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Intel, che fine ha fatto la fabbrica di chip in Italia

Author: Wired

Un’ondata di gelo travolge il Veneto. Non è colpa però delle rigide temperature invernali, ma del possibile passo indietro di Intel rispetto alla realizzazione a Vigasio, in provincia di Verona, di una fabbrica per l’imballaggio e l’assemblaggio di semiconduttori.

Secondo il Corriere della Sera, l’amministratore delegato della multinazionale statunitense Pat Gelsinger, pur smentendo le voci su un totale disimpegno dell’azienda sul territorio europeo, ha confermato l’intenzione di investire in Germania ma ha palesato qualche dubbio sull’effettiva costruzione dell'”annunciato impianto di packaging nell’Uein Italia.

L’Italia – ha spiegato l’ad – è ancora in gioco, ma anche altri paesi candidati. Stiamo cercando di vedere dove. Decideremo entro l’anno”. “Con la Germania – ha invece affermato – stiamo andando avanti. Stiamo finendo i negoziati su alcuni aspetti con l’Unione europea e con i tedeschi sulle dimensioni e altro”.

I motivi

Secondo quanto riporta il Corriere, la decisione con cui Intel sta continuando a lavorare per realizzare “un mega impianto all’avanguardia in Germania” potrebbe essere figlia di un contributo sostanzioso messo sul piatto da Berlino, per coprire i costi maggiori per l’azienda dovuti al caro energia, all’inflazione e all’aumento dei prezzi delle materie prime. Fattori che, secondo le stime di Intel, hanno fatto salire da 17 a 20 miliardi l’entità totale dell’investimento necessario in terra tedesca.

Una buona fetta, pari a circa 6,8 miliardi, potrebbe dunque essere coperta da risorse pubbliche. Proprio l’adozione da parte della Commissione europea del cosiddetto Chips Act, una serie di misure legislative e finanziarie per sostenere la produzione di semiconduttori nell’Unione europea, era d’altronde stato un incentivo per Intel in vista di una serie di investimenti nel vecchio continente.

Il governo

Il governo continua intanto a spingere affinché lo stabilimento del colosso statunitense sia realizzato in Veneto. Al Corriere, Gelsinger ha dichiarato di aver avuto una conversazione telefonica in merito con la premier Giorgia Meloni lo scorso 17 gennaio, mentre margine dell’inaugurazione di Vicenzaoro January, in Fiera a Vicenza, il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso ha affermato di essere “in contatto costante – riporta l’agenzia stampa Radiocorsia con Intel, sia con le istituzioni europee per cercare di garantire all’Italia l’insediamento di Intel.

Il governo – ha aggiunto Urso – è in prima linea in questo progetto, un progetto in cui crediamo perché improntate e significativo anche dal punto di vista dello sviluppo tecnologico e per il quale abbiamo risposto positivamente a tutte le esigenze che ci sono state sottoposte. Starà infine all’azienda scegliere dove vorrà insediarsi“.

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