Author: Jessica Camargo Molano Wired
Nulla di strano, Firenze ha sempre ospitato set cinematografici e televisivi, se non fosse che il Cicerone che guiderà gli spettatori alla scoperta dei segreti dell’antica Signoria è l’ex premier Matteo Renzi. Come prevedibile, la presenza in tv dell’ex segretario del Partito Democratico ha fatto storcere il naso a tutti i suoi detrattori e gli oppositori di Renzi non hanno lesinato critiche al progetto sui social.
“Ho deciso di realizzare uno speciale televisivo sulla mia città, Firenze, perché credo che più il dibattito politico diventa barbaro, più c’è bisogno di valori, di bellezza, di cultura.
Questo progetto televisivo su Firenze ha l’ambizione di parlare ai cuori delle persone, cercando di raggiungerle anche oltre i confini nazionali”. Così Matteo Renzi ha descritto il progetto che dovrebbe raccontare il patrimonio artistico e culturale di Firenze attraverso luoghi simbolo della città, come Palazzo Pitti e Palazzo Vecchio, e dando la possibilità agli spettatori di accedere a capolavori non sempre visitabili, come il Corridoio Vasariano.
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Supponiamo che l’idea di realizzare questo docufilm fosse venuta ad Alberto Angela: chi avrebbe mai criticato un programma che esalta le bellezze del nostro paese? Certo Matteo Renzi non ha il fascino del bell’Alberto, non è un conduttore televisivo e tantomeno uno storico dell’arte, ma, nel bene o nel male, è un personaggio noto, sia in Italia che all’estero, e un progetto del genere non può che essere un enorme spot pubblicitario per Firenze.
Pare infatti, sia dalle parole di Renzi che dalle indiscrezioni della casa di produzione, siano già pronti degli accordi per la messa in onda all’estero del docufilm: quasi sicuramente il programma andrà in onda in Francia e, forse, ci potrebbero essere delle trattative con Netflix per una distribuzione su più vasta scala.
A prescindere dal giudizio politico su Renzi, qualunque genere di progetto che possa dare visibilità all’Italia in una luce positiva ed incrementare il turismo dovrebbe essere il benvenuto. Vedere Renzi che passeggia tra le sale di Palazzo Medici Riccardi di sicuro non danneggerà l’immagine dell’Italia, anzi non potrà che essere un modo per ricordarci di come, proprio da Firenze, sia partita quella rivoluzione culturale rinascimentale che ha poi trasformato tutta l’Europa.
E forse, proprio coloro che criticano questo progetto, senza neanche aver visto una sola puntata, dovrebbero riscoprire quei valori umanistici, quel senso critico che oltre mezzo secolo fa ci hanno fatto diventare un faro di conoscenza per tutta l’Europa.
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