Categories: Tecnologia

Zelda, una mod ha fatto arrabbiare Nintendo

Author: Wired

Nel suo video di risposta, Morino ha detto che la mod che stava utilizzando era protetta dal fair use, la dottrina giuridica statunitense che consente l’utilizzo di un’opera protetta da copyright “per scopi quali la critica, il commento, l’informazione, l’insegnamento (comprese le copie multiple per l’uso in classe), lo studio o la ricerca“. Il modo in cui i tribunali statunitensi, compresa la Corte Suprema, applicano la disposizione varia però da caso a caso.

Il ricorso alle mod, inoltre, rende la posizione di Morino ancora più instabile: “Il modding è, di per sé, una violazione. Che si utilizzino o meno risorse originali, un modder sta comunque adattando un’opera precedentemente creata e coperta da copyright“, scrive Alex Leturgez-Coïaniz, socio dello studio legale Kbl Roche, in un articolo che esplora lo status giuridico dei mod. Anche il fair use in questo caso non sarebbe d’aiuto: “Una mod, gratuita o meno, implicherebbe comunque l’uso di materiale protetto da copyright per creare un’opera derivata, e molto probabilmente non rientrerebbe nell’ambito del fair use“, aggiunge Leturgez-Coïaniz. Spesso, tuttavia, queste ipotesi giuridiche non vengono verificate nei fatti per via dei costi dei procedimenti legali, che impediscono alla maggior parte delle persone di lottare contro aziende multimiliardarie.

Il modding, nel migliore dei casi, è un’evoluzione artistica del gioco: una modifica delle regole di un titolo. Ma per Nintendo, avverte Schwartz, la questione va al di là del copyright. L’azienda si sta tutelando contro l’inquinamento dei suoi marchi commerciali, chiudendo, per esempio, i giochi che associano i Pokémon alle armi. Come sottolinea lo YouTuber Moony in un efficace video-riassunto, questo significa che la “creazione di contenuti” all’interno videogiochi è “sempre alla mercé” degli umori di una determinata azienda in un dato momento.

A un livello più profondo, la tensione è dettata dal fatto che queste manovre legali sminuiscono il potere unico delle opere d’arte interattive. Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, per esempio, promette di essere il gioco con l’ambientazione più creativa mai ideata dall’azienda, un vero e proprio paese delle meraviglie con scudi a fungo, barche volanti e marchingegni che sembrano ispirati ai contenuti degli streamer ispirati da Zelda. Questi sono mondi che premiano l’immaginazione. La stessa che però Nintendo limita con ogni nuova azione legale.

Questo articolo è comparso originariamente su Wired UK.

admin

Recent Posts

La soundbar Sony che cercavi ora con 200€ di sconto!

Author: Tom's Hardware Se da tempo state valutando l’acquisto di una soundbar senza mai considerare…

28 Giugno 2024

Fanatec Clubsport Wheel Rim GT3 Endurance, un nuovo volante per celebrare la 24 ore di Spa

Author: GAMEmag In occasione della centesima edizione della 24 Ore di Spa, il produttore tedesco…

28 Giugno 2024

How to maximize home energy efficiency with home energy management systems (HEMS)

Author: Schneider Electric This audio was created using Microsoft Azure Speech Services It’s more than…

28 Giugno 2024

Ubisoft, il focus si sposta sui remake di Assassin’s Creed | AGEMOBILE

Author: Agemobile I vecchi titoli di Assassin’s Creed stanno per essere rivisitati in chiave moderna,…

28 Giugno 2024

Windows 10 continuerà vivere, grazie a 0patch

Author: IlSoftware Il 14 ottobre 2025 sarà il giorno in cui tutte le installazioni di Windows…

28 Giugno 2024

Ubisoft: il CEO conferma i remake di Assassin’s Creed, ma ci vorranno ancora anni

Author: Hardware Upgrade In un'intervista pubblicata direttamente sul sito di Ubisoft, Yves Guillemot, CEO dell'azienda,…

28 Giugno 2024