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Microsoft e Activision Blizzard: udienza preliminare sull’acquisizione il 3 gennaio

Author: GamesVillage.it

Un giudice federale ha annunciato che la prima udienza pre-processuale della causa intentata dalla Federal Trade Commission contro Microsoft si terrà domani 3 gennaio (come riporta Engadget). La FTC ha fatto causa alla fine dello scorso anno per impedire al gigante del software di acquisire Activision-Blizzard, sostenendo che l’acquisizione viola le leggi antitrust degli Stati Uniti.

“Microsoft ha già dimostrato di poter e voler negare i contenuti ai suoi rivali nel settore dei giochi”, aveva dichiarato all’epoca il direttore della FTC Holly Vedova. “Oggi cerchiamo di impedire a Microsoft di acquisire il controllo di un importante studio di giochi indipendente e di usarlo per danneggiare la concorrenza in molteplici mercati di gioco dinamici e in rapida crescita”.

Si prevede che la FTC dovrà affrontare una battaglia in salita per convincere il giudice della fondatezza del suo caso. Per prima cosa, Microsoft non sta spingendo per una fusione “orizzontale” che la vedrebbe togliere di mezzo uno dei suoi diretti concorrenti. Inoltre, l’azienda ha segnalato di essere pronta a fare delle concessioni per rendere possibile l’accordo. Se la fusione dovesse andare avanti, Microsoft si è impegnata a rilasciare i futuri giochi di Call of Duty su piattaforme concorrenti per almeno 10 anni. Ha inoltre dichiarato che porterà il franchise sulle console Nintendo.

“La Commissione non è in grado di dimostrare che la transazione comporterebbe una situazione peggiore per i consumatori, perché la transazione consentirà ai consumatori di giocare ai giochi di Activision su nuove piattaforme e di accedervi in modi nuovi e più convenienti”, ha scritto Microsoft in un documento legale del mese scorso. L’operazione deve anche affrontare il controllo normativo dell’Autorità per la concorrenza e i mercati del Regno Unito, che ha recentemente dichiarato che condurrà un’indagine “approfondita” sulla fusione proposta.

Qui sotto un riassunto della situazione:

All’inizio dell’anno scorso Microsoft aveva annunciato l’intenzione di fondersi con Activision-Blizzard per una cifra riferita di 69 miliardi di dollari. Le autorità di regolamentazione serbe hanno approvato la fusione, così come il Cile e il Brasile. Tuttavia, la FTC degli Stati Uniti è stata un punto critico per il gigante tecnologico.

La FTC ha fatto causa a Microsoft per fermare la fusione, ed entrambe le parti hanno iniziato a presentare prove e a fare dichiarazioni pubbliche. Ora un giudice federale ha fissato la data del 3 gennaio per il processo preliminare, un’opportunità per entrambe le parti di argomentare le proprie ragioni e per il giudice di determinare se le richieste della FTC sono fondate.

La FTC afferma che Microsoft ha già dimostrato di voler negare i contenuti di gioco ai suoi rivali e che l’assunzione del controllo di un altro studio indipendente permetterà all’azienda di danneggiare la concorrenza nel settore dei videogiochi, in continua crescita. Anche i giocatori hanno fatto causa, adducendo lamentele simili a quelle della FTC.

Tuttavia, si ritiene che la FTC avrà una battaglia in salita per dimostrare la fondatezza del proprio caso davanti a un giudice. La fusione proposta da Microsoft non è del tutto orizzontale, poiché il gigante del software ha offerto concessioni per attenuare i timori dell’antitrust. Una promessa è quella di portare i giochi di Call of Duty sulle console Nintendo, assicurando al contempo che qualsiasi uscita futura sia disponibile su tutte le piattaforme per almeno il prossimo decennio.

Microsoft ha dichiarato che la FTC non è in grado di soddisfare l’onere della prova richiesto per dimostrare che la fusione danneggerebbe i consumatori e la concorrenza, poiché l’acquisizione di Activison-Blizzard amplierebbe l’accesso dei consumatori ai prodotti su nuove piattaforme. Microsoft sostiene che la fusione renderebbe i prodotti di Activision-Blizzard più accessibili ai consumatori, forse grazie alla loro potenziale disponibilità sulla piattaforma Game Pass dell’azienda.

Nonostante le argomentazioni, la fusione rischia di subire un ulteriore contraccolpo da parte dell’Autorità per la concorrenza e i mercati del Regno Unito, che ha promesso un’indagine dettagliata prima di autorizzare la fusione. Il dominio di Microsoft su diversi studi di videogiochi negli ultimi anni è stato fonte di controversie, soprattutto perché la società critica la rivale Sony per le sue pratiche anticoncorrenziali. Se la FTC riuscirà a dimostrare che Microsoft ha violato le leggi antitrust statunitensi, è possibile che la fusione non proceda come previsto.

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