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[Recensione] MSI Optix MPG341CQR: tutto quello che serve al giocatore

Author: GAMEmag – Videogames

MSI Optix MPG341CQR è un monitor destinato ai videogiocatori con caratteristiche molto particolari. Unisce, infatti, un aspect ratio di 21:9, la risoluzione di 3440×1440 pixel, un pannello curvo di tipo VA e soprattutto il refresh rate di 144 Hz con tempo di risposta di un solo millisecondo. Parliamo di una souluzione da 34 pollici che offre un’esperienza di gioco notevole, combinando fedeltà cromatica, reattività e qualità visiva senza compromissioni di tipo tearing e stuttering grazie al supporto FreeSync 2. Il tutto attraverso un pannello ampio e avvolgente, capace di garantire un buon livello di immersione nell’esperienza di gioco.

Per i giocatori appassionati di intense esperienze multiplayer competitive è più importante tutto quanto inerente refresh rate, tempi di risposta e FreeSync 2. La frequenza del segnale va da 48 a 144 Hz in senso verticale, il che può comportare qualche leggero difetto nella resa delle immagini quando il gioco gira a un frame rate inferiore ai 48 fps. Allo stesso tempo parliamo di un monitor rilevato dai driver NVIDIA come “Compatibile G-Sync” e questo vuol dire che la tecnologia di sincronizzazione adattativa è disponibile anche con le schede video GeForce.

NVIDIA ha annunciato all’inizio dell’anno l’intenzione di estendere il supporto alla sua tecnologia di sincronizzazione del refresh rate del monitor al frame rate erogato dalla scheda video anche ai monitor FreeSync. Sebbene MSI Optix MPG341CQR non sia presente nella lista ufficiale dei monitor che godono di questo supporto viene rivelato come “Compatibile G-Sync” nel pannello di controllo NVIDIA. Basta spuntare la voce “Abilitare le impostazioni per il modello di schermo selezionato” nel menù “Imposta G-Sync” perché la sincronizzazione del refresh rate funzioni. L’abbiamo provata con la demo del pendolo di NVIDIA e con Far Cry 5 e Call of Duty: Modern Warfare e il monitor mostra un funzionamento praticamente del tutto speculare a un monitor G-Sync nativo.

Tramite il supporto FreeSync 2, MSI Optix MPG341CQR mette a disposizione la tecnologia di riduzione dell’offuscamento, ovvero l’anti-motion blur che dovrebbe rendere i bordi delle figure più netti e puliti anche in caso di immagini in rapido movimento. Può rivelarsi una funzione utile per il giocatore che ama precisione visiva, ma non sempre consigliabile perché la sua abilitazione comporterà la disattivazione automatica della sincronizzazione adattiva.

Non convincente allo stesso livello il supporto HDR, con il monitor che vanta certificazione HDR400. Da una parte fatica ad arrivare alla luminosità di 400 nit dichiarata da data sheet ufficiale, mentre l’assenza di funzionalità di local dimming rendono l’HDR molto poco efficace. Non è praticamente possibile distinguere se HDR è attivato o meno a occhio nudo, mentre tramite comparativa di screenshot è a malapena riscontrabile.


HDR off


HDR on

Il pannello di MPG341CQR è di ottima qualità per quanto riguarda la resa dei colori, comprendo completamente lo spazio colore Adobe sRGB e una buona parte di DCI-P3, con buone prestazioni in tal senso anche con HDR abilitato. È molto interessante in tempi di risposta, di fedeltà cromatica anche agli angoli di visione laterali e di rapporto di contrasto. Rispetto al 3000:1 dichiarato da MSI abbiamo rilevato valori leggermente inferiori ma comunque soddisfacenti, il che è molto importante in termini di resa dei colori più vividi e degli ambienti di gioco più scuri. In termini di rapporto di contrasto e di tempo di risposta, il pannello offerto da MSI su questo monitor è superiore rispetto a molti altri pannelli VA, normalmente più carenti in questi aspetti.

