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Mercato Biotech: ecco la situazione aggiornata

Author: gooser Finanza.com Blog Network Posts

Come sempre, prima di cominciare, guardiamo cosa ha fatto il nostro indice biotech.

Come vedete qui sopra regna sempre una certa incertezza. La quotazione resta sempre all’interno del nostro canalone rialzista ma dopo aver toccato i max a ridosso della zona 120$ è arrivato uno storno che è stato recuperato parzialmente nella scorsa settimana. Tutto sommato i vari titoli che compongono questo indice hanno e stanno tenendo bene, ma come sapete basta poco e l’indice storna pesantemente e quando invece sale lo fa timidamente. Alcune aziende (tipo TEVA) non se la stanno passando bene, mentre altre stanno facendo grossi investimenti in acquisizioni (CELGENE-JUNO), ma sopratutto in accordi con piccole aziende che stanno sviluppando nuove tecnologie (GILEAD-SANGAMO / ABBVIE-VOYAGER).

Quindi per concludere, nonostante il fatto che il settore sia sempre in ottima salute e le trimestrali dei colossi lo dimostrano, resta sempre da parte dei grossi investitori un forte timore che porta a nervosismo e a investimenti che vengono aperti e chiusi al minimo storno.

Cambiamo argomento. Prima di dire due paroline sull’ultimo ingresso in portafoglio rispondo all’amico Ivan che ci chiedeva di fare il punto su Voyager Therapeutics $ VYGR alla luce dell’accordo con Abbvie. Come ricorderete avevamo avuto il titolo in portafoglio per due volte e abbiamo portato a casa un discreto gain centrando in pieno le entrate e le uscite ma cosa non ci ha convinto per tentare un investimento long ?. Una serie di fattori, il primo è quello legato al funzionamento della loro tecnologia piuttosto invasiva e il secondo i dati preliminari visti fin ora che non ci avevano entusiasmato.

Da allora cosa è cambiato ?. L’azienda ha siglato un accordo con il colosso inglese Abbvie, azienda che è tra le top 5 del panorama biotech e che difficilmente sbaglia. Vediamo qualche dettaglio:

AbbVie ha siglato un accordo per utilizzare una tecnologia con vettore virale adeno-associato (AAV) sviluppata dalla società di terapia genica Voyager Therapeutics, per lo sviluppo di terapie anticorpali dirette contro la proteina tau per il trattamento del morbo di Alzheimer e altre condizioni neurodegenerative.

Voyager riceverà un pagamento in contanti subito di $ 69 m di $ e fino a $ 155 m di $ in potenziali pagamenti preclinici. Inoltre, Voyager potrà ricevere fino a $ 895 m a raggiungimento di obiettivi di sviluppo per ogni anticorpo tau vettorizzato, e potrà ricevere royalties sulle vendite nette di qualsiasi prodotto. Voyager sarà responsabile della ricerca preclinica e dello sviluppo della Fase 1, mentre AbbVie guiderà ulteriori sviluppi eventualmente esercitando la sua opzione. AbbVie si assumerà la responsabilità per la commercializzazione di eventuali terapie legate alla proteina tau, mentre Voyager manterrà un’opzione per condividere la responsabilità finanziaria per lo sviluppo clinico in cambio di percentuali più elevate di royalty.

Insomma l’accordo è chiaro ovvero con un piccolo investimento fatto subito, AbbVie valuterà i primi studi clinici e se riterrà interessante proseguire farà forti investimenti successivamente sollevando Voyager da spese che non potrebbe affrontare. Ovviamente Abbvie ha i soldi, la gente e l’esperienza per cercare di portare a casa il massimo.

Abbiamo visto nel corso degli anni che tante aziende stanno cercando invano di trovare un rimedio e al momento non hanno portato a casa niente di importante e anche le BIG del settore hanno fallito con diversi potenziali farmaci. Beta tau e beta amiloide rimangono i due obiettivi chiave nell’Alzheimer, sollevando nuove domande su quanto sappiamo e non conosciamo su queste malattie devastanti.

