli interventi che beneficiano delle agevolazioni, ivi compresi i massimali di costo specifici per singola tipologia di intervento, nonché le procedure e le modalità di esecuzione di controlli a campione, sia documentali sia in situ eseguiti da ENEA e volti ad assicurare il rispetto dei requisiti che determinano l’accesso ai benefici.

L’ENEA adeguerà il portale e la relativa modulistica per la trasmissione dei dati a cura dei soggetti beneficiari delle detrazioni.

Detrazioni per ristrutturazioni edilizie e “bonus giardini

Proroga

Anche per questa misura c’è la proroga al 31 dicembre 2018, che prevede la detrazione del 50% delle spese sostenute per una lunga serie di interventi edilizi e impiantistici, tra i quali ricordiamo, l’installazione di impianti fotovoltaici anche con batteria.

Si estende di un anno anche il cosiddetto bonus mobili, cioè la detrazione del 50% per le spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici in connessione a lavori di ristrutturazione edilizia iniziati a decorrere dal 1° gennaio 2017.

Bonus giardini”

Si propone, per l’anno 2018, l’introduzione di una nuova detrazione fiscale su interventi di sistemazione a verde di aree e per la realizzazione di coperture a verde di giardini pensili.

Il beneficio consiste nel riconoscimento di una detrazione IRPEF di un importo pari al 36% delle spese documentate, fino a 5.000 euro per unità abitativa.

Deve trattarsi di spese sostenute ed effettivamente rimaste a carico dei contribuenti che detengono l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi riguardanti aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi. Sono ricomprese nell’agevolazione le spese di progettazione e manutenzione connesse.

La detrazione è riconosciuta anche per le spese relative a interventi su parti comuni esterne di edifici condominiali fino ad un massimo di 5.000 euro per unità abitativa.

La detrazione spetta al singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile (a condizione che la stessa sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini per la presentazione della dichiarazione dei redditi). Per fruire della detrazione, ripartita in dieci quote annuali di pari importo, le spese devono essere effettuate con mezzi di pagamento tracciabili .

Iva agevolata

Un emendamento alla Legge di Bilancio 2018 fornisce anche una “interpretazione autentica” della norma che disciplina l’applicazione dell’Iva agevolata al 10% per i beni significativi , come ascensori e montacarichi, impianti di sicurezza, infissi esterni e interni, sanitari e rubinetteria, caldaie, nell’ambito dei lavori di ristrutturazione edilizia ordinaria e straordinaria.

Ne abbiamo parlato in questo articolo.

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