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Senua’s Saga: Hellblade 2: Ninja Theory starebbe usando un software basato sull’IA per il doppiaggio

Stando a un nuovo resoconto di Good Luck Have Fun, diversi studi di sviluppo tripla A starebbero utilizzando un software basato sull’intelligenza artificiale per il doppiaggio dei loro personaggi, tra i quali Ninja Theory con il suo attesissimo Senua’s Saga: Hellblade 2.

Il software in questione si chiama Altered AI e contiene una vasta libreria di performance vocali, incluse quelle di circa venti attori professionisti. Naturalmente gli attori, intesi come categoria, non sono contenti della situazione, perché temono una perdita di valore del loro lavoro. Da notare che Altered AI è già stato utilizzato da Neon Giant per il recente The Ascent.

Il resoconto non nomina altri studi di sviluppo ma è bastato fare il nome di Ninja Theory per mettere tutti gli attenti. Stando a quanto raccontato, lo studio Xbox e Altered, la compagnia che sviluppa Altered AI, hanno stretto un accordo di collaborazione, i cui termini non sono attualmente conosciuti.

Stando a Ioannis Agiomyrgiannakis, il CEO di Altered, per ora il suo software viene utilizzato soprattutto per realizzare prototipi. Comunque sia, secondo lui Altered AI rappresenterà per i doppiaggi ciò che YouTube ha rappresentato per i video.

Agiomyrgiannakis: “Quando hai un dialogo lo immagini in un certo modo. Ma quando dai il dialogo ai doppiatori, il risultato spesso non è dinamico come lo avresti voluto. Noi forniamo un passaggio intermedio dove si può realizzare un prototipo del dialogo e avere un riferimento prima di andare in studio.”

Quindi allo stato attuale Altered AI non sarebbe in grado di prendere completamente il posto dei doppiatori.

Questi ultimi non hanno comunque preso bene la novità. Qualcuno ha provato a far notare che si tratta di un’ottima opportunità per gli studi indipendenti, che di solito non possono permettersi di doppiare i loro giochi, ma Ashly Burch, sentita nella serie Horizon, e Yuri Lowenthal, sentito in Marvel’s Spider-Man, hanno risposto che ci sono dei contratti specifici pensati per gli sviluppatori indipendenti, in modo che possano accedere a dei doppiatori professionisti senza svenarsi.

La paura degli attori è sostanzialmente quella che questi software vengano utilizzati per sfruttare il loro lavoro, come sottolineato da Lowenthal: “Conosco un’attrice che ha fatto molte catture delle sue performance e della sua voce e che si è ritrovata le sue movenze specifiche in un gioco a cui non ha mai lavorato. Si tratta di un precedente pericoloso che è già accaduto e io voglio avviare un dialogo con le compagnie che lavorano sull’intelligenza artificiale per parlare di come si possano proteggere gli attori e l’ecosistema dei narratori.”

Author: Multiplayer.it

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