Author: Le news di Hardware Upgrade
Un percorso che è solo all’inizio quello della realizzazione, nella versione definitiva, di Starship di SpaceX. Ma, come spesso capita, è necessario fare un passo alla volta ed è questo il processo al quale stiamo assistendo a Boca Chica in Texas dove oggi SpaceX Starship SN8 avrebbe dovuto compiere il suo primo salto oltre i 150 metri, fino a quota 12,5 km. Un passaggio obbligato quando gli obiettivi sono la Luna e Marte.
Rispetto ai precedenti salti da 150 metri di SN5 e Starship SN6, avvenuti negli scorsi mesi, il compito di SpaceX Starship SN8 era decisamente più complesso perché oltre dover andare più in alto, le operazioni da compiere correttamente erano un numero maggiore. Tra queste anche un atterraggio spettacolare con una traiettoria inclinata. Non a caso Elon Musk ha scritto nelle scorse ore che le possibilità di successo erano solo di 1/3.
Le prove dei flap in un time lapse di cinque minuti (fonte).
Ricordiamo che SpaceX Starship SN8 ha nuove superfici aerodinamiche mobili (flap in alto e nella zona inferiore) che non erano presenti in passato. Inoltre per la prima volta sono presenti tre motori Raptor anziché solamente uno delle versioni precedenti. Queste modifiche hanno aggiunto una serie di incognite alla prova. Anche la stessa SpaceX ha descritto nella pagina dedicata quali erano gli obiettivi principali di questo salto e in particolare la fase di atterraggio dove il prototipo avrebbe dovuto incontrare le maggiori difficoltà (ancora più di quelle a cui ci hanno abituato i primi stadi dei Falcon 9).
Dopo una serie di rinvii dovuti a problemi tecnici durante gli static fire e un rinvio anche nella giornata di oggi quando lo streaming è stato rinviato a partire dalle 13.00 (ora italiana), alle 15.00, alle 17.00 e poi finalmente il test è iniziato quando ormai era notte in Italia, intorno alle 23.30. Nelle ore precedenti c’era stata una conferma indiretta da parte di Elon Musk durante un’intervista al WSJ mentre intorno alle 22.30 (ora italiana) è stato caricato il propellente mentre alle 23.20 c’è stato il venting (sfiato) dell’ossigeno.
L’attesa degli spettatori purtroppo però non è stata ripagata con un test vero e proprio in quanto quando ormai era finito il conto alla rovescia, SpaceX Starship SN8 ha spento i motori Raptor. La problematica precisa non è ancora stata resa nota nel momento in cui scriviamo. Le prime ipotesi farebbero pensare a un qualche parametro fuori dai limiti con il computer che ha “tagliato” l’accensione per evitare problemi. Questo permetterà di riprovare forse già nella giornata di domani sempre con SN8, anche se Starship SN9 è già pronta per un successivo test in tempi brevi, nel caso fosse necessario.
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