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Già in produzione il prossimo SoC Apple M2 ARM destinato ai nuovi Mac

Author: Michele Nasi IlSoftware.it

Già in produzione il prossimo SoC Apple M2 ARM destinato ai nuovi Mac

Il successore del fortunato chip M1 è già in produzione: alcune indiscrezioni sulle sue principali caratteristiche.

Secondo fonti vicine ad Apple il nuovo SoC Apple M2, successore del fortunato chip M1 utilizzato sui nuovi Mac Mini, MacBook Air e MacBook Pro (Apple Silicon: perché il nuovo chip M1 è così veloce?), sarebbe già entrato nella fase di produzione di massa e le prime unità potrebbero iniziare ad arrivare a luglio. Se le indiscrezioni venissero confermate, l’arrivo del SoC M2 potrebbe segnare la presentazione della futura gamma di prodotti Apple ancora prima di quanto inizialmente previsto.

Si tratterebbe di un processore 5nm+ realizzato da TSMC in versione migliorata sia in termini di efficienza che di prestazioni. La base del SoC Apple M2 resta ovviamente l’architettura ARM ampiamente “personalizzata” dagli ingegneri della Mela.

Dal SoC M2 è lecito aspettarsi una maggiore efficienza nel rapporto prestazioni per watt proprio grazie al passaggio al processo 5nm+ di TSMC. Quasi sicuramente si assisterà anche a un aumento delle prestazioni in single core.

Per quanto riguarda il numero di core della CPU, si dice che il nuovo SoC M2 sarà dotato di un processore a 12 core suddivisi in due cluster: il primo da 8 core ad alte prestazioni e il secondo da 4 core ad alta efficienza.
Se quest’impostazione dovesse essere confermata, il miglioramento prestazionale in multithreading risulterebbe molto marcato rispetto al chip M1 che integra una CPU a 8 core, divisa in 4 core ad alte prestazioni e 4 core ad alta efficienza.Sulla GPU e sull’unità neurale (NPU) non si hanno al momento dettagli ma i passi in avanti in termini di potenza ed efficienza sono scontati. Sarà anche interessante vedere quali miglioramenti verranno introdotti sul versante della tecnologia di interconnessione.
Nel corso del 2022 Apple inizierà a utilizzare il processo a 3 nm nei suoi SoC: la scelta è in accordo con la strategia dell’azienda di ridurre il nodo di produzione ogni due anni.

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