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SteamSpy smetterà di funzionare dopo cambio di regole per la privacy di Steam

Author: GAMEmag – Videogames

SteamSpy ha annunciato di essere impossibilitato a portare avanti il proprio servizio dopo il recente cambio di regole per la privacy praticato su Steam. Si tratta del sito web largamente usato nel settore perché traccia la resa in termini di vendite e di popolarità dei giochi presenti sul catalogo di Steam.

Valve, infatti, ha recentemente annunciato l’introduzione di nuove opzioni che consentono ai giocatori di decidere chi può vedere i dettagli del loro profilo, come gli acquisti effettuati in passato, le liste dei desideri e il quantitativo di tempo dedicato a ciascun titolo. Quello che non si dice nel post è che di default tutte le informazioni dei profili vengono nascoste, il che rende impossibile a SteamSpy di essere adeguatamente rifornito di dati per potersi aggiornare.

“Il funzionamento di SteamSpy fino a oggi si è basato sul fatto che queste informazioni sono state visibili e non è in grado di funzionare in altro modo”, ha infatti spiegato il fondatore del sito, Sergey Galyonkin, su Twitter.

Il quale ha aggiunto, dopo aver ricevuto molte segnalazioni dagli utenti del suo sito, che tutti i dati precedenti e le analisi rimarranno su SteamSpy come archivio. Allo stesso tempo, SteamSpy, dopo questa modifica alle regole di privacy, non potrà aggiornarsi come ha fatto fino ad ora.

SteamSpy traccia i dati e le statistiche sui giochi di Steam

Non ci sarà dunque altro modo per accedere a queste informazioni, al di là degli strumenti ufficiali di Steam, perché Valve impedisce ai suoi partner di inoltrare le statistiche sulle vendite a terze parti.

“Rimarrà comunque possibile fare delle stime sulle vendite e sui giocatori contemporanei”, ha scritto ancora Galyonkin. “Ma lo si potrà fare solo manualmente e comunque il dato finale sarà meno preciso. Purtroppo, questo processo non si può più automatizzare”.

SteamSpy è una fonte inesauribile di dati, utilissima anche e soprattutto per le aziende che creano contenuti. Ad esempio, grazie a SteamSpy è recentemente emerso che lo 0,5% dei giochi presenti nel catalogo di Steam incide per il 50% sulle vendite complessive realizzate su Steam nel corso dell’anno, le quali ammontano a oltre 4,3 miliardi di dollari.

Se Valve decidesse di fare un passo indietro su questa opzione, SteamSpy potrebbe riprendere a funzionare come ha fatto negli ultimi anni. Ma, secondo Galyonkin, Valve non cambierà idea in proposito.

Da più parti, e soprattutto da parte degli sviluppatori, la decisione di Valve è stata criticata perché rischia di compromettere la trasparenza dell’industria. Mike Rose, veterano dell’industria e fondatore della software house indipendente No More Robots, è di questo avviso secondo le dichiarazioni rilasciate a GamesIndustry.

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