MSI Optix MPG341CQR è interessante anche dal punto di vista della dotazione di connessioni I/O. Abbiamo due porte HDMI, una DisplayPort e una USB-C in grado di ricevere segnale video in input. Questa porta è in grado anche di fornire alimentazione fino a 5 V/3 A, pur non essendo in grado di farlo insieme alla trasmissione del segnale video. Non supporta la funzione di trasmissione dati. Per quanto riguarda le USB, abbiamo una porta upstream USB3.1 Gen1 tipo B adatta al cavo di tipo upstream USB e tre porte USB3.1 Gen1 tipo A, delle quali una supporta la funzione Quick Charger fino a 18 W. Su uno dei lati, inoltre, il monitor presenta dei jack per la connessione di cuffie e microfono: perché funzionino è necessario collegare il cavo a Y presente nella confezione al PC e al monitor.

La porta USB upstream serve per inoltrare dati dal monitor al PC e, fondamentalmente, per gestire il software MSI Gaming OSD, che rimpiazza l’OSD fisico sul monitor, e la telecamera integrata nella scocca del monitor. Si tratta di una webcam 720p collocata nella parte inferiore della scocca.

L’OSD attivabile tramite il “Tasto NAVI” nella parte posteriore della scocca è decisamente intuitivo e facile da navigare. Gli utenti hanno a disposizione vari preset, che offrono una combinazione di impostazioni di luminosità e contrasto, insieme a funzionalità come “Visione notturna” e “Assistenza Schermo”. Quest’ultima, ad esempio, permette di visualizzare un mirino al centro dello schermo, che può aiutare con i giochi di tipo sparatutto in prima persona. Sempre per questi ultimi può rivelarsi comoda la “Visione notturna”, che si attiva automaticamente anche abilitando il profilo “FPS”. Questa modifica diminuisce il contrasto in modo da permettere al giocatore di scorgere i dettagli anche in caso di ambienti di gioco particolarmente bui. Da questo punto di vista, il rapporto di contrasto particolarmente elevato tipico della tecnologia VA è un vantaggio per i giocatori, perché si hanno più margini per abbassarlo quando occorre, come nel caso della modalità “Visione notturna”.

Il software MSI Gaming OSD permette di regolare tutte queste impostazioni dal PC invece che tramite il “Tasto NAVI”, rendendo il tutto ancora più immediato. Inoltre, offre una prospettiva chiara su come sono regolati i vari profili in termini di luminosità, contrasto, nitidezza, tempo di risposta e altro ancora.

Tramite il software si può regolare anche l’illuminazione RGB, con le luci frontali che possono trasmettere informazioni cambiando colore rispetto alla temperatura esterna e alle condizioni metereologiche. Nel primo caso le cinque spie indicano (da sinistra verso destra) la temperatura prevista per le tre ore successive, tra le 4 e le 6 ore, tra le 7 e le 9 ore, tra le 10 e le 12 e tra le 13 e 15. Più bassa è la temperatura e più il colore della spia tenderà verso il blu, più è alta e più tenderà verso il rosso. Le spie, quando impostate in modalità meteo, invece, indicano le previsioni del tempo fra sereno (giallo), nuvoloso (azzuro) e precipitazioni (viola). Ovviamente, perché il servizio funzioni è necessaria la connessione a internet.

In più c’è il riconoscimento facciale che si può configurare in modo tale da abilitare un determinato profilo non appena un certo utente si piazza davanti alla webcam. Inoltre, il software offre funzioni di multitasking con la possibilità di suddividere la schermata in aree e vincolare a ciascuna di esse una data finestra, come il browser, uPlay o il gioco.

