Author: Wired
Un’antica mappa della Chiesa armena diventa un’immagine digitale in risoluzione gigapixel grazie ad Haltadefinizione, la tech company della casa editrice Franco Cosimo Panini specializzata nella digitalizzazione di dipinti, documenti e manoscritti antichi. La Mappa armena del conte Luigi Ferdinando Marsili, da lui commissionata a Costantinopoli e realizzata nel 1691, verrà proiettata proiettata durante l’inaugurazione della mostra Tracce armene alla Biblioteca universitaria di Bologna (Bub), che verrà presentata venerdì 17 febbraio alle 10 alla biblioteca nell’ambito del congresso internazionale Armenia, un popolo plurimillenario, promosso dall’Alma mater studiorum di Bologna.
Il Rotulo 24 del Fondo Marsili, annotato sul verso come Tabula Chorographica Armenica, è stato trovato nella Biblioteca più di trent’anni fa durante i lavori preparatori della mostra cartografica Esplorazioni in biblioteca. Realizzata su 16 fogli di carta incollati su tela, la mappa, caratterizzata da imponenti dimensioni (358 x 120 centimetri), è costellata da disegni colorati ad acquerello e da didascalie in armeno relative a centinaia di monasteri, chiese, eremi, santuari e luoghi di culto ripartiti secondo le quattro circoscrizioni o catolicosati esistenti all’epoca della sua realizzazione.
Nella sezione Biblioteca digitale della Bub è possibile indagare la mappa digitalizzata fronte e retro da Haltadefinizione con straordinaria chiarezza e dettaglio. Oltre alla Mappa armena sono stati digitalizzati una selezione di documenti e rotuli di pregio del Fondo Marsili. La tecnologia di photo stitching con scansione sul punto nodale messa in campo permette di acquisire grandi e piccoli formati con un livello di dettaglio che può superare 1000 ppi. Gli scatti, decine o centinaia, a seconda della dimensione dei documenti, uniti insieme attraverso un algoritmo di stitching che consente di ottenere un’immagine finale con una definizione straordinaria, sono stati effettuati con accorgimenti specifici e utilizzando un rigido protocollo, ripetibile e affidabile, nel totale rispetto dell’opera. La digitalizzazione dei grandi formati del Fondo Marsili della Bub è stata eseguita da Haltadefinizione nell’ambito del progetto Il museo Luigi Ferdinando Marsili, cofinanziato dalla Fondazione Carisbo.
La Bub, come altre biblioteche storiche d’Italia, possiede numerosi documenti antichi in lingua armena, sia manoscritti che a stampa, segno concreto delle relazioni culturali che si sono stabilite tra il nostro paese e questo popolo fin dall’Alto medioevo. Oltre alla Mappa armena, la mostra propone ai visitatori 3 manoscritti miniati e 9 volumi a stampa, ciascuno dei quali rappresenta un particolare momento delle relazioni italo-armene o, più in generale, dei contatti avvenuti tra gli armeni, l’Italia e l’Europa attraverso la stampa.
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