Author: Mauro Longo Tom's Hardware
L’Unico Anello di Marco Maggi e Francesco Nepitello è il gioco di ruolo ideale per le fredde notti di pieno inverno. Scopriamo insieme questo titolo ,a pochi giorni dal compleanno di J. R. R. Tolkien, che ci farà immergere nelle lande più familiari (anche se pericolose) della Terra di Mezzo.
La scena è questa: siamo in pieno inverno, avete la serata giusta a disposizione e la giusta compagnia di amici, la vecchia guardia con cui avete passato infinite ore al tavolo a rollare dadi e sconfiggere draghi. Quest’anno vi riunirete dopo tanto tempo, avete una casa a disposizione e addirittura un bel camino di fronte al quale sistemare le sedie.
In questo scenario da sogno, a cosa giocherete? Qual è il gioco “più fantastico” che potete imbastire nelle serate buie e tempestose, mentre fuori dalla finestra i fulmini lampeggiano, i tuoni rimbombano e la pioggia viene giù in gocce pesanti come piombo? E no, non parliamo della Tombola o di Uno…
Un consiglio ponderato, dopo alcune lunghe riflessioni, è il seguente: L’Unico Anello, e si scende nella Terra di Mezzo a comandare. Vediamo subito perché!
Di giochi ambientati nel mondo di Tolkien ne sono stati fatti molteplici, dato che Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit sono pilastri fondamentali del genere fantasy, sia per quanto riguarda la narrativa che, da qualche anno, anche il cinema. E tuttavia, quello che riesce a catturare meglio le atmosfere, le avventure e i temi di questo incredibile worldbuilding e delle storie inventate dal suo autore è senza dubbio L’Unico Anello.
The One Ring della Cubicle 7, è stato realizzato nel 2011 da Marco Maggi e Francesco Nepitello direttamente in inglese, e poi tradotto e distribuito in Italia dalla Giochi Uniti – Stratelibri.
Subito vincitore di diversi premi del settore, oggi L’Unico Anello mantiene ancora le doti e la freschezza di un gioco perfettamente azzeccato e riuscito, con diversi highlight:
“Smaug è stato sconfitto, la Battaglia dei Cinque Eserciti è vinta e Bilbo è tornato alla Contea. La guerra dell’Anello è ancora al di là da venire, per ancora varie generazioni. In questo clima di relativa pace i Popoli Liberi delle Terre Selvagge guardano per la prima volta oltre il confine dei loro territori, stabiliscono rotte commerciali, rinnovano i legami tra le loro culture e portano la prosperità nella regione a nord del Bosco Atro, la Montagna Solitaria e i declivi orientali delle Montagne Nebbiose. Ma molti pericoli sono ancora in agguato, e dalle roccaforti degli Orchi sulle montagne alle oscure e corrotte profondità di Bosco Atro un’oscurità aspetta, preparando i suoi piani, e lentamente estendendo la sua ombra…”
Con L’Unico Anello non si può giocare “qualsiasi cosa nella Terra di Mezzo”, ma le avventure sono incentrate in un periodo e una regione ben precisi della Terra di Mezzo nella Terza Era, ovvero le Terre Selvagge a cinque anni di distanza dai fatti narrati ne Lo Hobbit.
I giocatori possono impersonare esclusivamente eroi di stampo tolkieniano (quindi avventurieri valorosi e positivi), scelti tra le culture tipiche di quel preciso luogo e momento: Nani della Montagna Solitaria, Elfi di Bosco Atro, Hobbit giunti dalla Contea oppure Uomini delle Terre Selvagge (Beorniani, Uomini dei Boschi o abitanti di Valle o Pontelagolungo).
Come nella migliore tradizione, gli eroi dovranno presto unirsi in una Compagnia e insieme affrontare viaggi, combattimenti, pericoli, incontri e situazioni tipiche de Lo Hobbit e de Il Signore degli Anelli.
I manuali successivi a quello base, ormai una decina, ampliano poi il panorama dei territori giocabili, delle culture a disposizione dei giocatori e la cronologia utile, oltre ad aggiungere avventure su avventure, tutte perfettamente in stile con l’opera di Tolkien e spesso ampiamente citazioniste di personaggi, luoghi e mostri che gli amanti della Terra di Mezzo amano e conoscono sicuramente.
Abbiamo ormai capito che L’Unico Anello è un ottimo titolo, ma questo non basta: perché è il migliore per una serata di gioco invernale?
Se la prima sessione ha successo, c’è poi un discreto numero di espansioni da aggiungere ai manuali base per continuare le imprese della vostra compagnia. Pontelagolungo e Gran Burrone, ad esempio, sono moduli che introducono nuove culture giocabili, nuovi mostri e nuovi pericoli, e soprattutto descrivono quelle meravigliose regioni da esplorare.
Tuttavia il consiglio per i primi acquisti successivi va Racconti delle Terre Selvagge, con sette splendidi scenari da giocare, da usare magari in combinazione con il modulo geografico Nel cuore delle Terre Selvagge. Ancora avventure poi in Rovine del Nord, con un’altra serie di splendide imprese ambientate nelle lande del perduto reame di Arnor. Sono poi dedicati giocatori più esperti e appassionati la lunga e tragica campagna L’Oscuramento di Bosco Atro, Il compendio dell’Avventuriero e la raccolta cartografica Viaggi e Mappe.
L’Unico Anello è un perfetto gioco introduttivo per neofiti e casual gamer. La sua atmosfera familiare e le regole molto semplici (ma mai banali) ne fanno il gioco di ruolo perfetto da scoprire e approfondire nelle vacanze, magari accompagnato da torte al miele beorniane, un sorso di cordiale elfico e due tiri di buona erba pipa del Decumano Sud…
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