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Come ottenere indietro i soldi se hai fatto acquisti da Mercatone Uno

Author: Andrea Pitozzi Wired

Adiconsum ha messo a punto una guida per indicare passo passo come devono comportarsi coloro che hanno sottoscritto dei contratti con la catena fallita. Ecco le istruzioni caso per caso

Quartier generale di Mercatone Uno a Cesano Maderno, Milano (Photo by Mairo Cinquetti/NurPhoto via Getty Images)

Il fallimento di Mercatone Uno è stato, il mese scorso, una doccia gelata per tutti i dipendenti, che ora potranno accedere alla cassa integrazione fino alla fine del 2019. Ma ci sono conseguenze anche per i clienti che hanno in corso un ordine di acquisto o che hanno già versato un acconto sui prodotti venduti dall’azienda e che probabilmente non riceveranno mai.

Per spiegare a queste persone come devono comportarsi per ottenere la merce o il risarcimento di quanto versato, l’associazione italiana difesa consumatori e ambiente (Adiconsum) ha creato una guida esplicitamente dedicata al caso dell’azienda di Imola.

 Secondo le stime, in questa situazione potrebbero esserci all’incirca 20mila consumatori, per un totale di quasi 4 milioni di euro tra acconti, finanziamenti e rate versate.

Un ruolo fondamentale in questa fase spetta ai curatori fallimentari, che dovranno decidere le modalità per portare a termine i contratti già stipulati oppure se far decadere i contratti sospesi per via del fallimento. In base alle modalità di pagamento scelte tra finanziamento, pagamento con carta di credito o domanda di insinuazione al passivo, l’associazione ha anche identificato diverse procedure.

Nel caso del pagamento con finanziamento, per esempio, i clienti possono chiedere il rimborso dell’anticipo o delle spese direttamente alla finanziaria. Nel caso specifico, però, si deve aspettare il parere del curatore fallimentare per intervenire sui contratti. Adiconsum ha deciso di chiedere al giudice delegato un termine di 60 giorni entro cui il curatore dovrà decidere sulla consegna dei mobili o sullo scioglimento del contratto. Nel secondo caso, passati i 60 giorni, i clienti potranno chiedere il rimborso alla finanziaria.

Chi ha pagato con carta di credito, invece, dovrà procedere alla richiesta di restituzione delle somme versate tramite la procedura “Charge Back” direttamente alla propria banca o alla società che gestisce la carta.

Nel caso in cui le somme non venissero restituite, i clienti dovranno fare domanda di ammissione al passivo entro il 20 settembre prossimo, e il 22 ottobre il giudice dovrà stabilire se accogliere o meno tali domande in base alle verifiche effettuate. Tutte le segnalazioni per accedere a una delle modalità di azione possono essere inviate all’assistenza consumatori di Adiconsum entro il prossimo 31 luglio.

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