Author: Le news di Hardware Upgrade
Nei mesi scorsi varie testate dell’opinone pubblica americana hanno pubblicato alcuni articoli indicando problemi di produzione per Tesla e la sua Model 3. CNBC, in particolare, aveva raccolto informazioni tra impiegati ed ex-impiegati elaborando una tesi secondo la quale gli addetti al controllo qualità fossero privi di esperienza e superficiali, con la conseguenza di aver montato unità batteria difettose nelle Model 3 in produzione.
Allora Tesla emanò, prevedibilmente, un comunicato stampa negando tutte le supposizioni di CNBC, definendo le tesi come “Assolutamente inaccurate, contrarie a tutti i fatti e scollegate dalla realtà”. A qualche mese dall’accaduto la CNBC torna nuovamente alla carica, pubblicando un altro pezzo con il quale si sostiene che molte delle parti prodotte per la Model 3 sono difettose e devono sottostare ad un processo di rilavorazione prima di poter essere usate.
Anche in questo caso le informazioni sono state raccolte andando a sondare il terreno tra impiegati ed ex-impiegati di Tesla. CNBC riporta le dichiarazioni di un ingegnere anonimo il quale avrebbe sostenuto che il 40% delle parti realizzate o ricevute alla fabbrica di Fremont devono essere rimaneggiate, cosa che contribuisce ai ritardi nella produzione della Model 3 e che impedisce, di fatto, di rispettare gli obiettivi di produzione con dirette ricadute sulla motivazione degli impiegati. Tesla avrebbe istituito un team dedicato alla gestione delle modifiche/riparazioni alle parti.
La società di Elon Musk ovviamente non resta a guardare e decide di emettere un articolato comunicato stampa che spiega, dal suo punto di vista, come stanno le cose. La società enfatizza in particolare l’attenzione meticolosa al dettaglio e alla qualità, testimoniata dal fatto che “Tesla ha i più elevati livelli di soddisfazione del cliente e la più alta percentuale di clienti che affermano che la prossima macchina sarà una Tesla”, e afferma che l’articolo di CNBC non coglie per nulla questo elemento.
La società poi spiega che la pratica del “remanufactoring” è un processo comune tra i produttori di automobili e che il team che se ne occupa è composto da 40 persone sul totale dei 40 mila impiegati. “Qualsiasi ‘esperto’ che affermasse che c’è qualcosa di inconsueto con la nostra rilavorazione o che ha a che vedere in qualche modo con la qualità delle auto che escono da una linea di produzione è confuso o in errore, o tutti e due. In realtà, come tutti gli altri produttori di auto, Tesla riproduce parti perché così facendo vengono usati meno materiali e meno energia che costruire una parte da zero. E’ innegabilmente una buona cosa perché è meglio per l’ambiente e, quando fatto bene, è anche a vantaggio del cliente”.
Author: Multiplayer.it Il lancio del REDkit, ossia gli strumenti per il modding di The Witcher…
Author: GamesVillage.it Microids e Savage Level presentano la seconda parte del making of di Flint Treasure of Oblivion! Dopo…
Author: Webnews BitMEX, il popolare exchange crypto, ha lanciato il contratto di swap perpetuo MEMEMEXTUSDT…
Author: Tom's Hardware Il settore degli smartphone pieghevoli si sta preparando per alcuni importanti aggiornamenti,…
Author: GAMEmag iRacing è spesso considerato un colosso nel settore delle simulazioni automobilistiche, distinguendosi per…
Author: Agemobile Apple lo scorso anno ha introdotto un nuovo Game Porting Toolkit per aiutare…