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La Stirpe della Gru, la recensione del romanzo di Joan He

Author: Imma Antonella Marzovilli Tom's Hardware

La Stirpe della Gru è un romanzo young adult di genere fantasy edito in Italia da Mondadori. L’autrice del libro è Joan He, scrittrice di origini cinesi che porta nel suo romanzo le ambientazioni e le atmosfere della terra dei suoi avi. Nata e cresciuta a Philadelphia, He ha studiato psicologia e storia cinese all’università della Pensilvania e La Stirpe della Gru (Descendant of the Crane in lingua originale) segna il suo debutto nel mondo della narrativa per ragazzi. In Italia questa opera prima viene pubblicata da Mondadori nella sua collana Fantastica, in cui vengono presentate storie fantasy di grande fascino come The Gentleman Bastard Sequence, La Trilogia di Nona Grey o Il Ciclo delle Falci.

Ma, La Stirpe della Gru non è un semplice romanzo adatto agli adolescenti, poiché mette in luce tematiche e atmosfere ricercate, che possono coinvolgere anche il lettore meno avvezzo al genere fantasy. Per questo motivo, approfondiamo insieme gli aspetti salienti di questo romanzo assolutamente da non perdere.

La Stirpe della Gru: La storia di Hesina

La Stirpe della Gru racconta la storia di Hesina, la giovane principessa di Yan che, dopo la morte di suo padre, si trova a dover prendere in mano le redini del suo regno, difficile da governare per molte divisioni interne, intrighi di palazzo e l’ombra minacciosa di una sanguinosa guerra che potrebbe iniziare. A questa difficoltà iniziale, si aggiungono anche i sospetti di Hesina sulla morte del padre, avvenuta in circostanze misteriose. La novella regina, infatti, è convinta che l’amato padre sia stato assassinato da qualcuno molto vicino alla “corona”, qualcuno che brama di prendere il potere sul suo regno. Di chi sospettare, però, quando l’intera corte è assoggettata a questi giochi di potere?

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Hesina si ritroverà sola a combattere contro lo stesso sistema che è chiamata a governare e per lei e i suoi pochi alleati sarà molto complicato riuscire a trovare il filo della matassa. Un gomitolo imbrigliato che riuscirà a diventare ancora più complesso da sciogliere quando la principessa deciderà di rivolgersi a una veggente, dimenticando per un momento che nel suo regno qualsiasi tipo di magia e severamente vietata. Si macchia, quindi, di un reato punibile con la morte, mossa da un bene più grande, la volontà di fare giustizia. Seguendo i consigli della veggente, Hesina stringerà un’alleanza con un uomo di dubbia morale, un criminale di nome Akira che, stando a quanto detto dalla maga, la aiuterà a risolvere il caso e portare la giustizia sul regno di Yan, rischiando, però di pagare un prezzo molto alto.

Tanti personaggi, un’unica storia

Hesina non è totalmente abbandonata a se stessa nella ricerca di giustizia, i suoi numerosi fratelli (alcuni adottati, altri naturali e un fratellastro nato da una relazione extraconiugale del padre) cercheranno di aiutarla e di tirarla fuori dai guai in più di un’occasione, rimanendo, però, sempre personaggi secondari. I fratelli di Hesina si vanno a incastrare in un sistema di personaggi molto complesso e articolato, che renderà la storia raccontata da Joan He ben strutturata e ricca di particolari importanti.

La voce e lo stile di Joan He sono vivaci e convincenti. La maggior parte dei suoi personaggi è perfettamente caratterizzata, è solida e viva. Hesina, come protagonista, colpisce particolarmente per la sua combinazione di innocenza e conoscenza, sebbene alcuni dei personaggi secondari, in particolare un ministro antagonista, non si trasformino in personaggi a tutto tondo e del tutto credibili. Ci sono azione e intrighi che rendono il romanzo convincente, anche se sono presenti alcune illogicità di fondo come, ad esempio, il fatto che Hesina sia molto libera di prendere decisioni, non rispettando le etichette proprie di una famiglia nobiliare. 

Tutto sommato, però, il sistema dei personaggi è strutturato in maniera complessa e intrigante, nessuno è ciò che sembra, nemmeno la protagonista Hesina. Questo espediente rende la storia ancora più coinvolgente, perché riesce a far empatizzare il lettore con la materia raccontata e con i personaggi che, capitolo dopo capitolo, vengono presentati.

La storia, inoltre, è raccontata in terza persona ma, la prospettiva attraverso cui viviamo la trama funziona in modo simile a una narrazione in prima persona. Hesina è al centro della narrazione e vediamo solo ciò che vede lei. Trovare la verità sulla morte di suo padre è per lei la spinta principale all’azione, è così concentrata sulla risoluzione di questo mistero che ignora molto altro di ciò che sta accadendo intorno a lei. Tradimenti, segreti, storia, disperazione e dolore sono gli ingredienti essenziali di questo romanzo potentissimo che vi lascerà sicuramente senza fiato. 

Conclusioni

Il romanzo è molto coinvolgente per le ambientazioni, la caratterizzazione dei personaggi e i temi trattati. Questi ultimi mettono davanti ai lettori più giovani le difficoltà di avere sulle spalle le responsabilità che, da un momento all’altro, possono cambiare del tutto la vita. La giovane principessa Hesina di Yan si ritrova a dover guidare un regno disgregato, affrontando difficili enigmi diplomatici e non solo. Le difficoltà di un’età problematica come l’adolescenza e l’impegno di rivestire una carica pubblica, porteranno i lettori a dover fare i conti con la realtà quotidiana, soprattutto derivata dalla perdita di un genitore. Non un semplice young adult, La Stirpe della Gru racconta un’esperienza senza precedenti, una storia complessa e originale.

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La scrittura coinvolgente e sinuosa di Joan He rende, poi, il lavoro del lettore molto semplice, permettendogli di entrare totalmente nella narrazione che, pagina dopo pagina, diviene sempre più coinvolgente e ricca di particolari. Il romanzo, poi, rispecchia tutti  canoni del genere fantasy, piacevolmente accompagnato dalla narrazione ad hoc di intrighi politici e di corte. Insomma, La Stirpe della Gru è un romanzo fresco, giovane e forte, poiché retto su una scrittura ben strutturata e una narrazione quasi perfetta.

Il romanzo di Joan He è, inoltre uno specchio dei nostri tempi, tutti si possono riconoscere nei personaggi che prendono vita tra le pagine del libro, perché raccontano un po’ di noi, di quello che viviamo quotidianamente, dei conti che dobbiamo fare, tutti i giorni, con la realtà, spesso cattiva e disinteressata, antagonista di una vita che deve ancora essere del tutto scritta.

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