Categories: Energia

Recupero e riuso delle pale eoliche a fine vita per nuovi prodotti industriali


Author: redazione QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

Puntare alla fattibilità tecnica di riutilizzo di materiali compositi è l’obiettivo di un progetto europeo, “FiberEUse”, coordinato dal Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano. Parteciparanno 22 soggetti tra imprese, associazioni industriali, università e centri di ricerca.

Un progetto europeo guidato dal Politecnico di Milano ha come obiettivo di realizzare prodotti di arredamento e sportivi da pale eoliche e da componenti aeronautici giunti a fine vita, attraverso l’utilizzo della stampa 3D e di tecniche a basso impatto ambientale.

Il progetto si chiama FiberEUse (Large scale demonstration of new circular economy value-chains based on the reuse of end-of-life fiber reinforced composites) ed è coordinato da Marcello Colledani del Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano, con la collaborazione di Stefano Turri del Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio Natta”.

Nel progetto il gruppo di lavoro internazionale è composto in tutto da 22 partecipanti, da Italia, Austria, Francia, Finlandia, Germania, Regno Unito e Spagna): 14 imprese, 2 associazioni industriali, 3 Università e 3 Centri di ricerca.

Come si sta facendo da anni sui moduli FV, il processo di riciclo dei componenti a fine vita deve diventare un must anche per l’eolico, visto che in Europa entro il 2020 si ritireranno circa 50.000 tonnellate di compositi da pale eoliche, con un impatto ambientale ed economico molto rilevante.

Più in generale negli ultimi due anni la Commissione Europea ha elaborato un pacchetto di misure per ridurre la produzione di rifiuti e promuovere una generale transizione verso un’economia circolare.

Obiettivi di FiberEUse sono il recupero e il riutilizzo in applicazioni industriali di materiali compositi costituiti da polimeri, rinforzati con fibre di vetro e di carbonio (GFRP e CFRP) a fine vita.

Tali compositi sono oggi sempre più utilizzati come materiali strutturali in molti settori manifatturieri come il trasporto, le costruzioni e l’energia, grazie alla loro migliore resistenza alla corrosione e al minore peso rispetto ai metalli. Il riciclo dei materiali compositi potrà avere ricadute sociali, tecnologiche ed economiche molto significative.

Il progetto FiberEUse punta a migliorare infatti la fattibilità tecnica ed economica del recupero e del riuso dei materiali compositi in prodotti ad alto valore aggiunto, attraverso un approccio multi-settore e integrato.

Il progetto, della durata di 4 anni, ha ricevuto un finanziamento di 9.800.000 euro dal programma Horizon 2020 dell’Unione Europea.

Per informazioni: www.fibereuse.eu

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