Author: Alice Pace Wired
Nel 2017 è stato il turno di Oumuamua, l’asteroide diventato celebre (non solo) per la sua forma di sigaro ma soprattutto per essere il primo oggetto interstellare la cui rotta bucava letteralmente i piani orbitali dei pianeti del sistema solare, per poi proiettarsi di nuovo nello spazio profondo.
Alcuni giorni fa, il 12 ottobre, abbiamo immortalato grazie al telescopio spaziale Hubble il nostro secondo visitatore interstellare: è la cometa 2I/Borisov (dove I sta proprio per interstellare e 2 per secondo). Il nostro ospite, col suo cuore ghiacciato e avvolto in un fitto alone di polveri, si sta avvicinando a noi e il 7 dicembre raggiungerà la minima distanza col Sole: 300 milioni di chilometri, quindi non poco, ma sufficienti a poterla osservare col telescopio anche da Terra. Nell’attesa, ecco in un video le spettacolari immagini di Hubble e la ricostruzione virtuale degli scienziati della Nasa.
(Credit video: NASA’s Goddard Space Flight. Center Paul R. Morris (USRA): Lead Producer. Music Credits: “Solar Pilgrims” by Francois Vey [ SACEM ] Universal Production Music)
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