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Command & Conquer: Rivals accorcia la distanza tra mobile gaming e gaming tradizionale

Author: GAMEmag – Videogames

Command & Conquer: Rivals, rilasciato su iOS e Android nella prima parte del mese di dicembre, è un gioco che fonde alcune meccaniche tipiche del genere RTS classico, basate sulla morra cinese, agli schemi di gioco più attuali per i dispositivi mobile. In altri termini è un incrocio tra il Command & Conquer classico e Clash Royale, con un sistema di carte che dà l’accesso alle varie unità.

Tecnicamente è molto invogliante, con i suoni e la grafica che riportano il giocatore con qualche anno sulle spalle alla gioventù e a quei giochi che definirono il genere degli strategici in tempo reale. Cambiano gli equilibri di gioco, velocissimi e senza alcuna pausa, con le partite che si esauriscono anche in meno di un minuto. Fulcro dell’esperienza è una sorta di dominio: chi controlla le piattaforme missilistiche può sferrare un attacco nucleare sulla base avversaria. Il giocatore che realizza per primo due attacchi vince la partita.

Molto interessante il ritorno di personaggi, e soprattutto di unità, di Command & Conquer. Rivals contempla due progressioni parallele, una dedicata ai GDI e l’altra ai NOD (che si sblocca dopo qualche ora di gioco), che porteranno il giocatore a riscoprire tante unità del passato. Tornano, infatti, i velivoli Orca, il carro Predator, i mech Titan, le moto d’attacco NOD e i carri Scorpion, i Rockworm, così come gli iconici personaggi Kane e Seth, tra gli altri. Per non parlare delle musiche, che richiamano le colonne sonore della serie.

Certo, con questa incarnazione mobile Command & Conquer si adatta ai velocissimi ritmi del gaming moderno, pur restando incentrato sulla raccolta delle risorse. Il giocatore dispone di un certo numero di Mietitrici a seconda del livello di esperienza allo scopo di raccogliere il Tiberium, l’iconica risorsa che serve a potenziare il proprio esercito in battaglia.

Le battaglie sono strutturate su esagoni: solo un’unità può sostare su un esagono, il che rende il conflitto una vera e propria sfida per il mantenimento delle porzioni di terreno. Le basi missilistiche si formano di tre esagoni e nel momento in cui nessuno dei tre è presidiato da un’unità nemica si dà il via al countdown per il lancio della testata nucleare, destinata ad arrecare ingenti danni alla base nemica. Elemento cruciale delle meccaniche di gioco, che dà grande ritmo all’azione, riguarda il fatto che il countdown non è reversibile: quando si giunge nella fase critica, corrispondente agli ultimi secondi prima dello sparo, non ha importanza quale esercito abbia spinto il conto alla rovescia così avanti. La fazione che controlla la postazione negli ultimi secondi, infatti, scaglierà il missile verso la base avversaria. Il controllo delle testate nucleare non è l’unico modo per vincere: in maniera molto classica, infatti, ci si può spingere fino alla base nemica e attaccarla direttamente.

Il gioco di contromisure di Command & Conquer: Rivals funziona egregiamente e rende questo titolo, pur restando inevitabilmente mobile nella filosofia alla base, in qualche modo simile agli RTS del passato

Si noti che le unità hanno caratteristiche differenti in termini di velocità di spostamento e di modalità di presidio degli esagoni. Quando due unità si trovano su esagoni adiacenti si daranno battaglia vicendevolmente: alcune riescono ad arrecare danni anche oltre l’esagono più prossimo, mentre altre continuano ad attaccare i bersagli durante il loro moto senza che il giocatore debba indicarli manualmente. In certi casi conviene ragionare in termini di presidio delle zone, collocando le unità sugli esagoni opportuni, piuttosto che di attacco diretto. Bisogna conoscere bene tutte queste meccaniche per poter far rendere il proprio esercito in modo ottimale nei pochi secondi a disposizione in ogni partita.

Meccaniche più facili da capire in gioco che a spiegarsi, all’interno di una struttura imperniata sulla morra cinese con equilibri che rispettano la tradizione di Command & Conquer. Il giocatore che vuole scalare velocemente le classifiche deve padroneggiare bene le contromisure, oltre le meccaniche legate al presidio degli esagoni che abbiamo appena visto. Ciascuna unità è efficace contro un certo tipo di unità e molto debole contro altre. Per esempio, come da tradizione C&C, le unità aeree possono essere attaccate solo da specifiche, e piuttosto rare, unità, come la fanteria dotata di lanciamissili, ma sono rispetto a queste molto fragili.

Ci sono unità di fanteria, veicoli, velivoli e unità tecnologiche, e ciascuna di queste tipologie richiede la creazione di uno specifico edificio per poter essere schierata in battaglia. Tutti equilibri che il giocatore deve ponderare bene nella fase di creazione del mazzo di carte da portare in battaglia. In certi casi potrebbe non convenire frammentare molto l’esercito in termini di tipologie differenti di unità, perché creare un ulteriore edificio richiede tempo e Tiberium supplementari che possono spostare l’equilibrio del match in favore dell’avversario. Allo stesso tempo, nei match più serrati le unità da Laboratorio Tecnologico possono sovvertire l’equilibrio della partita nelle fasi conclusive.

