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5 serie tv che funzionerebbero in versione interattiva

Author: Paolo Armelli Wired

Dopo Bandersnatch, è bello immaginare quali altre serie tv, da Lost a How I Met Your Mother, sarebbero cambiate con l’interattività

Da giorni si parla molto di Black Mirror: Bandersnatch, il primo film interattivo di Netflix ma soprattutto l’ambizioso episodio speciale all’interno dell’universo creato da Charlie Brooker e Annabel Jones. La possibilità data allo spettatore di poter scegliere in quale direzione proseguire la storia, con conseguenze che vanno dal comportamento dei personaggi allo svelamento di scene inedite, è sicuramente qualcosa di intrigante, reso possibile però solo dall’avanzamento tecnologico portato dalle piattaforme di streaming. Ma cosa sarebbe successo se l’interattività fosse stata disponibile anche in passato? Vediamo alcuni titoli che avremmo voluto (o vorremmo anche oggi) in forma interattiva.

1. Dov’è finita Carmen Sandiego?

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Il prossimo 18 gennaio farà il suo debutto su Netflix il reboot della serie animata incentrata su Carmen Sandiego. In origine, si trattava di un cartone animato anni Novanta incentrato su un’abilissima ladra internazionale che si divertiva a rubare monumenti storici e grandi artefatti del passato, in realtà cercando indizi sul proprio passato.

Era una produzione pensata principalmente per fini educativi, perché le varie scene era inframezzate da trivia e quiz sui luoghi che la protagonista visitava oppure sulle epoche storiche a cui appartenevano gli oggetti che sottraeva.

Nella serie originale si impiegava anche una primissima e rudimentale forma di interattività, perché fra uno stacco e l’altro il personaggio virtuale del Capo poneva al giovane pubblico alcuni quesiti, a cui si dava risposta di ritorno dalla pubblicità.

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Ovviamente oggi sarebbe possibile permettere una vera interazione col pubblico, trasformandolo in una vera e propria serie-quiz.

2. Lost

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Con i suoi salti avanti e indietro nel tempo, ma anche con le sue immersioni in realtà parallele, con le sue sei stagioni Lost è stata anch’essa un’ambiziosa e innovativa serie che ha giocato molto sulla non-linearità della narrazione. I naufraghi del volo Oceanic 815 si ritrovano infatti su un’isola deserta (più o meno) e devono fare i conti non solo con i misteri in essa contenuti ma anche con le conseguenze che il loro arrivo lì ha sul percorso della loro vita.

Intrigante è immaginare ora di poter in qualche modo gestire le decisioni di Jack, Kate, Sawyer e gli altri (ma anche gli Altri), al fine di indirizzarli verso un destino oppure un altro. Già intricata di suoi, la serie diventerebbe probabilmente un guazzabuglio se vi si aggiungessero i bivi imposti dagli spettatori, eppure con tutta probabilità si sarebbe arrivati a un finale più soddisfacente di quello effettivamente andato in onda.

3. How I Met Your Mother

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Per nove stagioni gli appassionati di How I Met Your Mother hanno atteso la grande rivelazione: chi è la donna che è alla fine riuscita a sposare Ted Mosby e ha dato la luce i figli a cui l’architetto protagonista racconta tutte le sue vicissitudini di cuore. Lo scioccante ribaltamento finale ha lasciato molti fan con la bocca aperta, anche se altri hanno apprezzato come si sia evitato un finale scontato e si siano in fondo tirato tutte le file di un racconto durato anni.

Basta immaginare ora cosa sarebbe successo se agli spettatori stessi fosse stato chiesto come concludere la serie. Che fine avrebbe fatto la storia fra Ted e Robin? Marshall e Lily avrebbero presto le stesse decisioni? A Barney sarebbe stata risparmiata qualche figuraccia? I finali alternativi in questo modo sarebbero stati moltissimi, ma forse si sarebbe perso anche il senso di un appassionante mistero.

4. Game of Thrones

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Ora che ci stiamo avvicinando settimana dopo settimana all’ultima stagione di Game of Thrones, le ipotesi sulla conclusione delle vicende di Westeros si fanno sempre più numerose. Fra Daenerys, Jon Snow, Cersei ma anche figure apparentemente laterali come Tyrion o Arya: chi salirà sul Trono di spade in conclusione alla grande guerra che vedrà coinvolti anche gli Estranei? Tutto ciò è difficile da dire anche perché la serie tratta dai libri di George RR Martin ci ha abituato a grandissimi e completamente inaspettati colpi di scena. Pensate allora come potrebbe essere avere la facoltà di decidere come andranno le cose.

L’interattività applicata a Game of Thrones nelle scorse stagioni avrebbe significato decidere di svolte cruciali, come le Nozze rosse, la fine di Hodor o la battaglia dei Bastardi. Ora le varie opzioni darebbero a ogni spettatore il suo finale preferito, mettendo finalmente sul trono il personaggio che più ci aggrada. Perché il timore più grande, a questo punto, è che comunque vadano gli ultimi episodi, in un modo o nell’altro troveremo di che lamentarci comunque.

5. You

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Tratta dal romanzo di Caroline Kepnes, la serie disponibile da noi su Netflix You sta polarizzando le opinioni del pubblico: da una parte c’è chi apprezza la palpitante storia d’amore e ossessione che il librario Joe sviluppa nei confronti della giovane Beck, arrivando a infiltrarsi nel suo appartamento e nei suoi social; dall’altra c’è chi trova la storia resa troppo estrema e addirittura troppo parodica nel rappresentare certe intrusioni nella privacy e certe efferatezze. In sostanza però questa produzione rappresenta alcuni spaccati molto significativi di cosa significa esporsi al pubblico attraverso le nuove tecnologie.

Ecco allora che una versione interattiva di una serie come questa si presterebbe a molte variabili: si potrebbe ad esempio scegliere quali mail di Beck leggere, cosa scrivere nei messaggi da inviarle, o addirittura (come in certi videogiochi mystery), cercare indizi e segnali che lei dissemina in giro. Questo aumenterebbe certo l’immedesimazione nella mente malata del protagonista Joe, ma fornirebbe anche un’esperienza di visione alquanto nuova e profonda.

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