Scala di grigi e curva di gamma


RGB Out of the box


RGB Calibrato

Il bilanciamento delle componenti RGB appare piuttosto buono già con impostazioni di default (profilo utente e impostazioni di fabbrica) con solamente le componenti rossa e blu che si discostano in maniera solo debolmente percepibile rispetto alla quantità di verde. Si parte quindi da una condizione che nella stragrande maggioranza dei casi non va a influire nella visione di contenuti, statici o dinamici, per un utilizzo generico. Procedendo con la calibrazione si ottiene un comportamento pressoché ottimo, con solamente qualche incertezza sulle bassissime luci dove però la predominanza di una delle componenti è di fatto non percepibile all’occhio.


Gamma Out of the box


Gamma Calibrato

La rilevazione della scala di grigi ci permette di riscontrare una curva di gamma ben aderente alla curva di riferimento calcolata su gamma standard 2.2. Ne consegue una corretta riproduzione di basse luci, mezzi toni e alte luci, sia con impostazioni di fabbrica, sia a valle del processo di calibrazione. Il rapporto di contrasto riscontrato con regolazioni di fabbrica è di 2086:1, molto buono. Le operazioni di calibrazione per cercare di ottenere un bilanciamento del bianco il più equilibrato possibile ci hanno portato a regolare il selettore del contrasto (che tuttavia va ad operare solo sulle alte luci) su un valore differente rispetto allo standard, fattore che ha portato ad una leggera riduzione della luminanza massima e di conseguenza ha ridotto il valore del contrasto intra-frame a 1466:1.

Triangolo di gamut e fedeltà cromatica


Gamut Out of the box


Gamut Calibrato

L’analisi al colorimetro ci restituisce un gamut più ampio del riferimento REC BT-709, che tuttavia non è in grado di arrivare a coprire il triangolo esteso DCI-P3. Con impostazioni di fabbrica vediamo che il punto di bianco è solo lievemente spostato verso tinte magenta (diretta conseguenza di ciò che abbiamo visto con il grafico del bilanciamento del bianco dove si riscontrava una leggera predominanza di rosso e blu). Le operazioni di calibrazione riportano il bianco in target e avvicinano anche i complementari ai parametri di riferimento. Approfondiamo meglio di seguito l’analisi della fedeltà cromatica.


DeltaE Out of the box


DeltaE Calibrato

Continuamo a confermare il buon comportamento di questo monitor già ad impostazioni di fabbrica, con un DeltaE medio di 2,16 e con la maggior parte dei campioni che si colloca ampiamente sotto DeltaE 3. Dopo la calibrazione il comportamento arriva a sfiorare l’eccellenza, con un DeltaE medio di 1,47 e tutti i campioni che restano al di sotto, o lambiscono solo di poco, il valore di DeltaE 2. Per un monitor che non ha velleità realmente professionali, si tratta di una prestazione indubbiamente di rilievo.

Conclusioni

In definitiva, MSI Optix MPG341CQR mette a disposizione delle caratteristiche pressoché uniche, visto che il refresh rate a 144 Hz in abbinamento all’aspect ratio 21:9 è difficilmente riscontrabile in altre soluzioni messe a disposizione da produttori concorrenti. Gli è molto simile LG 34GK950F, pur con il pannello IPS e con rapporto di contrasto inferiore (1000:1). Soddisfacente anche la resa cromatica, anche agli angoli di visione importanti, in un pannello che si caratterizza comunque per un tempo di risposta particolarmente basso. L’OSD è facile da usare ed efficace, con la possibilità tra le altre cose di visualizzare a schermo il frame rate (con sincronizzazione del refresh rate attivata). L’HDR, invece, è piuttosto deludente, così come è molto alto il prezzo.

Per l’HDR bisogna puntualizzare come le specifiche a cui aderisce questo monitor, all’interno della certificazione HDR400, non siano particolarmente stringenti. In altri termini, è facile che un monitor rientri nelle specifiche HDR400 anche senza particolari comportamenti di rilievo in questo campo, mentre per le altre certificazioni sono necessarie specifiche minime più alte in termini di luminanza, ampiezza del gamut di colori visualizzati, livello del nero e local dimming.

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