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Le batterie dei veicoli elettrici possono incendiarsi anche dopo che il fuoco è stato domato

Author: Le news di Hardware Upgrade

Secondo alcune recenti indagini la batteria di una Model S sottoposta ad un grave incidente può generare roghi anche più volte dopo che il primo fuoco viene domato. Il fenomeno è già avvenuto più volte, ed è chiaro che le squadre di soccorso hanno bisogno di essere istruite sull’argomento in modo da poter rispondere adeguatamente ai rischi delle nuove tecnologie.

Ma perché questo avviene? Le batterie agli ioni di litio non sono molto diverse da quelle che possiamo trovare su molti prodotti moderni, come gli smartphone o i notebook. La differenza principale è data dalle dimensioni e dal numero di celle interne e, proprio come succede su smartphone e notebook, le batterie agli ioni di litio prendono fuoco o anche esplodono quando sono sottoposte ad un notevole surriscaldamento, o in caso di problemi durante la ricarica.

A sottolinearlo è Joshua Lamb dei Sandia National Laboratories: “C’è sempre un rischio quando si parla di energia immagazzinata”, sono state le sue parole, ma non è questo il problema. L’esperto ha continuato: “Con gli incendi provocati dai combustibili fossili una volta che spegni il rogo il rischio si azzera, ma nel caso delle batterie l’energia rimane ancora immagazzinata all’interno, e rimane un pericolo fin quando c’è della carica residua”. Le celle intatte potrebbero infatti riscaldarsi e rilasciare l’energia immagazzinata e, a contatto con l’ossigeno, generare un ulteriore rogo. 

Le batterie non sono più pericolose della benzina che alimenta le auto tradizionali, ma le squadre di soccorso sanno come interagire con i combustibili grazie all’esperienza maturata in più di un secolo. Per rispondere adeguatamente ad un incendio provocato da una batteria i soccorritori devono prima identificare il modello del veicolo in modo da capire come spegnerlo, e dove si trova la batteria. I motori elettrici non producono rumori, quindi il soccorritore non capisce subito se sono ancora attivi o meno dopo un incidente e, nel tentativo di salvare conducenti e passeggeri, potrebbe subire una scossa elettrica. E un altro rischio non così atipico, inoltre, può essere la riaccensione del rogo che spiegavamo poco sopra.

Secondo Tesla le proprie vetture hanno un rischio incendio inferiore di ben 10 volte rispetto ad automobili a combustibile tradizionali, tuttavia è chiaro – secondo gli esperti – che il problema è un altro. I soccorritori non sanno ancora come interagire ed è necessario analizzare bene ogni incidente con i nuovi propulsori per saperne di più. La stessa Tesla suggerisce nelle proprie linee guida per il primo soccorso di lasciare che le batterie brucino, invece di spegnerle, proprio per il rischio che il rogo può rigenerarsi anche dopo che l’incendio è stato domato. 

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