Author: Le news di Hardware Upgrade
La storia è davvero ricca di eventi più o meno simbolici, che hanno poi condizionato lo svolgersi di eventi futuri. Uno di questi è il viaggio del Mayflower, un galeone a 3 alberi salpato il 6 settembre 1620 da Plymouth (Inghilterra), attraccato poi a Cape Cod (Massachussetts) due mesi dopo, l’11 novembre. A bordo 102 persone, fra cui i primi padri pellegrini (l’evento è famoso per questo) che in qualche modo scappavano dai diverbi inter-religiosi di quegli anni ma anche quelli che oggi definiremmo con superficialità migranti economici.
“Mayflower” è un nome entrato nell’immaginario comune preso ad esempio, di successo, da parte di chi decide di mollare tutto e rifarsi una vita altrove. Emerge in questi giorni l’esistenza di un nuovo Mayflower, a cui si aggiunge un modernissimo Autonomous, chiamato a celebrare i 400 anni dell’impresa originale. Partenza da Plymouth il 6 settembre 2020, arrivo a Cape Cod, seguendo a grandi linee la stessa rotta.
L’imbarcazione però sarà completamente diversa. Sarà infatti un trimarano a guida autonoma, alimentata da celle solari e priva di equipaggio. Dietro al progetto numerose aziende e diverse intenzioni. Un nome su tutti è IBM, che metterà a disposizione diverse postazioni di supporto a terra, più un sistema AI per evitare collisioni, affrontare situazioni meteo difficili e altro ancora.
Uno dei primi render del progetto
Un render più recente, con doppia vela
Sappiamo per ora che il trimarano potrà scegliere in autonomia la rotta proprio in base ai sistemi AI, coadiuvati dalla strumentazione di bordo che prevede LIDAR (Light detecting and ranging), RADAR (Radio detecting and ranging), GPS, videocamere e supporto tramite telefonia satellitare qualora ci fossero problemi di difficile soluzione. Per ora sono stati raccolti e analizzati dati di qualche centinaio di navi che percorrono regolarmente quella rotta, materiale da dare in pasto alla AI per capire come affrontare le possibili problematiche.
Per quanto sappiamo ora, Mayflower Autonomous Ship (MAS) sarà lunga circa 32 metri e pesante 26 tonnellate, adotterà 2 vele ma sarà anche provvista di numerose strumentazioni scientifiche, non coinvolte nella definizione della rotta. La barca sarà infatti una vera e propria piattaforma scientifica: la Plymouth University, in collaborazione con altri enti, studierà il livello di inquinamento di acqua e aria e l’effettiva resa delle fonti di energia alternative, costituendo una vera e propria palestra sul campo per studenti e scienziati in genere.
Quanto ci impiegherà, in base alla stime, qualora riuscisse nell’impresa? La fonte è molto generica, rimandando la decisione agli scienziati. Nella migliore delle ipotesi 10 giorni (considerando la velocità di 15 nodi dichiarata, ci sembra molto ottimistica), ma anche 10 mesi qualora gli studiosi decidessero di prendersi tutto il tempo necessario per le analisi. Insomma, nessuna fretta, ma la voglia di riuscire nell’impresa simbolica, a cui si potrà unire anche un grosso contributo alla scienza. Non resta che attendere il 6 settembre del prossimo anno.
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