Author: Le news di Hardware Upgrade
La capsula Crew Dragon è ufficialmente riuscita a partire dal Kennedy Space Center in Florida dopo il primo rinvio dei giorni scorsi. Un lancio che era stato messo in discussione da alcune situazioni avverse del meteo con l’arrivo addirittura di un uragano. Un successo per NASA, SpaceX e Elon Musk che possono far tornare a volare “gli Stati Uniti da suolo statunitense”.
Come scritto sopra, dopo il rinvio dei giorni scorsi a causa del maltempo, SpaceX Crew Dragon è finalmente decollata. Il lancio è avvenuto come previsto da Cape Canaveral dove in passato venivano lanciati i razzi delle missioni Apollo. Si trattava di un lancio fondamentale non solo per SpaceX ma anche per la NASA e per l’amministrazione Trump.
Dopo una preparazione durata ore, con momenti scadenzati in maniera meticolosa, i due astronauti, Robert Behnken e Douglas Hurley, saliti a bordo della navicella spaziale americana diretti verso la ISS (Stazione Spaziale Internazionale) dove arriveranno il 31 Maggio 2020. A circa 9 minuti dalla partenza invece è atterrato correttamente sulla piattaforma-drone OCISLY (Of Course I Still Love You) il primo stadio del razzo dimostrando ancora una volta la possibilità di riutilizzo.
Era il lontano l’8 Luglio 2011 quando venne lanciato lo Space Shuttle Endeavour, l’ultimo volo spaziale targato USA da suolo statunitense. Era la venticinquesima missione nello spazio per gli Stati Uniti d’America e ora dopo 9 anni da quel lancio grazie ad un privato, Elon Musk, la NASA torna con la missione Demo-2. Ora la dipendenza dai voli spaziali russi sarà ridotta permettendo di evitare “veti politici” e potenzialmente risparmiare soldi. In passato sono stati spesi 4 miliardi di dollari per questi “passaggi”.
In questo caso il lancio è avvenuto con una diretta sul canale istituzionale per i lanci diretti alla ISS ossia quello della NASA su YouTube o Ustream. SpaceX, come proprietaria e operatrice della capsula Crew Dragon, ha pubblicato anche una diretta sul suo canale YouTube. Su Twitter invece è stato #LaunchAmerica l’hashtag con cui la NASA ha invitato gli utenti a seguire la missione spaziale e con cui gli utenti hanno potuto commentare live il tutto.
Ricordiamo che SpaceX Crew Dragon non raggiungerà subito l’ISS ma compirà alcune orbite che permetteranno il corretto posizionamento e per raggiungere la stessa velocità orbitale. Il docking avverrà in maniera automatica anche se ci sarà un test a circa 150 metri per manovre in manuale. Alla fine della missione, gli astronauti potranno tornare a Terra con un ammaraggio nell’Oceano Atlantico.
Il lancio di SpaceX Crew Dragon è un passo importante per il presente ma soprattutto per il futuro. Musk non si fermerà qui e continuerà a lavorare in modo continuo sui suoi Falcon Heavy e Starship. Il prossimo passo sono la Luna e Marte ma la sfida è ancora agli inizi.
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