Author: MondoLavoro
Bonus 600 euro Inps per liberi professionisti e partite Iva anche per il mese di aprile. Di sicuro è una buona notizia per chi, a causa dell’emergenza sanitaria dettata dal Coronavirus, negli ultimi mesi ha visto ridursi le sue entrate. Ne potrà usufruire chi ha già percepito l’indennità relativa al mese di marzo. Per il mese di maggio, invece, la cifra potrebbe salire a 1.000 euro, ma i requisiti per accedervi sarebbero più severi. Vediamo tutto quello che bisogno sapere a riguardo.
Si tratta di un bonus partite Iva che rientra nel quadro degli aiuti previsti dal Governo per cercare di tamponare gli effetti negativi del lockdown messo in atto per limitare il diffondersi del Coronavirus. Nello specifico, è dedicato ai titolari di partita Iva iscritti alla Gestione Separata Inps, anche se per il mese di marzo il bonus è stato esteso anche agli iscritti ad altre Casse professionali. Dalle bozze del decreto aprile, che verrà prorogato a maggio, si evince che questa indennità, così come tutti gli altri bonus previsti dal Decreto Cura Italia, sarà prorogato anche per il mese di aprile e si potrà quindi richiedere a maggio. Resta però qualche incertezza riguardo ai professionisti iscritti alle Casse di previdenza professionale: la situazione sarà più chiara a breve. Per ora la formulazione del testo non entra nel merito, se non per escludere i titolari di contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato ed i pensionati.
Per il mese di marzo l’indennità per le partite Iva è stata riconosciuta alle seguenti categorie di beneficiari:
In entrambi i casi l’erogazione del bonus era svincolata da qualsiasi requisiti reddituale e personale. Il richiedente però non doveva essere titolare di pensione diretta o risultare fruitore di altre forme di previdenza obbligatoria. Per il mese di aprile i requisiti dovrebbero rimanere i medesimi. Per il mese di maggio, a fronte di un’indennità che salirà a 1.000 euro, i requisiti si faranno più stringenti.
In particolare potranno richiederla:
Per il mese di marzo, inoltre, il bonus 600 euro è stato previsto anche per:
Per i mesi di aprile e maggio la platea dei beneficiari verrà estesa anche ad alcune categorie che originariamente non erano inserite nel decreto Cura Italia. Questi, quindi, riceveranno un’indennità di 600 euro per i mesi di aprile e maggio, salvo nuove indicazioni. Queste categorie sono:
Tutte queste categorie di lavoratori non devono avere un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, diverso dal contratto intermittente o essere titolari di pensione.
Il bonus 600 euro di aprile, nella maggior parte dei casi, è confermato per chi ha già percepito l’indennità relativa al mese di marzo. La procedura dovrebbe essere automatica o quasi; maggiori informazioni in merito si dovrebbero avere già nei prossimi giorni. A maggio, invece, l’indennità dovrebbe essere di 1.000 euro. Andrà però solo alle partite Iva che dimostreranno una riduzione del reddito del 33% nel secondo bimestre 2020 rispetto al secondo bimestre 2019 oppure a chi avrà chiuso la propria attività prima dell’entrata in vigore del decreto.
Molti lavoratori autonomi e partite Iva si stanno chiedendo come mai il bonus 600 euro non è arrivato. E’ un problema comune a molti e le motivazioni non sono sempre chiare. I motivi principali possono essere tre:
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