Voyager fa parte di un gruppo di aziende biotecnologiche che hanno sviluppato terapie geniche fornite da questi vettori AAV o lentivirali. La barriera sangue / cervello che protegge la nostra materia grigia è stata un grosso ostacolo nell’Alzheimer, bloccando i farmaci che potrebbero affrontare la biologia della malattia. Il recente fallimento di Merck con con veribucestat ha sottolineato 15 anni di costante fallimento nell’Alzheimer.

Nel cervello dei malati di Alzheimer, la proteina tau si modificata e invece di adempiere alle sue funzioni normali, forma filamenti che si accumulano danneggiando le cellule nervose.

Con l’invecchiamento la proteina tau sembra svilupparsi nel lobo temporale mediale e nell’ippocampo ma se si diffonde nel lobo temporale laterale e nelle aree parietali potrebbe essere la causa del morbo di Alzheimer. Abbvie ha un farmaco in fase 2 che ha come bersaglio proprio la proteina tau ma propria questa difficoltà ad arrivare al cervello potrebbe essere aiutata da questa tecnologia AAV di Voyager.

Per chi si fosse perso il mio precedente articolo ricordiamo che l’ AAV sta per “virus adeno-associati” ed è una tecnologia che consiste nell’impiego di un piccolo virus non patogeno, a cui viene associato un frammento genetico, per trasportare il gene funzionale nella cellula; il virus funge così da vettore genico e va ad infettare le cellule ma in modo innocuo.

Per concludere siamo ancora lontani da capire se questa strada sia percorribile, anche perchè non mancano gli esempi di insuccessi, ma come dicevamo prima Abbvie con un piccolo investimento si apre un’ulteriore strada per andare avanti e poter sviluppare il prossimo blockbuster.

Detto questo come possiamo giudicare questo accordo?. Sicuramente è ottimo visto il nome del partner e sicuramente farà bene alla quotazione e inoltre sono sicuro che anche altri investitori istituzionali verranno attratti ancor più. Ricordiamoci però che siamo lontani da dati in questa indicazione e quelli visti nei due bracci dello studio nei malati di parkinson dell’  ha portato a dati non sconvolgenti. Attenzione però ricordiamoci che erano dati preliminari e che mancano i dati del terzo braccio quello ad alto dosaggio che sicuramente potrebbero essere ancora più interessanti. Per concludere anche senza l’accordo con Abbvie ritengo molto interessante la tecnologia dell’azienda, pertanto titolo da tenere sempre sotto controllo e pronti ad intervenire in caso di storno.

Ok cambiamo argomento. Sempre l’amico Ivan ci ha seguito nel nostro ingresso in $ SYBX e giustamente adesso mi chiede cosa fare.

L’emissione azioni in zona 9.70$ è stato un ottimo pretesto per muoverci subito e con un po’ di fortuna le abbiamo pagate anche meno ma vedere il titolo già in zona 12$ va ovviamente molto piacere. E’ chiaro che io non posso dire ad Ivan cosa fare perchè quando si investe ognuno di noi deve prendersi personalmente la responsabilità delle proprie azioni e visto che i soldi sono i suoi sarà lui a decidere.

Però cosa stiamo aspettando ?. Sono due gli eventi nel mese di Marzo, il secondo sarà la fotocopia del primo e stiamo aspettando con curiosità i dettagli ma comunque l’azienda nel 2018 avrà diverse cose interessanti….

SYNB1020 è sicuramente il pezzo forte da seguire con attenzione e inoltre l’azienda non parla più di un solo candidato farmaco ma parla apertamente di piattaforma applicabile in tante indicazioni. Dall’11 al 14 Marzo l’azienda presenterà questi dati di fase 1 che ci permetteranno di capire (speriamo) anche qualcosa in più sull’efficacia…… A voi.

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