Categories: Energia

Bari, bonus fino a 100 euro per chi va a lavoro in bici

Author: redattore Rinnovabili

Il progetto mira a raddoppiare il numero di bici in città

(Rinnovabili.it) – Essere pagati per raggiungere il posto di lavoro in bici: il Comune di Bari è pronto a premiare i cittadini che sceglieranno di spostarsi in maniera sostenibile con un rimborso di 20 centesimi per chilometro percorso con una bicicletta tradizionale nel tratto casa-lavoro (per le e-bike i rimborsi sono dimezzati) e 4 centesimi per gli altri percorsi urbani fino a un massimo di 25 euro mensili.

Un progetto che strizza l’occhio anzitutto chi non possiede la bicicletta: il budget stanziato di 545 mila euro servirà principalmente a coprire gli incentivi dedicati a chi acquista una bici: fino a 150 euro per chi ne acquista una tradizionale nuova di fabbrica, fino a 250 euro per chi sceglie le biciclette a pedalata assistita e fino a 100 euro per chi acquista una bici usata ricondizionata.

A breve sul sito del Comune pugliese sarà disponibile la lista dei rivenditori presso cui acquistare i mezzi direttamente scontati grazie al contributo ecologico.

Entro fine giugno e per un massimo di quattro mesi, alle prime mille persone che ne faranno richiesta verrà montato uno speciale kit Gps antifrode che registrerà i chilometri percorsi e i rispettivi rimborsi fino a un massimo di 1 euro al giorno e 25 mensili. Previsto anche un bonus di 50 euro per i lavoratori che più utilizzeranno le loro bici.

>Leggi anche Francia, rimborsi obbligatori chi va lavoro in bicicletta<<

Il progetto barese, denominato M.U.V.T. Mobilità Urbana Vivibile e Tecnologica rientra nel Programma nazionale sperimentale per la mobilità sostenibile casa-scuola casa-lavoro che ha portato all’approvazione di 37 progetti su tutto il territorio nazionale per un investimento complessivo di 35 milioni di euro, monitoraggio compreso.

Non si tratta di un’idea nuova: il primo Comune italiano a sperimentare il rimborso a km per l’uso della bici nella tratta casa-lavoro è stato quello di Massarosa in provincia di Lucca che, dal 2015 e con solo una breve interruzione di tre mesi, ha portato avanti un progetto analogo sotto la guida del Comando di Polizia locale e ha coinvolto con successo una cinquantina di abitanti del posto. Due belle realtà, quella toscana e quella barese, che fanno ben sperare per una diffusione ancora più ampia di un approccio sostenibile e vantaggioso (per il corpo e per le tasche) alla mobilità quotidiana.

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