L’esercito GDI si differenzia, inoltre, da quello NOD per caratteristiche delle unità, equilibri e contromisure, al punto che Command & Conquer: Rivals si può considerare come un doppio gioco. I GDI, ad esempio, fanno più fatica a contrastare la fanteria (usate i mech Wolverine per essere più competitivi in questo) mentre i NOD sono dotati di letali unità lanciafiamme che fanno fuori i soldati a piedi del nemico molto velocemente (ma possono poco contro i mezzi corazzati). Questo per farvi capire come il gioco di contromisure di Rivals funzioni egregiamente e renda questo titolo, pur restando inevitabilmente mobile nella filosofia alla base, in qualche modo simile agli RTS del passato.

Proprio le meccaniche RTS classiche conferiscono a Rivals un’aura speciale rispetto agli altri giochi mobile, unitamente all’ottimo comparto tecnico, per quanto le unità rimangano poco definite e il gioco riduca velocemente l’autonomia della batteria dello smartphone.

Rivals ricorda i giochi come Clash Royale non tanto per la presenza delle carte e delle casse premio (peraltro molto accentuata in barba alle ultime decisioni della politica), quanto per le meccaniche di matchmaking e progressione, essendo naturalmente un titolo free-to-play. Questi giochi si caratterizzano per una struttura studiata con molta precisione al fine di rendere appagante l’esperienza per un periodo di tempo limitato per ogni giorno, e scoraggiare invece il giocatore che voglia dedicarsi per molto tempo, a meno che non proceda ad acquisti in-app.

Fondamentalmente, il sistema di matchmaking vi porterà ad affrontare avversari con unità con livello di esperienza basso nelle prime partite quotidiane. Se continuate a giocare, invece, aumenterà il livello di esperienza delle unità dell’avversario a voi associato, fino a rendere impossibile vincere la partita. A meno di non provvedere all’acquisto di casse con carte migliori, o di risorse per potenziare quelle già in possesso: solo in questo modo potrete essere competitivi nella seconda parte della giornata e scalare la progressione velocemente.

Questo perché c’è un sistema di leghe simile a Clash Royale, dove vincere una partita (meglio se si inanellano serie di vittorie consecutive) fa conseguire medaglie, mentre perdere sottrarrà qualche medaglia al computo di medaglie già ottenute. Se si perde molto si può anche retrocedere di lega. Giocare permette di ottenere risorse come carburante, che serve a richiedere altre casse premio gratuitamente, e crediti, utili ad addestrare le unità in possesso. Nelle casse si trovano anche le carte rare, che permettono di sbloccare nuove unità, che possono rivelarsi preziose per differenziare la propria strategia in battaglia. Ovviamente sia i crediti che le casse possono essere acquistati con valuta reale.

Insomma, se queste meccaniche vi danno fastidio lasciate pure perdere Command & Conquer: Rivals, perché da questo punto di vista l’esperienza può essere molto simile a quella di un Clash Royale. Considerate, però, che il sottoscritto ha speso decine di ore di divertente gioco a Rivals senza sborsare un centesimo di euro: è possibile farlo senza che l’esperienza diventi troppo frustrante (a patto di non esagerare con le ore di gioco quotidiane). Se il mobile gaming ha rimodellato l’industria dei videogiochi il “merito” è anche di meccaniche di sprone al gioco e alla competizione come queste e, chi conosce l’ambito, sa bene che sono sfociate anche nel gaming tradizionale (si veda Fifa, tra gli altri).

In fin dei conti, sto adorando Command & Conquer: Rivals perché è immediato da giocare in mobilità e ricorda gli RTS del passato grazie al sistema di morra cinese su cui è basato. A mio modo di vedere le cose, queste prerogative rendono Command & Conquer: Rivals uno dei migliori giochi mobile di sempre. Vi parla un giocatore di vecchia data, grande appassionato dei primi Command & Conquer e di Generals. Allo stesso tempo mi rendo conto di come certe iniziative recenti di Electronic Arts abbiano infastidito i giocatori e che gli equilibri da mobile gaming possono rendere il tutto molto frustrante. Ma, fossi in voi, una chance a Rivals (si scarica in maniera completamente gratuita) la darei…

Chi è più legato al gaming tradizionale si ricordi che EA sta realizzando una versione moderna di Command & Conquer per PC e, personalmente, spero che a questo punto qualche idea di Rivals venga ripresa in quel titolo. Che è stato annunciato anche in seguito alle proteste della community degli appassionati che non ha gradito una transizione verso schemi così smaccatamente mobile per una serie tradizionale come Command & Conquer.

Command & Conquer Rivals può essere scaricato da App Store e da Google Play.

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